Aquilani a giugno sarà riscattato

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Franco Zavaglia è il procuratore di Alberto Aquilani, e oggi ha parlato a Radio Manà Manà per spiegare quale sarà il probabile futuro del suo assistito. La novità rispetto al passato e che si è per la prima volta sbilanciato sul futuro dell’ex calciatore di Liverpool e Roma.

Come tutti gli sportivi sanno

Entro il 30 giugno la Juventus potrà riscattare Aquilani. E’ solo la squadra bianconera che deve intervenire ora. Magari loro punteranno ad uno sconto, ci sta nel gioco delle parti, ma tutti i passaggi, compreso il pagamento dilazionato in 3 o 4 tranches, sono stati stabiliti in estate.

Calciopoli: Cobolli Gigli chiede i due scudetti indietro

3 anni fa la Juventus finì in serie B (con una pesante penalizzazione). 2 scudetti le furono revocati, senza contare il danno di immagine, economico (il club chiuse con un passivo di oltre 100 milioni di debito) e la cessione di pezzi da novanta come Ibrahimovic e Cannavaro. Oggi si viene a sapere dai giudici di Roma che il fatto non sussiste, cioè all’epoca non ci fu alcun illecito. E ora che si fa?

Come c’era da aspettarsi, a distanza di poche ore l’attuale presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha rilasciato la dichiarazione che tutti i tifosi attendevano: ridateci almeno i due scudetti. Ovviamente è presto per stabilire che i bianconeri hanno 29 scudetti anziché 27, ma ci sono buone speranze.

Manuele Blasi: La Gea? Ho inventato tutto!

Riusciremo a venirne a capo e a scoprire almeno una parte di verità? Stiamo parlando del processo a carico della Gea, che vede imputati Luciano ed Alessandro Moggi, Davide Lippi, Franco Zavaglia, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo.

Ieri l’ennesima puntata della telenovela si è svolta presso la decima sezione penale di Roma e quanto è venuto fuori dagli interrogatori è stata la dimostrazione che certi argomenti evidentemente fanno ancora paura e sono destinati a lasciare strascichi polemici ancora per molto tempo.

Sul banco dei testimoni è stato chiamato a deporre Manuele Blasi, ora al Napoli, ma all’epoca dei fatti tesserato per la Juventus. Tra un “non so” ed un “non ricordo”, il calciatore ha pronunciato parole che scagionerebbero da ogni accusa gli imputati, ma al tempo stesso potrebbero creare a lui stesso seri problemi con la legge. Vediamo com’è andata.