Inter: è fatta per Gasperini, ecco cosa cambia sul mercato

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Anche se per l’ufficialità bisognerà aspettare, ormai è certo che sarà Gasperini il nuovo allenatore dell’Inter. Secondo alcune indiscrezioni pare che Moratti, ricevuto il no definitivo di Mihajlovic, abbia telefonato all’ex tecnico del Genoa per annunciargli la sua decisione. Cambia un po’ la strategia sul mercato dell’Inter visto che si passerà da 4-5-1 di Mourinho al 3-4-3 di Gasperini, dopo una breve transizione sul 4-4-2 di Leonardo.

Cambiano così i calciatori da acquistare, visto che bisogna agire specialmente sulle fasce. In cima alla lista di Branca compare così il nome di Criscito, il quale era stato ad un passo dal Napoli, ma che con l’inserimento dell’Inter non ha dubbi su chi scegliere. L’alternativa è Balzaretti, su cui sono state chieste informazioni al Palermo insieme a Cassani, il quale diventerebbe l’obiettivo numero uno in caso di partenza di Maicon. Nagatomo viene tenuto invece come jolly su una o l’altra fascia.

Il Barcellona svela il suo budget per mercato e i premi per la doppietta

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Chi comprerà, nel prossimo calciomercato, il Barcellona? Il cileno Alexis Sanchez, o il campione del mondo – e nome ricorrente tra gli obiettivi di mercato blaugrana – Cesc Fabregas? O ancora il nostro Giuseppe Rossi?

Oggi come oggi è difficile dire quali saranno le variazioni nella rosa blaugrana. L’unico dato certo è il budget che il direttore sportivo Andoni Zubizarreta avrà a disposizione nella prossima estate – e a questi soldi potrà aggiungere i proventi delle cessioni.

Sanchez al Barça, le tre grandi a caccia della mezza punta

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Sanchez ormai sembra essere ad un passo dal Barcellona. Nonostante Pozzo continui a ribadire di non aver ricevuto offerte sufficienti a convincerlo a farlo partire, dalla Spagna si vocifera di un aumento dell’offerta iniziale da parte dei blaugrana, con 30 milioni più Bojan che si è convinto a trasferirsi al Friuli, con una valutazione complessiva del cileno di 40 milioni, probabilmente la più alta di qualsiasi calciatore che cambierà maglia quest’estate.

E siccome si parla di cifre astronomiche, le altre big italiane hanno deciso di cambiare obiettivo. L’alternativa  a Sanchez, come sappiamo da tempo, è Giuseppe Rossi, ed oggi sembra l’Inter la più vicina ad acquistarlo. Non tanto perché la Juve non sia interessata a lui, ma perché i bianconeri sembrano più interessati a Vucinic che costa molto meno, in modo da investire quei soldi in qualche altro reparto.

Sanchez e Rossi: il punto delle trattative

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Sono senza dubbio i due pezzi pregiati del mercato: El Nino Maravilla Alexis Sanchez e Pepito Giuseppe Rossi sono al centro di un giro di mercato in cui, come in un gioco infantile, qualcuno rimarrà con il cerino in mano. Ma chi rischia?

Stando alle ultime notizie, di certo non rischia il Barcellona, visto che entrambi direbbero di sì al club blaugrana (e come potrebbe essere diversamente). Resta soltanto da vedere Guardiola su chi vorrà puntare. Secondo As sarà il cileno il vice-Messi, con un’operazione che però farà storcere il naso a molti. L’Udinese infatti ci guadagnerà tantissimo visto che otterrà 27 milioni di euro, l’intero cartellino di Bojan Krkic (valutato 10 milioni), ed una percentuale su un’eventuale cessione futura di Sanchez da parte del Barça. Ciò che lascia perplessi è: Krkic accetterà di trasferisi ad Udine?

Inter: nel mirino Hazard e Kucka, Eto’o in partenza?

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Comincia a delinearsi la strategia di mercato dell’Inter: ringiovanire la squadra acquistando promesse del calcio internazionale. L’ultimo nome a spuntare nella lista dei desideri di Moratti è il giovane Eden Hazard, ventenne trequartista del Lille, due volte miglior giocatore della Ligue 1, il quale potrebbe far digerire un eventuale passaggio, nemmeno tanto scontato, di Ganso al Milan. Inoltre Hazard è anche comunitario essendo belga, e lascerebbe dunque spazio per un altro grande acquisto.

A segnalare il folletto belga a Moratti pare sia stato un osservatore d’eccezione, suo figlio, che si dice innamorato del suo stile di gioco. Il costo del cartellino è relativamente basso, considerando che ha potenzialità per diventare un campione, 20 milioni di euro, e potrebbe essere ingaggiato, per stessa ammissione del presidente nerazzurro, al posto dell’altro oggetto del desiderio, Giuseppe Rossi, che di milioni ne costa 30.

Amichevole: Ucraina – Italia 0-2

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La giovane Italia cresce sotto la guida di mister Prandelli e – pur imbottita di “riserve” – riesce ad espugnare il non facile campo di Kiev, dove l’Ucraina studia per diventare protagonista dei prossimi Europei disputati in casa. Rispetto alla gara dello scorso venerdì contro la Slovenia, il ct azzurro ha mischiato le carte, mettendo in campo una formazione rinnovata per otto undicesimi.

Le uniche conferme rispetto alla gara di Lubiana sono state quelle di Maggio e Chiellini in difesa e quella di Aquilani a centrocampo. Per il resto, Viviano ha preso il posto di Buffon, Gastaledello e Criscito hanno completato la linea difensiva, Montolivo, Nocerino e Marchisio si sono uniti al centrocampista bianconero sulla linea mediana del campo, mentre Gilardino e Rossi si sono divisi i compiti in attacco.

Amichevoli internazionali: Italia senza titolari, Ucraina senza Shevchenko

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L’amichevole che si disputerà domani tra Italia ed Ucraina serve più ad una delle due nazionali che ospiterà l’Europeo del 2012 che non agli azzurri. L’Ucraina infatti non disputa le qualificazioni, e dunque ha bisogno di partite come quella contro l’Italia per testare la rosa che scenderà in campo nel prossimo torneo.

Per questo motivo stona un po’ l’assenza dell’uomo simbolo della nazionale ucraina, Andriy Shevchenko, ex stella del Milan, che a dispetto dei suoi 34 anni rimane ancora l’uomo più importante della sua squadra. L’attaccante ha comunicato che domani non sarà in campo per dei problemi familiari di cui non ha voluto rendere nota l’entità. Ma non sarà l’unico a mancare.

Europa League: ottavi terribili per le big, eliminate tutte le favorite

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Chiamatelo calo di tensione, o come si dice per le squadre italiane, sottovalutazione dei rischi, ma fatto sta che le big europee falliscono clamorosamente tutte insieme la qualificazione ai quarti di finale, tanto che ormai la super-favorita diventa il Villareal, unico club delle nazioni teste di serie rimasto in gioco, responsabile dell’eliminazione del Napoli.

Ma andiamo con ordine, e vediamo come hanno fatto ad essere eliminati squadroni come Manchester City o Liverpool. Forte del risultato di andata (2-0), la Dinamo Kyev imposta una partita di controllo a Manchester. Sarà per la difficoltà a trovare la rete che sbloccherebbe il discorso, ma Supermario commette l’ennesima “balotellata” che mette nei guai lui e la sua squadra. E’ passata da poco la mezz’ora e l’ex interista compie un’entrataccia da codice penale su un avversario che gli vale l’espulsione diretta e lascia i suoi in inferiorità numerica per un’ora. Pochi minuti dopo però Kolarov segna la rete dell’1-0, ma l’uomo in più alla lunga si sente e gli ucraini mantengono il gol di vantaggio che li porta ai quarti.

Liga: il Real rosicchia due punti al Barcellona

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Non si può vincere sempre, regola non scritta del calcio, e così capitano quelle partite in cui ti va tutto storto. Di solito in gare del genere si perde, ma quando la squadra in questione è il Barcellona, al massimo può arrivare un pareggio. Capita così che i blaugrana impattino contro il Siviglia in una partita nata male e finita così così. Viene ingiustamente annullato un gol a Messi ad inizio gara, i blaugrana colpiscono anche una traversa ed il Siviglia si salva più volte dalla capitolazione grazie al suo portiere o a respinte di difensori sulla linea.

Poi, come spesso accade, basta un tiro in porta per segnare, e così è, e per fortuna che poco prima Bojan aveva segnato per i blaugrana, altrimenti una sconfitta sarebbe stata troppo pesante. Pareggia dunque il Barça e ne approfitta il Real Madrid che, anche senza Cristiano Ronaldo e Kakà,vince 2-0 contro l’Hercules. La squadra di Trezeguet è ben poca cosa, non impensierisce mai i blancos tanto che il migliore in campo è il portiere ospite, ma Benzema è in gran forma, segna una doppietta ma avrebbe potuto segnare almeno altre tre o quattro gol se il portiere non fosse stato così attento.