Bundesliga: in vetta si va a rilento, Herta di nuovo in testa, ma probabilmente per poco

Domenica sera si affrontavano il terzo ed il quarto attacco della Bundesliga, Bayern Monaco e Werder Brema, due corazzate costruite per spaccare il mondo. Ci si aspettava spettacolo e gol, ma arriva uno squallido 0-0 con un paio di tiri in porta per tutta la partita e la consapevolezza che la stagione sarà più deludente del previsto.

Certo, mancando Luca Toni al Bayern manca l’attacco. Klose è sempre il solito, o distruttivo o inesistente, Podolski come sempre a mezzo servizio, e se non c’è Ribery che inventa qualcosa la casella dei gol non si schioda dallo zero. Peggio ancora il Werder, in 10 uomini per il rosso diretto a Naldo dopo solo 15 minuti, decide di chiudersi a riccio per tutta la gara e forse alla fine il pari va anche bene. Tanto ormai questo campionato per Diego e compagni non vale più tanto (la Champions è impossibile da raggiungere e la zona Uefa è a 8 punti con 6 squadre di mezzo). I bavaresi invece scivolano mestamente al quinto posto a causa del fatto che non vincono dal 2008, e la loro unica fortuna è che lì davanti non hanno molta voglia di correre.

Nedved: “A fine stagione mi ritiro”

Voleva ritirarsi già tre anni fa, poi la retrocessione in B della Juve lo convinse a restare per tornare in A. Il pensiero però di chiudere in serie A una carriera gloriosa lo ha convinto a rimanere ancora per un’altra stagione. Lo scorso anno ci aveva pensato, ma poi ha capito che quest’anno avrebbe avuto l’ultima occasione per vincere la Champions League, e ha prolungato ancora una volta. Ma adesso basta, ha quasi 37 anni, e le forze cominciano a mancare. Pavel Nedved lascerà il calcio a fine stagione.

L’annuncio è arrivato dopo la sconfitta dello Stamford Bridge sul sito dell’Uefa, ma il ceco si affretta a dire che la partita di ieri non ha influenzato la sua scelta. Aveva infatti già deciso di lasciare prima della gara, e poi sull’1-0 tutto può ancora succedere, e la speranza di vincere la Champions ancora non è soffocata.

Milan, Inter, Juve, si pensa già al prossimo mercato

E’ inevitabile pensare che le attenzioni dei dirigenti delle grandi squadre non si sono di certo attenuati dopo la chiusura del mercato di gennaio, ma già si occupano di quello di luglio. Tra scadenze di contratti o semplice volontà di rafforzare la propria squadra, i vari Galliani, Branca e Secco si stanno attivando per puntellare sin da ora la formazione della stagione 2009/2010.

Stando alle ultime indiscrezioni, pare che il colpo grosso lo debba portare in porto il Milan. Samuel Eto’o è il nome nuovo su cui i rossoneri hanno messo gli occhi. Si sa che al camerunense non sta molto simpatico Guardiola, e che già durante la scorsa estate stava per lasciare il Barça. Poi arrivò l’incredibile offerta dall’Uzbekistan (40 milioni) che spazzò via tutte le altre. Non se ne fece più nulla, e così, per la gioia dei tifosi blaugrana, Eto’o è rimasto a Barcellona, segnando finora 23 gol in 23 partite di campionato. Ma questa potrebbe essere la sua ultima stagione.

Anche la Juve aderisce alla politica del 20-20-20

Prendendo spunto dal famoso accordo sull’ambiente in discussione in questi mesi dai Paesi dell’Unione Europea, anche la Juventus decide di adottare la politica del 20-20-20. Ma questa non ha nulla a che fare con l’ecologia, bensì con il calcio, e più precisamente con i milioni da spendere durante la prossima estate.

Con il ritorno a pieno regime di Buffon, e con i meccanismi difensivi che bene o male cominciano a reggere, gli acquisti arriveranno tutti dal centrocampo in su, e si parla di grandi nomi. Il più scontato è quello di Antonio Cassano, che quasi tutti ormai danno sulla via di Torino. Marotta si è deciso finalmente a fissare il prezzo di Fantantonio, ed è di 20 milioni tondi tondi. Su questi non si discute, ci sono tutti, e Cassano potrebbe presto fare il vice-Del Piero. A meno che…

Bundesliga: superToni non basta, il Bayern rimane ancora indietro

Sembrava dovesse essere tutto facile. La corazzata del Bayern al gran completo (cosa rara quest’anno) affrontava il Borussia Moenchengladbach, una delle squadre considerate più scarse del campionato. Tutto veniva facilitato dall’ottimo momento di Luca Toni, che da quando è tornato dall’infortunio non si è più fermato ed è intenzionato a vincere nuovamente il titolo di capocannoniere.

Apre proprio lui le danze, e raddoppia Ribery. Così Klinsmann già cominciava a fare il calcolo dei punti di distanza dalle prime, ma un pò troppo presto. Infatti mentre il Bayern già pregustava la vittoria il Borussia andava in rete due volte in due minuti, e il tempo di accorgersi di cosa stava succedendo che la frittata era fatta: Borussia-Bayern 2-2.

Bundesliga: Toni torna al gol e il campionato si riapre

Sabato 8 Novembre, il Bayer Leverkusen si fa fermare dal Karlsruher sul 3-3 in modo incredibile: 0-3 per i rossoneri dopo solo 24 minuti, 3-3 alla fine della partita con una rimonta assurda dei padroni di casa che, oltre a rilanciare sè stessi, permettono all’Hoffenheim di staccare definitivamente tutte le avversarie e rilanciarsi verso la conquista dello scudetto più incredibile della storia della Bundesliga.

Domenica 9 Novembre, il sogno finisce. In casa dell’Herta Berlino, una delle sorprese di quest’anno, i neopromossi si fanno prendere dalla frenesia e non combinano nulla di buono. Al 70′ Voronin porta in vantaggio l’Herta e così i ragazzini terribili dell’Hoffenheim si fanno raggiungere in vetta alla classifica dal Bayer.

Il Real insegue le giovani promesse, il Milan i vecchietti…

Il caso Beckham continua a far discutere in giro per il mondo. Questa mattina sul sito ufficiale del campione inglese appare la dichiarazione del calciatore trentatreenne che ha ammesso che si stanno discutendo gli ultimi dettagli sul contratto stipulato con il Milan per avere i suoi servizi per parte del 2009, anche se le cifre che sono apparse sui giornali sono tutte false. Ma non è tutto così facile.

Dall’altra parte dell’Europa, a Madrid, dopo la sconfitta con la Juventus si ritorna a parlare di rinforzare la squadra. Il sogno proibito resta Cristiano Ronaldo, ma altri tre nomi sono nella lista di Calderon: Benzema, Ribery e Schweinsteiger. Media età 23 anni.

Calciomercato estero, tutti i colpi delle big d’Europa

Finora ci siamo occupati solo del calciomercato italiano. Ma non dimentichiamoci che siamo nel Continente più calciofilo del mondo, e quindi anche negli altri campionati ci sono centinaia di presidenti, procuratori, direttori sportivi ed osservatori che si stanno dando da fare per chiudere l’affare dell’anno.

Quello che ormai è sotto gli occhi di tutti è sempre la telenovela Cristiano Ronaldo. Il fenomeno di Madeira qualche giorno fa aveva dichiarato la sua ammirazione verso il Real Madrid, e anzi, forse si era spinto anche oltre, con la sua dichiarazione “io a Madrid? E’ probabile”.

E’ sempre il solito Domenech!

“L’espulsione di Abidal? Bizzarra!” Cosi si difende il ct francese (ancora per poco) dopo la terza figuraccia dell’Europeo. Domenech si è lamentato con l’arbitro Michel in sala stampa, reo, a

Grazie Olanda!

Alla fine Van Basten ha mantenuto la promessa, partita vera doveva essere e partita vera è stata. E come nella mente dei tifosi più ottimisti, alla vittoria degli olandesi è seguita quella dell’Italia. Insomma, meglio di così non poteva andare.

Le gare si concludono entrambe sul 2-0, in favore degli azzurri contro una Francia in partita per solo 24 minuti, e per gli oranje, contro una Romania troppo convinta della facilità di passare il turno.

Olanda, che spettacolo!

La squadra di Van Basten concede il bis. Dopo il 3-0 alla nostra Italia, anche i vicecampioni del mondo affondano sotto i colpi degli oranje. 4-1 è il risultato finale, ad una Francia che non ha mai dato l’impressione della solidità, e che adesso rischia seriamente di uscire dagli Europei, forse anche più dell’Italia.

Nel pomeriggio intanto gli azzurri si fanno fermare da una buona Romania, ma anche da uno sciagurato arbitraggio, sull’1-1, e adesso devono sperare nella correttezza degli olandesi che, nel caso in cui si facessero battere dalla Romania nell’ultima giornata, farebbero qualificare la formazione di Mutu e Chivu, eliminando in un sol colpo le due finaliste di Germania 2006.

Fantacalcio: alcune dritte sul Fantaeuropei

Martedì, giornata di Fantacalcio. E noi appassionati di pallone e spasimanti del gioco legato ad esso, non potevamo lasciar cominciare l’Europeo senza qualche dritta sul nostro Fantagioco preferito. Il Fantacalcio per l’Europeo è abbastanza anomalo. Prima di tutto perchè, a differenza del campionato, non tutte le squadre avranno a disposizione tutte le partite per mettersi in mostra, e quindi è molto più logico puntare su quelle nazionali che hanno più possibilità di qualificarsi nei primi due posti del girone.

Poi c’è una modifica nelle rose. Infatti, prendendo sempre come base il torneo della Gazzetta, bisognerebbe convocare 23 calciatori (e non 26), proprio come le nazionali in ritiro, che saranno divisi in 3 portieri, 7 difensori, 7 centrocampisti e 6 punte, anche se alcuni team hanno deciso di gestire le convocazioni in maniera differente. Le regole restano sempre le stesse: tutti gli schemi di gioco possibili, a patto che abbiano almeno un attaccate e 3 difensori, tattica del modificatore di difesa…e tanta tanta fortuna (e colpo d’occhio).

Dall’Italia al Brasile, passando per la Scozia, ecco la situazione nei campionati di tutto il mondo

Domenica, giornata dedicata al campionato. Finito quello di serie A, e della maggior parte dei campionati nazionali europei, cerchiamo di fare un piccolo riassunto, per capire anche il quadro degli eventi e delle prossime competizioni internazionali che ci aspettano nella stagione 2008/2009.

Il campionato italiano, come detto e stradetto, è stato vinto all’ultima giornata dall’Inter, per la terza volta consecutiva (di cui due sole sul campo). In Champions League, con i milanesi, ci andrà la Roma, finita solo 3 punti dietro i nerazzurri. In Inghilterra si conferma campione lo United, che come l’Inter ha dovuto aspettare l’ultima giornata per esultare. A darle battaglia fino all’ultimo c’è stato il Chelsea, che ha mollato solo negli ultimi minuti dell’ultima gara di campionato, quando ormai i Red Devils vincevano e il sorpasso era impossibile. E così solo due sono stati i punti che hanno diviso le due finaliste di Champions League, che sarebbero potute arrivare tranquillamente pari, assegnando la vittoria ugualmente alla squadra di Alex Ferguson.