Juventus: addio Delneri, Mazzarri o Van Gaal per la rinascita

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Il bello del calcio è che tutto può cambiare in un minuto. E’ quanto è bastato al Chievo per rimontare due gol alla Juventus nel posticipo di ieri sera, e quanto è bastato alla dirigenza bianconera per auto-convincersi che con Delneri non si può andare avanti. Appena ieri pomeriggio l’ex tecnico della Sampdoria aveva dichiarato che al 100% sarebbe rimasto lui l’allenatore della Juve nella prossima stagione, ma non solo i due punti e la qualificazione in Champions buttata, ma anche un atteggiamento da provinciale, hanno condannato Delneri all’esonero.

Ma se fino a ieri sembrava scontata la sostituzione con Mazzarri, oggi non ci sono più tante certezze. Il tecnico del Napoli è sempre più sul piede di partenza per dissidi con De Laurentiis, ma continua a negare incontri con la dirigenza bianconera. A modesto parere del sottoscritto sarà lui a firmare, ma intanto oggi il Corriere dello Sport rivela che è Louis Van Gaal in pole position per quella panchina.

Mazzarri a Torino o Roma, e Rossi a Napoli

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Il futuro sembra delineato. Anche se c’è chi sta cercando di ricucire, il rapporto tra il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis e Walter Mazzarri sembra molto compromesso. Dietro a questo però non ci sarebbero le sirene della Juventus, ma piuttosto uno scontro di due personalità molto forti tra le quali il dialogo negli ultimi mesi si è interrotto.

Per il presidente del Napoli ci sarebbe l’opportunità di ricucire il rapporto con il toscano a patto di rispondere alle richieste – legittime – dell’allenatore. E Mazzarri essenzialmente vorrebbe due cose.
Da una parte sa benissimo che i risultati – a costo zero – ottenuti quest’anno saranno difficilmente ripetibili nella prossima annata se non ci sarà una pesante campagna acquisti, che porti il Napoli ad avere una rosa di ventidue giocatori di ottimo livello. Questo perché l’anno prossimo lo sforzo richiesto per la Champions sarà molto più rilevante di quello sostenuto in questa annata per l’Europa League. E il toscano non vuole fare la meteora sul palcoscenico più importante del calcio europeo.

Juventus: spunta Villas Boas, ma Mancini è il favorito

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Un clamoroso retroscena è stato rivelato oggi in merito alla prossima panchina della Juve: ci sarebbe una possibilità per il famoso Special Two, il vice-Mourinho André Villas Boas. Il tecnico che ha fatto da vice per tanti anni allo Special One pare si sia letteralmente offerto alla Juventus. Proprio nei giorni scorsi il pressing della Roma è stato respinto: l’attuale tecnico del Porto non vuole allenare i giallorossi, ma sarebbe onorato di andare a Torino.

E’ quanto rivela oggi la redazione di Sport Mediaset, che ha spiegato come dei collaboratori del tecnico abbiano contattato Marotta e Paratici per un primo colloquio. L’idea non è male, anche perché l’alternativa sarebbe Roberto Mancini che proprio ai tifosi non piace, visti i trascorsi all’Inter, ma ci sono diversi problemi per arrivare al tecnico portoghese.

Juventus: Mancini torna di moda per la panchina

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Sono mesi che si parla di sostituire Delneri sulla panchina della Juventus, ma ancora non è stato capito chi mettere al suo posto. Secondo il quotidiano britannico The Sun il nome tanto atteso potrebbe essere quello di Roberto Mancini, e seguendo il loro ragionamento l’ipotesi potrebbe non essere tanto campata in aria.

Indizio numero 1: Mancini ha una certa esperienza internazionale che gli altri candidati alla panchina bianconera (Mazzarri, Spalletti e Conte) non hanno. Ed anche se non ha vinto nulla a livello internazionale, ha sempre dalla sua tre scudetti (tra cui quello revocato di Calciopoli), 4 coppe Italia e due Supercoppe Italiane.

Attento Delneri: sono pronti Nedved, Gentile o Vialli

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Luigi Delneri. Per i tifosi è il primo responsabile dell’ennesima annata disgraziata. A parole Giuseppe Marotta gli ha ancora confermato la fiducia del club. Ma si tratta di una fiducia a tempo determinato.

Se la Juventus perdesse anche contro il Cesena, la sua panchina sarebbe indifendibile, anche perché il popolo juventino lo ha già “nominato” – ma nell’elenco dei responsabili subito dopo arriva il direttore generale.