Premier League: l’Arsenal e gli arbitri riaprono il campionato

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Ci lamentiamo sempre degli arbitri italiani, ma dovremmo guardare ciò che accade all’estero per capire che forse i nostri non sono così male. Capita così che due errori gravissimi consegnino la vittoria al Chelsea ed uno altrettanto grave obblighi il Manchester United alla sconfitta, in maniera tale che ora, a 3 giornate dalla fine del campionato, tutto può ancora succedere.

Ma facciamo un passo indietro e partiamo dalle gare del sabato. Il big match era Chelsea-Tottenham, uno dei tanti derby di Londra, e gli Spurs erano pure passati in vantaggio. Il pari arriva dai piedi di Lampard che fa partire una delle sue sassate solite, ma stavolta il portiere Gomes non trattiene. Riesce però a bloccare il pallone prima che questo varchi completamente la linea, ma il guardalinee sbandiera il gol, regalando così la rete del pareggio. Nella ripresa è l’altro guardalinee ad avere la responsabilità di ciò che accade: Kalou parte in fuorigioco e segna il gol del definitivo 2-1 che costa la Champions al Tottenham, ma sicuramente le polemiche si spegneranno in un paio di giorni.

Premier League: il Liverpool ferma l’Arsenal al 102′

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Per 97 minuti non accade nulla, poi tutto cambia. Arsenal-Liverpool, big match di una giornata spezzatino che più spezzatino non si può (5 partite al sabato, una domenica, una martedì, due rimandate alla prossima settimana ed un’altra rimandata di un mese), era cominciato male, con poche azioni da gol ed un grave infortunio per Carragher, costretto al ricovero per una testata. Ed è stato proprio l’infortunio del difensore che ha fatto perdere oltre 10 minuti che hanno poi portato ad un recupero così lungo.

Sembrava di essere ai supplementari, e ad un certo punto persino ai rigori quando al 98′ l’arbitro ne concede uno ai padroni di casa, e al 102′ ne concede uno agli ospiti. Alla fine saranno entrambi segnati ed i Gunners perdono l’occasione di avvicinare il Manchester United che ora se la ride a +6.

Qualificazioni Euro 2012: Inghilterra e Germania soliti schiacciasassi, la Russia ormai non è più tra le grandi

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Non ci sono state grosse sorprese nelle partite di ieri sera valide per le qualificazioni ad Euro 2012. Siamo ormai entrati in quello che si potrebbe definire il girone di ritorno, e più o meno sono state rispettate le previsioni di inizio torneo. Ma andiamo con ordine.

Gruppo A: La Germania non abbassa la guardia e con una doppietta di Klose ed una di Muller stende senza fatica il Kazakistan, squadra di certo non competitiva, e rimane, insieme ad Olanda e Spagna, tra le squadre a punteggio pieno nel proprio girone, dopo che ieri il Belgio aveva tentato di avvicinarsi.

Gruppo B: Probabilmente è questo il girone più interessante perché aperto ad ogni risultato. La Russia non riesce a trovare il gol contro la ben più modesta Armenia, che in casa anche in passato ha dimostrato di vendere cara la pelle, e così le vittorie dell’Irlanda del Trap sulla Macedonia e della Slovacchia con un gol del napoletano Hamsik su Andorra, portano in vetta alla classifica le 3 nazionali a 10 punti, a +2 dall’Armenia, segno che ancora tutto può succedere.

Premier League: Kuyt e Lampard riaprono il campionato

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Chi pensava che il Chelsea fosse fuori da tutti i giochi deve ricredersi, il campionato inglese è più aperto che mai, anche se ora non si può più sbagliare. Forte del vantaggio di punti sulle inseguitrici, il Manchester United che si presenta ad Anfield contro il Liverpool è molle e senza grinta. Oltre ad un palo colpito da Berbatov non fa nulla, mentre i Reds sembrano davvero indiavolati.

Poi ci si mette anche la difesa degli ospiti, per una volta non impeccabile, che regala almeno due delle reti con cui il Liverpool indirizza la partita, ed infine la grande serata di Kuyt, che segna una tripletta e porta la terza sconfitta in campionato all’armata di Ferguson che ora non può dirsi più così tranquilla come pochi giorni fa.

Premier League: Chelsea beffato nel recupero, le squadre di Manchester volano

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Anno nuovo, Premier vecchia. Il 2011 si apre come si era chiuso il 2010, con le due squadre di Manchester che, seppur arrancando, conquistano i tre punti, ed il Chelsea che denuncia i soliti limiti difensivi, una squadra fortemente dipendente da Drogba, ma soprattutto che non riesce a far punti.

Ma iniziamo dalla fine, e cioè dal posticipo di ieri sera contro l’Aston Villa. Gli ospiti erano in piena crisi, ad un punto dalla retrocessione, ma il Chelsea di quest’anno è pieno di sorprese, purtroppo per i suoi tifosi tutte negative, e dunque c’è ben poco da stare allegri. Va in vantaggio la squadra di Ancelotti grazie ad un rigore di Lampard, ma viene raggiunta quasi immediatamente da un altro rigore, stavolta di Young. Nella ripresa uno svarione difensivo dei Blues regala il vantaggio agli ospiti, ma nel finale esce l’orgoglio della grande squadra e negli ultimi 5 minuti i londinesi pareggiano e risorpassano l’Aston Villa. E proprio mentre tutti già festeggiavano i tre punti arriva la beffa. E’ il 92′ quando l’ennesimo svarione difensivo consente a Clark di pareggiare e lasciare così il Chelsea con una sola vittoria nelle ultime 7 partite che ormai significa quinto posto, sorpassato anche dal Tottenham.