Caos a Manchester, Eriksson licenziato, tifosi e calciatori in rivolta

Bufera in casa Manchester, sponda City. Il vulcanico presidente, Thaksin Shinawatra, era furibondo per la sconfitta contro il Fulham, e visto che ormai il suo club è ben lontano dalla qualificazione in coppa Uefa, l’unica decisione che trovava possibile era di cacciare il responsabile di questa debacle, l’ex allenatore di Lazio e Inghilterra, Sven Goran Eriksson.

Ma il resto dell’ambiente non ci sta. I calciatori, sempre molto legati al tecnico svedese, minacciano l’ammutinamento; i tifosi si rivoltano, non vogliono il cambio di panchina e insultano il presidente; mettono in rete anche una petizione per bloccare il licenziamento del loro idolo. Ed Eriksson? Lui, con la sua solita aplomb fa finta di niente, ringrazia tutti e va per la sua strada.

Premier League: tutti i discorsi sono riaperti

Si è finalmente concluso il lungo weekend di Premier League cominciato con il colpaccio del Chelsea contro il Manchester United, e finito lunedì sera con l’Arsenal (libero dal fastidio delle coppe) che dilaga in casa del Derby County. Alla faccia della contemporaneità delle ultime partite, la terz’ultima giornata del campionato inglese è divisa in 3 giorni diversi, per la gioia delle televisioni.

Mancano due partite, e il campionato si può dire tutt’altro che concluso. Manchester e Chelsea le affronteranno a pari punti, con la differenza reti che però premia lo United; per assurdo potrebbe inserirsi anche l’Arsenal, che in caso di vittoria la prossima settimana, con una contemporanea sconfitte delle capoliste, potrebbe portarsi ad un punto dalla vetta; e resta ancora tutto da decidere per la zona retrocessione, dove solo il Derby ha la certezza di giocare in First Division il prossimo anno.

Premier League: lo United pareggia e riapre il campionato

La Premier League si accende a 3 giornate dal termine. Il Manchester pareggia allo scadere in casa del Blackburn e il Chelsea ora è a sole 3 lunghezze di distanza, con lo scontro diretto che si terrà sabato prossimo. Il campionato sembrava chiuso, ma in Inghilterra tutto può ancora succedere, come ad esempio che i fenomeni dei Red Devils vadano a sbattere contro il palo, o contro la difesa schierata a catenaccio del Blackburn, mentre a qualche chilometro di distanza l’Everton faccia l’errore di affrontare a viso aperto il Chelsea, finendo col perdere la partita. E così il campionato che un mese fa sembrava archiviato sarà aperto fino all’ultima giornata, a meno che lo United non vinca sabato prossimo.

Lo United rischia con il 16esimo gol di Santa Cruz, al debutto in Premier League, che porta in vantaggio i suoi dopo venti minuti, e dopo un assedio costante, a due minuti dalla fine Tevez pareggia in maniera fortunosa, tenendo ancora in vita i suoi.

Premier League: brutto scherzo del Wigan, niente più speranze scudetto per il Chelsea

Lo United è una squadra fuori dal normale. E’ quello che almeno penseranno i tifosi inglesi, dopo l’ultima giornata di campionato. I Red Devils passeggiano sulle spoglie della Roma in coppa, e in campionato corrono come se fossero a riposo da un mese. Se tutti risentono delle fatiche del mercoledì, i ragazzi di sir Alex Ferguson hanno una marcia in più, sarà per la media di età molto bassa, ma non hanno difficoltà nemmeno contro l’Arsenal dei fenomeni, con un giorno in più di riposo nelle gambe.

Poteva essere la giornata decisiva in cui si riapriva il campionato. Lo United affrontava i terzi in classifica, e il Chelsea il Wigan, ad un passo dalla retrocessione. Se le cose fossero andate diversamente, ora staremmo a parlare di 3 squadre racchiuse in 3 punti al vertice, e invece gli extraterrestri di Manchester mettono sotto chiave la Premier League.

Premier League: Torres toglie l’ultima zavorra, e le “big four” prendono il volo

Il campionato inglese ha già emesso 2/3 dei suoi verdetti. La matematica non dà ancora la certezza, ma i valori in campo, a sei giornate dalla fine, sembrano non dare scampo.
Il primo valore è senza dubbio l’impossibilità di raggiungere il Manchester United. Gli uomini di Ferguson, incuranti della sfida Champions contro la Roma, scendono al gran completo contro il malcapitato Aston Villa. Non potevano trovare avversario peggiore i Villans per interrompere la striscia di risultati negativi che dura già da un mese, e infatti il risultato è scontato. Il solito Cristiano Ronaldo fa impazzire gli avversari, apre le marcature dopo soli 17 minuti e poi fornisce 3 assist per i compagni che chiudono il match sul 4-0 già a 20 minuti dalla fine.

Il secondo dei verdetti è la qualificazione alla prossima Champions. Con la vittoria nel derby ottenuta grazie alla solita zampata di Fernando Torres, il Liverpool allontana a distanza di sicurezza i cugini dell’Everton, che si dovranno accontentare di disputare di nuovo la coppa Uefa, sperando di non incontrare di nuovo la Fiorentina.

Premier League: sorpasso United, con un Ronaldo così!

Aggancio alla vetta della classifica e campionato riaperto. Il primo posto dell’Arsenal che durava dall’inizio del 2008 è ora messo a dura prova dall’arrivo di due treni inarrestabili: Manchester e Chelsea.
I Red Devils faticano tantissimo in casa del Derby County, ultimo in classifica, e devono ringraziare il loro terzo portiere Foster se non prendono gol. A parte il palo di Cristiano Ronaldo lo United non si vede per quasi tutta la gara, e solo grazie al suo talento riesce a strappare la vittoria ad un quarto d’ora dalla fine.

Non meno faticosa la trasferta dei Blues a Sunderland, dove i biancorossi cercano i punti salvezza. Partono subito forte i londinesi con un gol di Terry dopo 10 minuti, ma poi spariscono, e sale in cattedra Cudicini, decisivo nel finale che regala la vittoria del -3 dalla vetta.
Dove invece il portiere non è stato decisivo è a Londra, sponda Arsenal. Infatti Lehmann si fa infilare dopo 25 minuti dall’ex Aliadiere, e si salva grazie al pareggio a 4 minuti dalla fine di Tourè, che però non basta per mantenere il primato. E tenendo conto che i Gunners hanno una partita in più di Manchester e Chelsea, lo scudetto comincia ad allontanarsi.

Premier League: Si riavvicina il Chelsea

Giornata atipica la 29esima del campionato inglese. Si è giocato in due tranche, a causa degli impegni in FA Cup, che in Inghilterra è così importante da far rinviare le partite di campionato.
E così ieri sera si è disputato il recupero della giornata con 3 scontri, più il rinvio a data da destinarsi di Manchester United-Bolton, a causa degli impegni in Uefa dei biancazzurri.

La 29esima giornata rilancia le speranze del Chelsea, che nel recupero ha strapazzato il Derby County, più che ultimo, con un punteggio tennistico. 6-1 il risultato finale con gran mattatore della serata il capitano Frank Lampard, autore di 4 gol. Forse hanno esagerato i blues nell’approfittare di un avversario evidentemente inferiore, ma forse la cattiveria agonistica che Grant gli avrà trasmesso per invogliarli a raggiungere l’Arsenal in vetta alla classifica, non gli ha permesso di avere pietà di nessuno.

Premier League: L’Arsenal pensa già al Milan

Il pensiero della Champions League si fa sentire anche in Inghilterra. A farne le spese questa volta è l’Arsenal, che scende in campo contro l’Aston Villa in maniera molle. Niente di meglio per i Villan’s che ne approfittano subito, anche grazie all’aiuto di Senderos che dopo 27 minuti segna l’autogol dello 0-1.
Wenger, pur avendo a che fare con una squadra di ragazzini, fa valere tutta la sua esperienza e striglia gli 11 calciatori negli spogliatoi. Rientrati in campo i Gunners dimostrano che non importa solo la Champions e mettono quella marcia in più che li ha portati in vetta alla classifica, salvando il risultato al novantesimo con Bendtner. Non vinceranno da un mese i biancorossi di Londra, ma sembrano avere ancora quella grinta e quella carica che servono per arrivare in vetta alla fine del campionato.

Chi invece non ci pensa alla Champions è lo spaventoso Manchester United. Come l’Inter, si può permettere (per motivi diversi) di lasciare in panca i suoi pezzi da 90 (Rooney e Cristiano Ronaldo), tanto contro il piccolo Fulham di Roy Hodgson non ci vuole tanta fatica. Basta vedere che dopo un quarto d’ora i Red Devils già sono in vantaggio con Hargreaves, alla sua prima rete stagionale, e poi dopo il gol del coreano Park, se la buttano dentro da soli con Davies, per capire che non c’è stata proprio battaglia. Se poi aggiungiamo che da quando Hodgson è arrivato al Fulham ha vinto solo una partita, e che la salvezza adesso è distante 7 punti, ci sentiamo di dire che sono già due le squadre destinate il prossimo anno a giocare la serie B.

In Premier sorprende l’Everton

E’ stato un fine settimana piuttosto importante nella Premier League, con la finale di Fa Cup tra Chelsea e Tottenham (vinta dai londinesi) e per il quarto posto utile per l’ingresso ai preliminari di Champions.
Ma anche dall’altra parte della classifica non si scherza, visti i numerosi scontri diretti che si sono disputati sabato pomeriggio, anche se il Derby County è già ad un passo dalla retrocessione in prima divisione (la nostra serie B).

A prescindere dal brutto infortunio di Eduardo, del quale si è già parlato tanto, l’Arsenal non va oltre il 2-2, vuoi per lo shock dell’infortunio, o perchè la squadra dei Brummies ha voluto vendere cara la pelle. Fatto sta che non si è riuscito a gestire il vantaggio, annullato dalla rete al quarto minuto di recupero di James McFadden, e considerando che il Birmingham è ad un solo punto dalla retrocessione, questo potrebbe suonare come un campanello d’allarme per gli uomini di Wenger, soprattutto in vista del ritorno contro il Milan. A far sperare i Gunners c’è solo l’ottima prova di Theo Walcott, tornato a pieno regime dopo l’infortunio, che in cinque minuti superbi e manda in crisi da solo l’intera difesa dei biancazzurri e segna i due gol che fanno sperare nella vittoria. Adesso i Gunners sono tallonati dal Manchester, solo 3 punti sotto.

My Football Club: 50 euro per comprare una squadra di calcio!

Stanchi di arrabbiarvi per le sorti della vostra squadra? Inviperiti contro il Presidente che non apre i lacci della borsa per comprare rinforzi? Siete tra quelli che pensano “Se fossi io l’allenatore…”? Ho un consiglio per voi: comprate una squadra di calcio e gestitela come meglio credete.

E qui la maggior parte di voi cliccherà sul tasto “indietro” per cambiar pagina, ma chi avrà la bontà e la pazienza di continuare a leggere, scoprirà che non servono i miliardi di Moratti e Berlusconi per poter essere presidenti e allenatori di un club.

L’idea iniziale è di un inglese, tifoso del Fulham, stanco di vedere la sua squadra navigare nelle zone basse della classifica a causa dei guai finanziari, tanto da lanciare un’iniziativa via web, per rilevare le quote della società: 35 sterline a testa per salvare la squadra del cuore dal fallimento.