Calciopoli: Cobolli Gigli chiede i due scudetti indietro

3 anni fa la Juventus finì in serie B (con una pesante penalizzazione). 2 scudetti le furono revocati, senza contare il danno di immagine, economico (il club chiuse con un passivo di oltre 100 milioni di debito) e la cessione di pezzi da novanta come Ibrahimovic e Cannavaro. Oggi si viene a sapere dai giudici di Roma che il fatto non sussiste, cioè all’epoca non ci fu alcun illecito. E ora che si fa?

Come c’era da aspettarsi, a distanza di poche ore l’attuale presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha rilasciato la dichiarazione che tutti i tifosi attendevano: ridateci almeno i due scudetti. Ovviamente è presto per stabilire che i bianconeri hanno 29 scudetti anziché 27, ma ci sono buone speranze.

Manuele Blasi: La Gea? Ho inventato tutto!

Riusciremo a venirne a capo e a scoprire almeno una parte di verità? Stiamo parlando del processo a carico della Gea, che vede imputati Luciano ed Alessandro Moggi, Davide Lippi, Franco Zavaglia, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo.

Ieri l’ennesima puntata della telenovela si è svolta presso la decima sezione penale di Roma e quanto è venuto fuori dagli interrogatori è stata la dimostrazione che certi argomenti evidentemente fanno ancora paura e sono destinati a lasciare strascichi polemici ancora per molto tempo.

Sul banco dei testimoni è stato chiamato a deporre Manuele Blasi, ora al Napoli, ma all’epoca dei fatti tesserato per la Juventus. Tra un “non so” ed un “non ricordo”, il calciatore ha pronunciato parole che scagionerebbero da ogni accusa gli imputati, ma al tempo stesso potrebbero creare a lui stesso seri problemi con la legge. Vediamo com’è andata.