Fantacalcio: chi se la sente di puntare sul derby?

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Probabilmente la giornata di campionato che stiamo per andare ad affrontare è la più difficile da prevedere per i Fantallenatori. Le due squadre che danno più giocatori al Fantacalcio, Milan e Inter, si affrontano in un derby ad alta tensione dove può succedere davvero di tutto. Ma la giornata prospetta anche un altro derby difficilissimo, Catania-Palermo, e due sfide d’alta quota come Napoli-Lazio e Roma-Juventus. E siccome in queste partite può succedere l’imprevedibile, puntare sui giocatori di queste 8 squadre diventa un azzardo.

Per questo motivo il consiglio è di scegliere qualche giocatore dell’Udinese, sempre che la sosta per le nazionali non abbia spento il “fuoco” che animava i friulani, o su quelli del Brescia che affronta in una sfida salvezza il Bologna, ormai tranquillo. Fortemente sconsigliati, più che i giocatori delle 8 squadre sopra citati, quelli di Chievo e Sampdoria. La partita si prospetta fiacca e calcolata, quindi lo spettacolo che verrà a mancare potrebbe pesare sui voti dei calciatori in campo, presumibilmente molto bassi.

Il Real Madrid in coro: Animo Abidal

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Di fronte a certe notizie non c’è rivalità che tenga, il campanilismo e le ragioni di bandiera passano in secondo piano e tutti si stringono in un’unica forte preghiera. Inutile dire che ci riferiamo alla notizia che questa mattina ha sconvolto il mondo del calcio: Abidal ha un tumore al fegato e deve essere operato quanto prima. E se da noi la notizia ha avuto grande rilevanza, in terra di Spagna è riuscita addirittura a far passare in secondo piano il ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra il Real Madrid ed il Lione.

Ed è proprio prima e dopo questa partita che il calcio ha mostrato il suo lato migliore, lasciando da parte qualunque tipo di appartenenza. Sugli spalti si sono moltiplicate le dimostrazione d’affetto per lo sfortunato calciatore, con striscioni e messaggi di auguri. Il minuto di silenzio in favore del Giappone ha preso le sembianze di un unico grande abbraccio per Abidal. Ma non finisce qui, perché i giocatori del Real Madrid a fine gara hanno indossato una maglia con una scritta che vale più di mille parole: Animo Abidal.

Serie A 21a giornata: Roma – Cagliari 3-0

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Anticipo della ventunesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Cagliari 3-0
Reti:
22′ pt rig. Totti (R), 25′ st Perrotta (R), 47′ st Menez (R)

Tre punti e una qualificazione per i quarti di finale di coppa Italia: a leggere soltanto l’esito delle ultime due gare, parrebbe di essere di fronte a una Roma, se non spumeggiante, almeno piacevole. Invece il campo ha raccontato, in entrambe le circostanze, di una squadra che fatica a costruire gioco e impostare la manovra. Claudio Ranieri ha dalla sua i risultati ma i 90′ dei giallorossi non convincono mai abbastanza. Di fronte ai locali, nell’anticipo serale della ventunesima giornata di serie A, un Cagliari reduce dalla netta e meritata vittoria interna sul Palermo e voglioso di dare continuità alla striscia utile di risultati.

Solite sorprese, al momento della ricezione della formazione, solo in casa capitolina: stavolta Ranieri rinuncia a Menez e Vucinic e si affida al 4-4-2 con Totti e Borriello di punta e Taddei a supporto dei tre di centrocampo – De Rossi, Perrotta e Simplicio – mentre in difesa torna Cassetti. Donadoni propone un modulo speculare: Nenè e Acquafresca in attacco con Cossu sulla trequarti. A centrocampo, chiavi della mediana affidate a Daniele Conti il quale, nonostante cotanto cognome e cotanto papà (il campione del mondo Bruno) non ha mai disdegnato creare dispiaceri alla retroguardia giallorossa.

Associazione Sportiva Roma

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Associazione Sportiva Roma

6 GIUGNO 1927. E il dì di seguito, 7 giugno.
Giorni frenetici e concitati, istanti impressi nelle pagine della storia del calcio italiano e scolpiti nelle menti di chi, da lì a un battito di ciglia, si sarebbe potuto definire tifoso della Magica. Il calcio laziale era fino ad allora rappresentato da quattro club: la Società Fascista Fortitudo Pro Roma, l’Alba Audace, il Roman Football Club e la Lazio. Ma l’idea, in qualche maniera, parve geniale fin da subito: fare di quattro squadre differenti un’unica struttura, unire forze e obiettivi, procedere insieme. Le trattative vennero avviate in modo repentino. Quattro mura per quattro presidenti: Italo Foschi per la Fortitudo, l’onorevole Ulisse Igliori per l’Alba Audace, l’avvocato Vittorio Scialoja per il Roman Football Club e Giorgio Vaccaro per la Lazio.

Totti – Ranieri, tregua armata

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Ultima giornata del girone di andata. La Roma perde per 2-1 sul campo della Samp quando mancano pochi minuti al fischio finale. Francesco Totti viene gettato nella mischia, nella speranza che possa trovare un colpo dei suoi, uno di quei colpi che risolvono la gara e valgono punti pesanti. Il colpo magico non arriva, la Roma esce beffata da Marassi e la Roma perde la possibilità di agganciare il secondo posto in classifica, mentre il capitano mostra tutte le proprie perplessità riguardo al cambio tardivo.

La società vuole un chiarimento, l’allenatore vuole un chiarimento ed il numero 10 si presenta a Trigoria per mettere le carte in tavola e liberarsi di qualche sassolino. Alla fine la situazione sembra risolta, ma Francesco Totti ha ancora qualcosa da aggiungere a margine dell’incontro e lo fa a mezzo tv, davanti ai microfoni di Sky:

Un po’ mi è dispiaciuto entrare a quattro minuti dalla fine, come se perdessimo tempo… Io accetto tutto comunque, sono totalmente a disposizione della società e del mister. Oggi ho parlato prima con Conti, Montali e Pradè, poi con Ranieri. Abbiamo discusso di quello che è successo e quello che succederà.

Serie A 12a giornata: Juventus – Roma 1-1

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Anticipo della dodicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Roma 1-1
Reti: 35′ pt Iaquinta (J), 49′ pt rig. Totti (R)

Buon colpo d’occhio all’Olimpico: se non è tutto esaurito, poco manca. Juventus e Roma si sfidano nel secondo degli anticipi della dodicesima giornata e vanno ad aggiungere l’ennesimo tassello a una sfida che – puntuale come le tasse – ogni anno non passa mai inosservata. Gara sentita dalle società, dalle tifoserie e dagli stessi calciatori: troppi gli intrecci recenti e meno recenti che hanno alimentato la rivalità tra bianconeri e giallorossi, ultimo in ordine temporale lo sbarco sotto la Mole del romanista Aquilani, schierato da Del Neri nel centro della mediana (in coppia con Felipe Melo).

Ranieri spariglia le carte e decide di concedere un turno di riposo a Borriello, che parte in panchina: capitolini con Totti quale terminale offensivo, Vucinic e Menez a supporto, Greco ancora nell’undici di partenza insieme a Simplicio. Il tecnico juventino opta per Sorensen sull’esterno destro di difesa e spedisce Del Piero in panchina preferendogli Iaquinta e Quagliarella. Passa poco più di un minuto e Menez si rende protagonista di un fallo evitabile e duro su Grosso: scatta il primo giallo, giusto, da parte di Rizzoli che cerca di esplicare la linea di condotta con puntualità.

Inzaghi non molla. Gli auguri di Totti

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Qualche giorno fa aveva dichiarato di voler riflettere seriamente sul proprio futuro di qui al mercato invernale, perché uno come lui, nonostante i 37 anni suonati, soffre in modo esagerato la panchina ed avrebbe voglia di sparare le ultime cartucce in una squadra che gli permetta di scendere in campo con una certa frequenza.

Ora Filippo Inzaghi ne ha di tempo per riflettere e non da qui a gennaio, ma almeno fino alla conclusione del campionato, visto il grave infortunio che gli impedirà di ritoccare i propri record per diversi mesi. Lesione del legamento del ginocchio sinistro con interessamento del menisco: una diagnosi senza appello per l’attaccante rossonero, costretto al riposo in uno dei tanti momenti magici della sua carriera. Una carriera che potrebbe essere bruscamente interrotta da un infortunio tanto serio, anche se il diretto interessato si mostra ottimista alla vigilia dell’intervento chirurgico ed assicura il massimo impegno nel recupero.

Lazio – Roma è già cominciata: Totti contro tutti

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In campo non ci sarà per squalifica, ma Francesco Totti non si perderebbe mai un derby, e per questo ha cominciato a disputarlo al di fuori del campo da gioco. Ovviamente davanti a sé ha trovato un terreno molto fertile. A lanciare la prima frecciatina è Paolo Di Canio, uno dei simboli della Lazio avendo vestito la maglia biancazzurra per tanti anni, il quale ha riaperto una vecchia ferita, quella del derby del 1989, affermando che sarebbe voluto arrivare fin sotto la curva dei tifosi della Roma per esultare del gol che poi decise la gara.

Provocazione colta al volo da Totti, il quale ricorda che Di Canio non può autoproclamarsi simbolo della Lazio avendo giocato con tante altre squadre. Ma uno come l’ex numero 9 laziale non poteva incassare in silenzio e parte all’attacco.

Champions League: Basilea – Roma 2-3

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Quarta giornata Champions League gruppo E
Stadio St. Jakob-Park, Basilea:
Basilea-Roma 2-3
Reti: 17′ pt Menez (R), 24′ pt rig. Totti (R), 24′ st Frei (B), 31′ st Greco (R), 39′ st Shaqiri (B)

I tre punti in classifica (tanti quanti il Basilea e il Cluj) impongono alla Roma di uscire dal St. Jakob-Park con almeno il pari. Di contro, gli svizzeri (già vittoriosi all’Olimpico) vivono una condizione di forma eccellente e con il successo si candiderebbero quale concreta outsider dei tedeschi del Bayern Monaco (primi del girone, 6 lunghezze avanti al terzetto). Claudio Ranieri, inoltre, ha necessità di capire quale sia l’effettiva forza dei giallorossi: altalenanti in campionato, insufficienti in Europa.

Al testaccino, tuttavia, tocca saggiare la forza dela rosa senza l’apporto di pedine importanti quali Pizarro, Taddei, Mexes, Brighi e – non bastasse – Borriello, acciaccato e in panchina. I capitolini se la giocano con Vucinic al fianco di Totti e l’innesto di Menez in fascia. De Rossi e Simplicio in mediana, Perrotta è l’altro esterno di centrocampo. Fin dalle prime battute, si intuisce la chiave dell’incontro: è il transalpino al rientro, Menez.

Spina nel fianco della retroguardia ospite, motivato come poche altre volte, cinico e concreto come difficilmente lo si ricorda: suo il primo spunto (3′) con una conclusione in diagonale che manda il pallone un metro sopra la traversa. La replica svizzera arriva dopo 4′: Stocker al tiro dalla distanza, la sfera sorvola sulla testa di Julio Sergio. L’estremo ospite è decisivo al 12′, quando gli tocca respingere una conclusione ravvicinata di Huggel sugli sviluppi di una mischia. Dal 15′ al 16′ Juan si immola in un paio di circostanze, poi il tridente giallorosso cambia marcia e va a siglare il vantaggio: è il 17′ quando Totti tocca per Vucinic e il montenegrino appoggia per Menez.

Parma-Roma: 0-0 fotogallery

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Parma-Roma va in scena all’ora di pranzo, ma mentre lo stomaco soddisfa i propri bisogni, gli occhi restano all’asciutto e non trovano soddisfazione nello spettacolo offerto dalle due squadre in campo.

Ranieri cercava punti utili in un a situazione più che mai pericolosa, dopo un inizio stagione che sta procurando non pochi problemi alle coronarie del pubblico giallorosso. Marino, da parte sua, si trovava nella condizione di dimostrare che questo Parma può lottare per una salvezza senza patemi d’animo, sebbene l’ultima posizione in classifica dica il contrario.

Ne esce una gara poco spettacolare, con entrambe le compagini che avrebbero l’opportunità di conquistare la posta piena, ma che alla fine devono accontentarsi di un punto striminzito, mentre le giornate continuano a correre.

Calcio tatoo: Francesco Totti

Francesco Totti è per tutti il giocatore simbolo della Roma calcio – qualcuno lo chiama l’ultimo re di Roma. E questo legame forte con la sua città ha deciso di tatuarselo anche sulla pelle.

All’indomani della vittoria nel campionato del 2000/2001, per celebrare il traguardo raggiunto, il campione romano si è fatto tatuare un gladiatore sulla spalla destra. Quest’opera lunga e laboriosa era opera di uno dei re romani dei tatuatori: Gabriele Donnini. E Francesco era accompagnato dall’amico Claudio Amendola. L’attore romano ha un tatuaggio simile, perché oltre al gladiatore ha pure il Colosseo – senza contare l’indiano, il delfino e la pin-up.

Totti nuovo premio: il tapiro d’oro per l’auto danneggiata (gallery)

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Francesco Totti non è mai stato così protagonista delle cronache come in questi giorni. Nelle ultime due settimane gli è successo di essere premiato per il Golden Foot, poi l’auto danneggiata da un vandalo, la proposta di ritornare in nazionale, il rischio di perdere un’altra auto a causa di un errore dell’autista (salvata da un intervento repentino proprio del capitano giallorosso), e non poteva mancare il premio che finisce nelle mani di chi subisce delle disavventure: il tapiro d’oro.

Ieri sera l’inviato di Striscia la Notizia Valerio Staffelli ha raggiunto l’attaccante della Roma per consegnargli il premio a causa del suo “attapiramento” dopo il danneggiamento della sua auto.

Non so cosa può essere successo. Sono cose che capitano

ha spiegato il romanista, che non esclude possa essersi trattato di un evento casuale o uno premeditato di qualcuno che poteva avercela con lui. Totti ha anche parlato del suo rapporto con la nazionale, un rapporto ormai definitivamente finito in quanto gli sembra più corretto lasciare spazio ai giovani. I suoi estimatori dunque possono mettersi l’anima in pace, il Pupone non tornerà a vestire la maglia azzurra, anche dopo che gli sarà passato l’attapiramento.

L’auto di Totti presa a sassate

Chi può avercela così tanto con Francesco Totti da fracassargli il parabrezza del Suv con una sassata? L’episodio è avvenuto la scorsa notte, nei pressi dell’abitazione del capitano della Roma,