Hall of Fame, l’arbitro Rocchi nella storia del calcio italiano

Sono addirittura 263 le presenze che fino ad ora ha diretto. Sì, dal momento che non stiamo assolutamente parlando di un giocatore, un bomber o chiunque altro, quanto piuttosto di un arbitro, che è entrato a far parte della storia del calcio italiano.

Stiamo facendo riferimento a Gianluca Rocchi, che ha raggiunto il secondo posto nella graduatoria di sempre in quanto al numero di gare che sono state dirette nel massimo campionato di calcio italiano. Al primo posto troviamo una vera e propria leggenda dei fischietti, ovvero Concetto Lo Bello.

Moviola 28^ giornata, l’Udinese fa bene a protestare

La 28^ giornata ha luci e ombre per gli arbitri italiani. Circa la metà delle partite sono caratterizzate da direzioni che filano lisce senza alcun problema, o con decisioni difficili ma corrette. Purtroppo però alcune partite risultano falsate dalla direzione di alcuni fischietti. A fine posticipo il presidente dell’Udinese Pozzo era arrabbiatissimo, e a ragione, contro il signor Rocchi.

Arbitraggi 15^ giornata: disastro Rocchi, e siamo a due

Rocchi viene considerato uno dei migliori arbitri italiani. Se così fosse allora i fischietti hanno bisogno di un bel corso accelerato, o forse di una visita dall’oculista, visto che dopo 15 giornate sono già due le partite disastrose che l’arbitro di Firenze ha inanellato. E come nello scorso episodio, anche stavolta ci si attende una bella sospensione, e forse qualche giornata in Serie B non gli farebbe male.

Arbitraggi 6^ giornata: non solo Rocchi, errori anche a Firenze e su altri campi

Anziché migliorare, le direzioni di gara degli arbitri italiani stanno peggiorando. A parte Inter-Napoli, in cui il risultato è troppo netto per dire che poteva essere diverso con un altro arbitro, se si deve parlare di risultato falsato lo si deve fare a proposito di Fiorentina-Lazio, in cui il primo gol dei biancocelesti era da annullare. Non c’è stato un evidente errore da parte del guardalinee perché Sculli, che offre l’assist, è oltre l’ultimo difensore di pochissimo, ma certo è che se avessimo la moviola in campo, episodi del genere non accadrebbero.

Ma sicuramente va a Gianluca Rocchi la copertina di questa giornata disastrosa per gli arbitri italiani. Di sicuro con le sue scelte ha incanalato una partita che forse sarebbe finita ugualmente con la vittoria del Napoli, ma certo è che avremmo tutti preferito una tensione meno evidente. A parte l’espulsione di Obi, in cui nessuna delle due ammonizioni andava comminata, come non andava fischiato nemmeno il rigore che ha sbloccato la partita perché il fallo è avvenuto fuori area, gli errori dell’esperto fischietto sono stati anche altri.

Inter furiosa: “tutta colpa dell’arbitro”

Il risultato di 0-3 che ha colpito l’Inter come una sassata è più pesante di quanto abbia detto il campo, e così per giustificarsi, la dirigenza non se la prende con i propri giocatori che correvano la metà di quelli del Napoli, ma con l’arbitro. Il primo a farlo è proprio un uomo pacato come Ranieri che ha spiegato la sua espulsione così:

A Rocchi ho detto ‘Prego Dio che tu abbia ragione’, lui mi ha espulso perché ha detto che ho protestato troppo platealmente. Ha sbagliato con me come ha sbagliato con Obi. Oggi non era la sua partita.

A discolpa di Ranieri c’è da ammettere che la prima ammonizione di Obi era un po’ eccessiva, ed i nerazzurri avevano dimostrato che 11 contro 11 avrebbero potuto giocarsela, ma di certo queste polemiche non fanno bene al calcio. Senza considerare quello che dirà poco dopo Moratti.

Arbitraggi 13^ giornata: tanta confusione, bufera su Eto’o

Foto: AP/LaPresse

Eto’o verrà sicuramente squalificato, ma lui questo lo sa già. La testata su Cesar è talmente evidente che non potrà non applicarsi la prova televisiva, ed è già tanto se il signor Rocchi ed i suoi collaboratori non se ne sono accorti sul campo. Ciò che resta da vedere sarà l’entità della squalifica, 3 o 4 giornate, a seconda della concessione o meno delle aggravanti, mentre anche Cesar potrebbe essere squalificato per la provocazione.

A parte questo, Rocchi non ha sbagliato nulla dal punto di vista tecnico. La stessa cosa però non si può dire per i suoi colleghi.  Almeno due i risultati falsati ed errori gravi in altrettante partite. Mancano un rigore netto al Bari sullo 0-0 contro il Catania ed un penalty abbastanza evidente per il Lecce nella gara contro la Sampdoria. Il signor Gava si rifà sugli ultimi due gol, entrambi regolari anche se a velocità normale sembravano in fuorigioco, ma intanto la decisione del primo tempo di non assegnare il rigore, che poi ha portato all’espulsione di Chevanton innervosito, ha senza dubbio condizionato la partita.

Arbitraggi 3^ giornata: tanti errori, ma nessuno influisce sui risultati

Nella giornata di campionato appena trascorsa c’è materiale per le polemiche di un mese, la maggior parte delle quali sarebbero risolte con la moviola in campo o con qualche altro intervento tecnologico che faciliterebbe molto la vita agli arbitri. Sicuramente una telecamera vede meglio di 10 arbitri, ma questo purtroppo la Fifa non lo vuole capire.

L’errore più clamoroso avviene in Cesena-Lecce, quando Nagatomo atterra Munari e si allontana dalla “scena del delitto”. L’arbitro Rocchi sbaglia la valutazione e mostra il giallo all’innocente Colucci il quale, già ammonito, viene espulso. Il direttore di gara si rende conto però dell’errore e, alla prima occasione, espelle anche un calciatore del Lecce per un fallo veniale, in modo da recuperare dalla figuraccia. Per sua fortuna il Cesena vincerà lo stesso e dunque le polemiche dureranno poco.

Calciopoli, chiesti 5 anni per Giraudo

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