Brutte notizie per i tifosi della Roma, che nella prossima gara di campionato potrebbero non vedere in campo il capitano Francesco Totti. Il numero 10 giallorosso ha subito un infortunio durante l’allenamento, quando Juan gli ha rifilato un pestone involontario. Dopo le prime cure, il giocatore ha continuato l’esercizio, ma poi è stato costretto a chiedere il permesso di uscire dal campo, non prendendo parte alla partitella.
Francesco Totti
Roma – Inter 4-0, un super Borini abbatte i nerazzurri
22^ giornata di Serie A
Stadio Olimpico di Roma
Roma – Inter 4-0
Reti: Juan 13′, Borini 41′ 48′, Bojan 89′
La neve si è sciolta e si può giocare a Roma, anche se visto com’è andata la partita contro il Palermo, forse l’Inter avrebbe preferito giocare con il ghiaccio di 24 ore prima. Luis Enrique si dev’essere molto arrabbiato con i suoi difensori che, dopo aver subìto 4 gol dal Cagliari, sfoderano una grande partita contro i nerazzurri. Non si può dire lo stesso di Ranieri visto che il suo reparto arretrato continua a fare acqua da tutte le parti, e se i giallorossi non segnano una valanga di gol è solo per l’imprecisione dei suoi attaccanti ed un buon Julio Cesar.
Diamanti contro Totti: “Bandiera da 10 milioni”
Ha ancora un senso parlare di bandiere nel calcio moderno? Sì, se con il termine bandiera si definisce un giocatore che non ha mai cambiato casacca, che ha giocato a lungo con la stessa squadra, che ha rinunciato alla possibilità di conquistare trofei pur di non lasciare la sua realtà. Giocatori come Maldini, Totti, Zanetti, Del Piero e pochi altri possono considerasi vere e proprie bandiere del calcio moderno. Ma non secondo Alessandro Diamanti, fantasista del Bologna, che scalda la vigilia della gara contro la Roma, attaccando il capitano giallorosso.
Totti – Di Natale, la strana coppia di Prandelli
Largo ai giovani! Così parlò Cesare Prandelli all’inizio della sua avventura sulla panchina azzurra, lasciando intendere che mai e poi mai ci sarebbe stato spazio nella sua Italia per giocatori “traditi” dal documento di identità, come Totti, Del Piero, Di Natale e compagnia cantando.
Ebbene, mancano pochi mesi all’Europeo del 2012 ed il ct deve tornare sui propri passi, rimangiarsi le dichiarazioni di qualche anno fa e puntare su una colonia di vecchietti. La prima apertura del ct è stata per Totò Di Natale, troppo in forma per non essere preso in considerazione. Per lui le porte della Nazionale si apriranno il mese prossimo, quando l’Italia scenderà in campo in amichevole contro gli Usa. Ma il vecchietto dell’Udinese potrebbe non essere l’unica sorpresa di qui a giugno.
Totti ritorna in nazionale? Prandelli ci pensa
Prima il ritorno al gol con un po’ di ritardo, poi l’elezione come calciatore più popolare d’Europa, ed ora la doppietta al Cesena che lo consacra calciatore che ha segnato di più con la stessa maglia in Italia. Francesco Totti è ritornato alla ribalta e, non appena ha recuperato la forma, ha ripreso a segnare e far vincere la sua squadra come ha sempre fatto nella sua carriera.
Per questo ha attirato le attenzioni di più parti, compresa quella di Cesare Prandelli. Il ct della nazionale dovrà portare almeno 5 attaccanti (se non 6) al prossimo Europeo di Polonia e Ucraina che si svolgerà a giugno, ma al momento ha molta difficoltà. Così torna a pensare al numero 10 giallorosso che sembra rinato.
Classifica Iffhs: Totti giocatore più famoso d’Europa
Non vincerà il Pallone d’Oro, ma quando si tratta di notorietà, Francesco Totti è al primo posto. L’istituto di storia e statistica calcistica ha stabilito che è il capitano della Roma il calciatore più popolare d’Europa, addirittura prima di Cristiano Ronaldo, ex Pallone d’Oro ed ogni anno ai vertici del calcio che conta.
Il portoghese, che sembrava il favorito è stato superato per appena 500 voti dal capitano giallorosso, ma anche da Alex Del Piero che si è posizionato secondo con 150 voti in meno di Totti. Le sorprese non sono mancate visto che al quarto posto, ma già con distacchi più consistenti, non troviamo né Rooney né Gerrard o Lampard, Iniesta o Xavi, o Nesta, ma l’attaccante del Manchester United Berbatov, e ancora più sorprendentemente al quinto troviamo Arda Turan che in molti in Italia non sanno nemmeno chi sia.
Borriello: “Mai rifiutato la Juve”
Ancor prima di prendere contatto con la nuova realtà, Marco Borriello sente di dovere delle spiegazioni ai tifosi della Juventus. Una parte del popolo bianconero, infatti, non lo avrebbe voluto a Torino a causa del gran rifiuto dello scorso anno, quando l’attaccante napoletano preferì passare alla Roma. Ma le cose non stanno esattamente così e Borriello vuole far luce sulla situazione:
Ai tifosi mi sento di dire che non ho mai rifiutato la Juve. All’epoca dei fatti venne preferita la formula della cessione definitiva e non trovarono un accordo col Milan. Non dico nient’altro perché le chiacchiere le porta via il vento. Preferisco far bene sul campo e onorare questa maglia nel migliore dei modi. Sono onorato di essere qui, è un grande attestato di stima da parte di una delle società più titolare al mondo.
Totti shock: “penso di andarmene da Roma”
La storia si ripete. Come negli scorsi mesi ad ogni minimo accenno di serenità accade qualcosa che fa rimpiombare l’ambiente della Roma nel più cupo baratro, ecco che ieri sera ci sono ricascati. In occasione della cena di Natale in cui erano invitati tutti i dirigenti ed i giocatori, ne sono successe di ogni colore.
Il primo sussulto si è avuto per l’assenza del presidente, Thomas DiBenedetto. Ma lui era in America, ed a parte la scelta poco delicata di rimanere lontano dalla società, non gli si poteva dir nulla visto che non poteva andare da una parte all’altra del mondo per una cena. Poi ha fatto scalpore l’assenza di Osvaldo (ufficialmente perché sua figlia non stava bene), ed alla fine ciò che ha mandato tutti in tilt è stata la frase di Totti “penso di andarmene”!
Roma: oggi incontro decisivo, o tutti insieme o dimissioni
Non c’è più tempo per gli appelli, o la squadra si schiera con il tecnico, o lui stesso si farà da parte. La posizione della società è netta: si continua con Luis Enrique. Resta da vedere però se Luis Enrique vorrà continuare con la Roma. Dopo il pesante 3-0 subìto contro la Fiorentina e la squalifica di tre giocatori fondamentali che salteranno la Juventus, la situazione sembra precipitare e per questo l’allenatore vuol vedere chi è con lui.
Per oggi ha indetto una riunione alle 13 in cui parteciperanno giocatori e società per fare il punto della situazione e se si accorgesse che un pezzo dello spogliatoio non lo vuole più, è pronto a rassegnare le dimissioni. Anche perché davanti a sé il cammino è duro e adesso arrivano Juventus e Napoli, le due squadre più in forma del campionato contro quella messa peggio fisicamente e psicologicamente.
Serie A 13^ giornata: Lazio-Juve big match, ma si comincia venerdì con Udinese-Roma
“Mangiamoci l’Udinese!” Si apre così la tredicesima giornata del campionato di Serie A con un inusuale anticipo al venerdì sera tra i friulani e la Roma, guidata dal cannibale Luis Enrique. Si tratterà della giornata a super-spezzatino visto che prevederà l’anticipo del venerdì sera, 4 partite al sabato, 4 domenica alle 15 ed il posticipo serale delle 20:45, senza però la tanto odiata gara dell’ora di pranzo della domenica.
Ma andiamo con ordine. La Roma che si presenta ad Udine ci arriva senza molti giocatori, primo su tutti Francesco Totti che sembrava avesse ripreso a giocare, ed invece si è di nuovo dovuto fermare per una botta alla caviglia. Al Friuli si incontreranno così due squadre in forma, anche se i bianconeri arrivano da una sconfitta, e c’è sicuramente da aspettarsi una gara spettacolare. Entrambe le formazioni infatti hanno un gioco “spagnoleggiante”, molto rapido che punta sulla tecnica piuttosto che sulla forza fisica, e i due tridenti (Armero-Di Natale-Floro Flores da un lato e Bojan-Lamela-Osvaldo dall’altro) promettono tanti gol.
Luis Enrique: “Contro l’Udinese dobbiamo fare la partita”
Abbiamo ancora negli occhi le belle partite di Champions League delle squadre italiane ed è già ora di pensare alla Serie A. Oggi è la vigilia del primo anticipo della tredicesima giornata, che vedrà di fronte Udinese e Roma. In conferenza stampa l’allenatore dei giallorossi ha parlato con rispetto dei prossimi avversari, ma ha anche dichiarato di voler andare a Udine a giocare una partita offensiva per tornare a casa con i tre punti.
Loro sono una squadra che sta facendo un lavoro incredibile, sono quasi un tifoso del loro modo di lavorare, dellle modalità con cui fanno scouting e di come riescono a cambiare ogni anno senza perdere l’identità. Ma contro l’Udinese avremo noi il controllo della palla e faremo la partita e la squadra di Guidolin ci aspetterà per farci male in contropiede. La nostra proposta di gioco non è negoziabile, deve essere sempre la stessa a prescindere dall’avversario o dal risultato. Voglio che siano gli avversari ad adattarsi a noi e non l’inverso
Roma, quanta sfortuna! Totti e Borriello si fanno ancora male
Non è proprio stagione per Totti e Borriello. Nell’allenamento di ieri entrambi gli attaccanti si sono infortunati, anche se non in modo grave, e costringeranno Luis Enrique a schierare una formazione obbligata, con le tre punte che ormai sono diventate titolari, Lamela, Bojan e Osvaldo, e a “riesumare” per la panchina il dimenticato Okaka.
Quello che preoccupa più di tutti è proprio il capitano, fermo da più di un mese per un problema muscolare, che ora stava tornando in forma. E’ bastata una semplice botta per far fermare nuovamente il numero 10. Durante l’allenamento ha subìto un colpo fortuito che l’ha costretto al forfait dato che si è riacutizzato un vecchio dolore e sicuramente salterà la gara contro l’Udinese, mentre dovrebbe tornare per la prossima. Il problema vero qui è che Totti non può saltare settimane intere di lavoro ogni volta che prende un colpo, e qualcosa va sicuramente fatta.
De Rossi: “Io capitano? prima o poi erediterò la fascia”
Il centrocampista della Roma Daniele De Rossi è tornato a parlare ai microfoni di Radio Due, rassicurando i tifosi romanisti che temevano una sua partenza in terra inglese (magari al Manchester City). “Capitan Futuro” vuole far si che il soprannome che gli è stato dato rimanga una realtà, e che prima o poi quel futuro diventi presente e gli faccia indossare la fascia di capitano della Roma. Poi ha parlato anche dell’ attuale capitano, Francesco Totti, senza risparmiargli una frecciatina riguardo al suo carattere:
Capitan presente adesso? Penso che ci sarà un momento giusto in cui io erediterò questa fascia. Totti? Sicuramente siamo molto diversi, ma siamo sempre andati d’accordo forse anche per questo. Quello che mi piace è che è un vero romano, è sempre sicuro di sè, carismatico. A Roma è qualcosa di unico. E’ un po’ permaloso, questo è vero. In passato abbiamo litigato, non ci siamo parlati per un po’ …
Serie A 12 giornata: Rossi alla prova Milan, Lazio a Napoli senza Klose
Le giornate che seguono le nazionali sono sempre un’incognita e di solito sono favorevoli alle piccole squadre che hanno giocatori più riposati che possono affrontare con più fiato i big appena tornati dai quattro angoli del pianeta. Ma la dodicesima giornata propone molti big match e dunque l’incognita stanchezza si farà viva solo in alcune gare.
Ci sono molti spunti da cui partire per comprendere la dodicesima giornata di campionato. Il più “stuzzicante” riguarda l’esordio di Delio Rossi sulla panchina della Fiorentina. Una partita più difficile non gli poteva capitare visto che di fronte si troverà il Milan che è una delle squadre più in forma del campionato. I rossoneri ritroveranno Pato che ha saltato tutta la prima parte di campionato, e lo faranno senza Jovetic. A questo punto sarà il pubblico fiorentino a doversi far sentire per sopperire la differenza tecnica, visto che ora che ha ottenuto ciò che voleva, cioè l’esonero di Mihajlovic, deve tornare caloroso come negli anni scorsi.