Qualificazioni Euro 2012: la Francia trema ma vince, Kranjcar manda in vetta la Croazia

La Francia è sempre la solita squadra, chiunque si sieda su quella panchina. Brutta, confusa, senza un vero e proprio spirito di squadra. Solo che dalla sua stavolta ha la fortuna di trovare un avversario senza la sua stella, Mutu appiedato per doping, e che nelle occasioni importanti sbaglia il gol del k.o. E così i transalpini, che sulla carta avrebbero dovuto fare a pezzi una Romania ben lontana dai fasti di qualche anno fa, ottengono i tre punti dopo una faticaccia immensa.

In tutto il primo tempo la nazionale di Blanc riesce ad andare al tiro appena due volte, senza mai centrare il bersaglio. Convince talmente poco che nella ripresa gli ospiti prendono coraggio e si affacciano un paio di volte in attacco. Nella prima è bravo Lloris a sventare, nella seconda è il palo a salvare i francesi. E proprio quando lo 0-0 si stava materializzando, Remy segnava la rete della vittoria. Siamo all’83’ e i fantasmi della gara contro la Bielorussia vengono momentaneamente archiviati. In pieno recupero Gourcuff chiuderà i conti.

Trezeguet: pietà per Domenech

Non c’è mai stato feeling tra David Trezeguet e Raymond Domenech, a causa delle scelte discutibili dell’allenatore, che spesso non prendeva in considerazione l’attaccante, nonostante la caterva di gol che metteva a segno nel campionato italiano. Ora che il ct della Francia è stato silurato, per Trezegol è arrivato il momento dello sfogo:

Quando è diventato allenatore della Nazionale Maggiore, è cambiato. Prima, aveva dei principi ed era molto più calmo. Ci sono allenatori che sanno gestire i media ed altri che non lo sanno fare: Domenech appartiene alla seconda categoria, sono sicuro che amava vedere le sue foto e le sue parole sui giornali. Ha voluto mettersi in mostra, ma è scivolato ed ora il calcio francese sta soffrendo per colpa sua.

Anelka squalificato per 18 partite della nazionale

Mano pesante della Federcalcio francese nei confronti dei ribelli “sudafricani”, i giocatori che ebbero l’ardire di mettersi contro l’allora ct della nazionale, Raymond Domenech, rifiutandosi di scendere in campo nell’allenamento prima dell’ultima gara del girone eliminatorio contro i padroni di casa del Sudafrica. Tutto era cominciato nell’intervallo della gara contro il Messico, quando l’allenatore dei galletti aveva chiesto a Nicolas Anelka di rispettare le consegne e di mantenere la posizione assegnatagli sul terreno di gioco.

Per tutta risposta l’attaccante del Chelsea aveva mandato a quel paese il ct, apostrofandolo con epiteti non proprio simpatici all’indirizzo della mamma. Epiteti che finirono subito in prima pagina e che costrinsero la Federazione francese a prendere posizione nei confronti di Anelka, rispedito in patria con il primo volo.

Anelka denuncia L’Equipe

Ricordate il violento litigio tra Raymond Domenech, tecnico della Francia, e l’attaccante Nicolas Anelka durante il mondiale sudafricano? I due ebbero un breve ma intenso scambio di opinioni nell’intervallo della

Le finali più emozionanti dei Mondiali (video)

La Spagna festeggia la sua prima Coppa del Mondo, conquistata con merito al termine di una partita tiratissima, caratterizzata da un numero impressionante di falli cattivi. Non si può dire che quella di ieri sera a Johannesburg sia stata una finale da ricordare, sebbene alla fine conti solo vincere e portare a casa il trofeo.

E allora a meno di 24 ore dalla consegna della Coppa nelle mani di Casillas, torniamo indietro con la memoria ed andiamo a rivivere le finali più emozionanti nella storia del mondiale, quelle che per un verso o per l’altro sono rimaste nella memoria di chi ha avuto la fortuna di viverle direttamente.

Francia – Sudafrica 1-2 – Mondiali 2010

La terza ed ultima giornata della fase a gironi della Coppa del Mondo si apriva con lo scontro tra le due deluse del gruppo A, il Sudafrica padrone di casa e la Francia vice-campione del mondo. Alla stessa ora in un altro campo si sfidavano invece Messico ed Uruguay, alle quali bastava un pareggio per essere certe del passaggio agli ottavi. Ed ecco allora che la gara tra i Bafana Bafana ed i galletti francesi perdeva di significato, sebbene entrambe potessero sperare in risultati clamorosi sull’altro campo.

A crederci di più era il Sudafrica, che dopo un paio di brividi in difesa, si portava in avanti, infilando la porta francese con Khumalo al 20′ minuto. La Francia tentava una reazione immediata con Cissè, che calciava a lato un pallone invitante, mancando il pareggio. Occasionissima anche per Mphela qualche minuto più tardi, ma il destro ad incrociare sfiorava i palo e finiva fuori.

Anelka insulta Domenech e viene fatto fuori

Nervi tesi in casa Francia, mentre il biscotto sta per essere inzuppato nel latte di Uruguay-Messico, alle quali basta un solo punto per essere certe della qualificazione agli ottavi di finale della Coppa del Mondo. I vicecampioni del mondo stanno per salire sull’aereo che li riporterà in patria, dopo aver raggiunto la qualificazione alla kermesse mondiale solo grazie ad un colpo di fortuna (anzi di mano).

Ma la sorte si è ripresa tutto con gli interessi ed ora la classifica del girone A recita Uruguay e Messico 4 punti, Francia e Sudafrica 1 punto. Nervi tesi, dicevamo, le cui prime avvisaglie si sono avute nell’intervallo della gara contro il Messico, quando Domenech invitava Anelka a rispettare le consegne se non voleva rischiare di uscire anzitempo dal campo. Ma l’attaccante del Chelsea non ha gradito né il “consiglio” né i toni usati dal ct ed ha risposto per rime, mandando a quel paese Domenech e apostrofandolo con il più classico “figlio di…”.

Mondiali 2010: conosciamo la Francia

La Francia è una di quelle nazionali che non hanno segreti. Forte della sua esperienza e della classe dei suoi calciatori, la nazionale dei Bleus ha tutte le carte in regola per far bene in questo mondiale. Ha però un problema principale che nessun’altra nazionale ha, almeno a quel livello: la mancanza di serenità.

Questa è dovuta in primis al suo allenatore, quel Raymond Domenech che non piace assolutamente ai tifosi, e nemmeno a qualche giocatore. Proprio quell’allenatore accusato di cedere ogni volta che la posta in palio diventa importante, e che non riesce a trovare una quadratura ad una delle nazionali con più talenti al mondo. Se infatti fino al 2006 l’assenza di gioco era un po’ mascherata dalla genialità di Zidane, da quando il franco-algerino si è ritirato, i problemi per la Francia sono tornati a galla.