Messi supera Muller, 86 gol nell’anno solare

Messi, Messi, Messi. 86 volte Messi nell’anno 2012. 86 come le delusioni inflitte ai malcapitati portieri avversari, 86 come le esultanze dei tifosi del Barça, 86 come le reti messe a segno in un anno solare tra club e nazionale. La Pulce sbriciola l’ennesimo record, superando in classifica quel mostro sacro di Gerd Muller, che nel 1972 infilò le reti avversarie per 85 volte.

Gerd Müller, il mistero della scomparsa

Quello che vedete in queste immagini d’annata altri non è che Gerd Müller, uno dei migliori attaccanti che abbiano mai vestito la maglia della nazionale tedesca e probabilmente uno dei più forti centravanti della storia del calcio. Perché tirare fuori la sua storia proprio adesso? Perché l’ex calciatore, ormai dirigente-accompagnatore delle giovanili del Bayern Monaco ha messo in apprensione l’intera Germania (ed il mondo del calcio in generale), facendo perdere ogni traccia di sé per una quindicina di ore.

Müller si trovava in ritiro con la squadra in quel di Trento, quando si è allontanato senza dare notizie. Dopo qualche ora, non vedendolo rientrare, i dirigenti del club bavarese hanno dato l’allarme e sono scattate immediatamente le ricerche. A distanza di quindici ore dalla scomparsa, Gerd è stato ritrovato mentre vagava in stato confusionale per le vie della città.

Storia degli Europei: Belgio 1972

Trentadue squadre divise in otto gironi: questa la formula inventata dagli organizzatori dell’Europeo 1972 per decidere le partecipanti alla fase finale. L’italia si presentava da campione in carica , ma il 4-1 subito dal Brasile nei Mondiali messicani di due anni prima, ne aveva ridimensionato le ambizioni.

Sulla panchina ancora Ferruccio Valcareggi, ritenuto responsabile numero uno della sconfitta in Messico, con quella staffetta Mazzola-Rivera mai completamente gradita al pubblico nostrano, tanto che al rientro la comitiva azzurra venne accolta da pomodori e fischi.

L’Europeo del ’72 doveva rappresentare l’occasione del riscatto, in un’epoca in cui l’Italia aveva grandi mezzi per dominare a livello continentale. Nel girone di qualificazione ci toccarono Austria e Svezia, vere insidie per il gioco degli azzurri, oltre all’Irlanda, cenerentola del girone e destinata a presentarsi solo come comparsa.

Italia-Germania 4-3: la madre di tutte le partite!

La partita del secolo! Ho già espresso la mia opinione al riguardo, considerando Italia-Brasile del 1982 come la partita più bella ed emozionante che i miei occhi abbiano mai visto. ma è un’opinione assolutamente personale e per i più, o almeno per coloro che hanno avuto la fortuna di vederla, la partita del secolo resterà sempre Italia-Germania 4-3, nei mondiali messicani del 1970.

Quante volte ne avete sentito parlare? Anche in quell’occasione gli italiani si ritrovavano sul terreno di gioco a fare da comparse, per la visibilità e la gloria di chi in quella notte avrebbe dovuto festeggiare l’ingresso in finale. La Germania era veramente grande in quel periodo e tutti la davano per favorita, nonostante tra le nostre fila ci fossero nomi come Boninsegna, Facchetti, Riva e Mazzola.

Pronti via e l’Italia si ritrova a condurre con un gol di Boninsegna, imbeccato da Rombo di tuono. Tutto facile? Nient’affatto, perché da quel momento in poi (era l’ottavo minuto), la squadra azzurra si vedrà costretta a difendere l’esiguo vantaggio, con i panzer tedeschi che scendevano verso la nostra metà campo come sciatori in cerca di record.