Prandelli deluso: pochi giovani da convocare

Il campionato italiano è il più bello del mondo? Forse sì, ma non per merito dei giovani nostrani, sempre meno presenti (numericamente parlando) nella massima serie. Il problema del ricambio generazionale, dopo gli splendori di Germania 2006, si era posto già nel periodo del Lippi 2, ma non è bastato cambiare condottiero per vedere in campo ragazzini di belle speranze.

E così ci ritroviamo alla vigilia del doppio impegno (Irlanda del Nord e Serbia) verso Euro 2012 a veder convocato un campione del mondo bello stagionato come Gianluca Zambrotta, segno evidente che c’è ben poco da scegliere. A lamentarsi è Cesare Prandelli, che proprio non riesce ad individuare giovani stelle italiane nel campionato di serie A:

Il campionato è ricco di per sé ma povero per quel che mi riguarda. Mi aspettavo qualcosa in più. Non vedo giovani in grado di star qui ora. Spero che tra 5-6 mesi il campionato me li offra.

La delusione azzurra nelle parole dei protagonisti

Una gara da vincere assolutamente perché l’avversaria, con tutto il rispetto, si chiama Nuova Zelanda. Una partita alla portata degli azzurri Campioni del Mondo contro la cenerentola del gruppo F, quella che tutti vorrebbero trovarsi di fronte in una kermesse mondiale.

Poi il campo racconta un’altra storia, quella di una squadra che ci mette l’anima, che si impegna, lotta, corre alla ricerca del risultato, ma manca di lucidità e di buone idee per penetrare nella barricata alzata dagli avversari. Il campo racconta la storia di una squadra, la Nuova Zelanda che indovina subito il pertugio giusto per portarsi in vantaggio, costringendo gli azzurri ad inseguire con grande affanno. Si poteva fare di più, si doveva fare di più, ed i protagonisti ne sono pienamente consapevoli, a partire da mister Lippi, intervistato a caldo dai soldatini di Mamma Rai.

Marcello Lippi soddisfatto a metà

L’Italia c’è! Si, è vero, le occasioni da rete sono state davvero poche, ma alla fine della fiera possiamo brindare al bel gioco dell’Italia, anche se a tratti. La condizione fisica, poi, è nettamente in crescita rispetto alle amichevoli premondiali e non possiamo far altro che dar ragione a Lippi, quando predicava pazienza. Ed è lo stesso tecnico italiano ad analizzare la gara con il Paraguay, dopo un pareggio che ci va fin troppo stretto:

Siamo solo all’inizio, l’Italia c’è. Se qualcuno aveva dubbi avete visto che l’Italia c’è di testa, gambe e di cuore: unico rammarico è che non abbiamo vinto, lo avremmo meritato.

Italia-Egitto, analisi di una figuraccia

I campioni del mondo sconfitti dai campioni d’Africa. Detta così, può non sembrare una gran cosa, ma andando ad analizzare le due squadre, e soprattutto la partita, ci rendiamo conto che si è trattato di una vera e propria umiliazione.

Partendo dai freddi numeri, basti dire che l’Italia è quarta nel ranking Fifa, l’Egitto solo quarantesimo; l’Italia ha la quasi certezza di partecipare al prossimo mondiale, l’Egitto di certezze ne ha ben poche, visto che è ultimo nel girone che prevede anche Ruanda, Algeria e Zambia, di certo non squadroni. Eppure ieri sera non solo sono stati in grado di sconfiggerci, ma anche di batterci sul piano del gioco.

I motivi di una tale sconfitta possono essere tanti. Con molta probabilità c’è che nella testa dei calciatori c’era la sicurezza di avere già i tre punti in tasca. Eppure sarebbe bastato guardare la partita disputata con il Brasile per capire che l’Egitto non è squadra da sottovalutare. Sotto accusa sicuramente anche le scelte di Lippi, che non ha le idee chiare sull’attacco, ma continua a sbagliare la formazione. La nazionale ha poche idee, il gioco sempre uguale, concentrato soltanto sulle punizioni di Pirlo e sulle sovrapposizioni di Grosso e Zambrotta. Un po’ poco per dei campioni del mondo.

Fantacalcio: esordio imprevisto per Rosati, valanga di assist a centrocampo

Sono in molti i calciatori delle medio-piccole ad emergere in questa giornata, grazie alle quotazioni più basse, ma anche a causa di un periodaccio che stanno passando le grandi squadre, che riescono a vincere pur giocando male. E così tra le big emergono soltanto pochi calciatori, ma stranamente troviamo punteggi molto bassi, compreso il Milan, che ha una squadra spaccata in due tra super-calciatori ed altri completamente fuori forma.

La prima sorpresa di giornata però la troviamo in porta, dove troviamo per la prima volta quest’anno il portiere del Lecce Rosati. Il secondo portiere giallorosso ha esordito domenica per sostituire Benussi che stava sbagliando troppo ultimamente, e riesce ad ottenere subito il miglior punteggio di giornata, 7,5, un voto che è molto raro da raggiungere. Solo Julio Cesar è riuscito ad eguagliare questo voto, ma la quotazione tra i due ha un abisso di mezzo.

Fantacalcio: Udinese-Roma e Inter-Genoa difficili da decifrare, meglio puntare su Atalanta e Cagliari

Due partite da tripla ci aspettano in questo fine settimana di campionato. Due partite in cui tutto può succedere, e quindi anche per il Fantacalcio il rischio è grande. La maggior parte dei calciatori delle Fantasquadre sono di proprietà dell’Inter, ma stavolta contro il Genoa e soprattutto dopo la gara di Champions, non c’è da metterci la mano sul fuoco.

Altra gara a rischio per i Fantacalcisti è Udinese-Roma. Entrambe le squadre vengono dal turno in coppa, entrambe con la stanchezza di un inizio di campionato molto stressante, e quindi entrambe con calciatori che hanno la stessa probabilità di far bene o di deludere le aspettative. Per questo motivo il consiglio di quest’oggi è di inserire in campo i calciatori di queste quattro squadre solo in due casi: se non si hanno alternative ragionevoli o se si vuol tentare il tutto per tutto, magari per vincere qualche sfida da testa a testa, in cui il rischio vale la candela.

Fantacalcio: si parte con la prima formazione ideale

Prima giornata di campionato, e anche di Fantacalcio. Tra poche ore ci sarà il calcio d’inizio, e si comincerà a fare sul serio, non soltanto per i 20 allenatori di Serie A, ma per i milioni di Fantallenatori che dovranno mandare in campo 11 calciatori all’altezza del nuovo campionato.

Cerchiamo così, come l’anno scorso, di analizzare quali sono i migliori 11 da schierare in questa prima giornata, andando ad analizzare gli infortunati e invece chi è in perfetta forma. Ricordiamo prima di tutto che il calciatore più acquistato del Fantacalcio, Kakà, è fermo per infortunio, e quindi non potrà essere schierato nè in questa giornata, ma forse nemmeno nella prossima.

Serie A 2008/2009: Milan

Se dovessimo assegnare la palma per la migliore campagna acquisti, quest’anno ci sarebbe una lotta a tre. A contendersela sarebbero Fiorentina, Genoa e Milan. Se poi andassimo a vedere il tasso tecnico dei singoli acquisti, a questo punto non ci sarebbero rivali.

L’ingaggio di Ronaldinho è stato il salto di qualità fatto dal Milan, che ora ha un attacco tutto brasiliano e una classe che nessun’altra squadra ha. Ovviamente questo “premio” non va solo per l’ingaggio di Dinho, ma anche perchè insieme a lui è stato fatto arrivare da Barcellona anche Zambrotta, l’esterno che all’Italia mancava, e altri 6 calciatori, tra ritorni a casa e neo acquisti.

Calciomercato impazzito: Inter su C. Ronaldo e Juve su Podolski

Il calciomercato sta per entrare nel vivo. Qualche colpo già è stato portato a termine, ma più che altro ciò è avvenuto tra la fine del campionato e l’inizio del mese di Giugno. Forse le attività si sono rallentate a causa degli Europei, ma intanto, dopo l’ingaggio di Zambrotta da parte del Milan, non è successo più nulla, e da allora è passato quasi un mese.

Ma non disperino gli appassionati di calciomercato, i colpacci arriveranno da un momento all’altro, anche se per adesso sono solo chiacchiere. Vediamo per ora le 4 big d’Italia cosa hanno intenzione di fare nel loro immediato futuro, che potrebbe cominciare a diventar caldo tra una settimana, alla fine del torneo.

Italia-Francia: il fotoracconto

Ci sono emozioni che è difficile raccontare attraverso le parole. Pensate forse che la battaglia di ieri sera contro la Francia sarebbe stata vissuta meno intensamente da parte nostra, se priva di commento?

Credo proprio di no. E allora riviviamole insieme le emozioni del trionfo, dando spazio alle immagini più belle di una serata che poteva rappresentare un incubo e che si è trasformata invece nella più dolce delle realtà. E senza biscotto!

Donadoni mischia ancora le carte rispetto alla gara contro la Romania. Cassano, eletto a salvatore della patria, viene buttato nella mischia. Gattuso viene riproposto in mezzo al campo a contrastare la veemenza dei francesi.

Grazie Olanda!

Alla fine Van Basten ha mantenuto la promessa, partita vera doveva essere e partita vera è stata. E come nella mente dei tifosi più ottimisti, alla vittoria degli olandesi è seguita quella dell’Italia. Insomma, meglio di così non poteva andare.

Le gare si concludono entrambe sul 2-0, in favore degli azzurri contro una Francia in partita per solo 24 minuti, e per gli oranje, contro una Romania troppo convinta della facilità di passare il turno.

Olanda, che spettacolo!

La squadra di Van Basten concede il bis. Dopo il 3-0 alla nostra Italia, anche i vicecampioni del mondo affondano sotto i colpi degli oranje. 4-1 è il risultato finale, ad una Francia che non ha mai dato l’impressione della solidità, e che adesso rischia seriamente di uscire dagli Europei, forse anche più dell’Italia.

Nel pomeriggio intanto gli azzurri si fanno fermare da una buona Romania, ma anche da uno sciagurato arbitraggio, sull’1-1, e adesso devono sperare nella correttezza degli olandesi che, nel caso in cui si facessero battere dalla Romania nell’ultima giornata, farebbero qualificare la formazione di Mutu e Chivu, eliminando in un sol colpo le due finaliste di Germania 2006.

Italia-Romania: prove di formazione!

La delusione non è stata ancora completamente assorbita. Troppo fresco il ricordo delle tre sventole che ci hanno svegliato dal sogno di passare agevolmente il turno, buttando sul campo il blasone.

Ma bisogna andare avanti ed usare la sconfitta come punto di ri-partenza, perché nulla ancora è compromesso e se giocheremo da Italia nessun obiettivo può essere irrangiungibile.

Certo, abbiamo più volte ripetuto che la Nazionale Italiana, così come era messa in campo nel primo tempo contro l’Olanda, ben poco poteva fare per arginare le folate orange ed alla fine l’unico colpevole del disastro è stato il buon Donadoni. Ma è ora di cambiare faccia ed il mister sa che questo è l’ultimo appello: il tempo degli esperimenti è finito ed è ora di mettere in campo la squadra migliore, al di là di chi ha contribuito alla qualificazione.