Gilardino “respinge” Amauri

La nazionale italiana non riesce a segnare, sebbene sia piena zeppa di attaccanti dal piede caldo, che nelle rispettive squadre di club la mettono dentro con estrema facilità. Nell’ultimo incontro di qualificazione per il prossimo mondiale l’Italia di Lippi si è dovuta accontentare di due autoreti degli avversari per conquistare i tre punti, e già c’è chi grida a gran voce il nome di Amauri, visto dai più come il salvatore della patria. Non la pensa così Gilardino, che a meno di cataclismi improvvisi dovrebbe essere uno dei partenti per il Sudafrica la prossima estate:

Amauri? Tra di noi non ne abbiamo parlato, un giocatore non è la soluzione per i problemi di una squadra. Lui è formidabile, è fortissimo, ma ora conta il gruppo che c’è qui e che ha stappato tre punti importanti in Georgia. Poi, su questo decideranno la Federazione e la Nazionale.

L’attaccante della Fiorentina rivendica i successi ottenuti dal gruppo e si candida per un posto da titolare sin dalla gara di dopodomani:

Mi sento in forma fisicamente, ho iniziato bene la stagione a Firenze e spero di poter giocare e segnare contro la Bulgaria.

Qualificazioni Mondiali: Italia ok a fatica (le immagini)

Georgia – Italia 0-2

Dopo il mezzo flop nella Confederations Cup ed il pareggio a reti bianche contro la Svizzera nell’amichevole di agosto, ci si aspettava qualche segnale positivo dall’Italia di Lippi impegnata contro una Georgia senza ambizione alcuna. L’obiettivo era quello di tornare a casa con i tre punti in saccoccia e, almeno da questo punto di vista, possiamo dirci soddisfatti. Ma il resto?

L’Italia non ha un gioco, non diverte, non costruisce e si lascia frenare dalla buona volontà degli avversari, messi bene in campo e diligenti al punto giusto. Qualche timido segnale di ripresa si è avuto nel secondo tempo, ma una squadra come la nostra non può affidarsi alle autoreti di Kaladze (ben due da attaccante puro) per avere la meglio su una compagine di semisconosciuti. Lippi si lamenta della scarsa attenzione intorno alla sua nazionale: oggi forse si renderà conto del perché. A voi le foto ed il video della serata, nella speranza che la gara di mercoledì con la Bulgaria ci regali qualche sorriso in più.

Italia: l’importante è vincere

Già, quel che conta è l’aver portato a casa i tre punti, che ci permettono di guardare le avversarie dall’alto della leadership in classifica. E non è poco, se si considera che siamo ancora a settembre, che le gambe non girano come dovrebbero e che la maggior parte delle squadre è più avanti di noi in fatto di preparazione.

Lippi in settimana aveva auspicato per le prossime stagioni un avvio di campionato anticipato, per permettere anche agli azzurri di essere in palla sin dalle prime uscite, ma in attesa che prevalga il buon senso sulle questioni economiche, accontentiamoci di aver messo nel carniere sei punti utilissimi ai fini della qualificazione al mondiale sudaficano del 2010.

Dopo l’esordio deludente e fortunato in quel di Cipro, dobbiamo registrare qualche passo in avanti della nostra nazionale, dimostratasi più squadra e meno distratta di fronte ad una Georgia che ci ha creato ben poche preoccupazioni. E se con i ciprioti ci avevano salvato le prodezze di Buffon e Di Natale, stavolta gran parte del merito spetta a De Rossi, autore della prima doppietta in nazionale e candidato al ruolo di leader nel centrocampo di Lippi.