Barcellona Campione d’Europa: le immagini del trionfo

Il Barcellona è sul tetto d’Europa, nonostante la poca esperienza del suo tecnico, nonostante le assenze pesanti in difesa, nonostante i pronostici contrari alla vigilia, nonostante tutto. Una vittoria senza dubbio meritata, contro una squadra come il Manchester United che era partita meglio, ritrovandosi poi a subire il gioco fantasioso degli avversari.

Onore agli sconfitti che contro questo Barcellona ben poco potevano fare e complimenti ai blaugrana per la straordinaria stagione a livello nazionale ed internazionale, durante la quale hanno dimostrato di essere la squadra migliore del mondo.  Ed un applauso particolare va a Mister Guardiola, che nel momento del trionfo ha voluto rivolgere un pensiero al nostro Paolo Maldini:

Vorrei fare una dedica per questa vittoria al calcio italiano e soprattutto a Paolo Maldini, un esempio per tutti. So che ha avuto qualche problema nel giorno dell’addio, ma sappia che ha l’ammirazione di tutta l’Europa da 25 anni. La dedica mia, dei giocatori e della società è per Maldini. Se cambia idea e volesse giocare ancora un anno, può venire a farlo da noi.

A Paolo la risposta e a voi le immagini del trionfo blaugrana subito dopo il salto.

Shakhtar campione: le immagini del trionfo

La Coppa Uefa resta nei freddi paesi dell’Est, passando dalle mani dei russi dello Zenit St. Pietroburgo a quelle degli uscraini dello Shakhtar Donetsk. Nella sfida secca di Istanbul in pochi credevano che la squadra allenata da Mircea Lucescu riuscisse ad avere la meglio sui tedeschi del Werder Brema, sebbene questi ultimi fossero orfani del fantasista Diego. Ma alla fine di una gara interminabile sono stati proprio gli arancio ucraini ad avere la meglio, conquistando una finale storica, sia perché rappresenta il primo trofeo continentale per il club, sia perché si tratta dell’ultima edizione della Coppa Uefa prima dell’avvento della nuova Europa League.

Ed  allora riviviamo insieme questo storico momento, grazie al video delle tre reti ed alle immagini più belle della serata, dal gol di Luiz Adriano a quello decisivo di Jadson, passando per il pareggio di Naldo. Complimenti ai vincitori e arrivederci al prossimo anno.

Lazio campione, le immagini del trionfo

La sponda biancazzurra del Tevere è ubriaca di felicità per la conquista di una Coppa che poteva sfumare all’ultimo rigore, dopo una gara sofferta, combattuta e, permettetecelo, diretta decisamente male da quello che è considerato il miglior arbitro italiano (Rosetti). Ma siamo certi che stamattina i tifosi biancazzurri ricorderanno solo la magia di Zarate, la sequenza dei rigori, le prodezze di Muslera e la festa finale, cominciata all’interno dell’Olimpico e continuata per ore nelle strade della Capitale (e non solo).

Complimenti a Delio Rossi (in lacrime a fine gara) ed alla Lazio tutta e complimenti alla Samp, che ha giocato una signora partita, perdendo solo all’ultimo rigore. E per la gioia dei tifosi biancazzurri, riproponiamo di seguito il video della sintesi e la gallery con le immagini più belle della gara.

I fischi a Ibra e la fine del calcio

Prima in classifica da inizio campionato, un distacco dalla seconda che (francamente) pare incolmabile, vicina al terzo scudetto consecutivo conquistato sul campo. Certo, l’Inter poteva fare ben altro percorso in

Il crollo della Juve nelle parole di Buffon

Migliorare il terzo posto della scorsa stagione: questo predicava Ranieri sin dall’inizio del campionato. guardandosi bene dal fare proclami. Ma diciamoci la verità: sotto sotto in casa Juve hanno sempre creduto nel sogno scudetto, nella speranza che la prima in classifica facesse prima o poi un passo falso, come quello di sabato scorso, ad esempio, quando si è fatta recuperare due reti dal Palermo.

La Juve ci credeva, ci ha creduto fino a quando non si è ritrovata di fronte il Genoa delle meraviglie, con quel gioco veloce ed ordinato e con quel Thiago Motta che ha scritto la parola fine su qualunque sogno. Ed ora non resta che tirare le somme, cercando di tenere ben saldo il secondo posto in classifica e di conquistare la finale di Coppa Italia, per dare un senso ad un’intera stagione. E a fare i conti dell’oste arriva Gigi Buffon, che dalle telecamere del Chiambretti Night traccia un bilancio della stagione bianconera, ammettendo al tempo stesso la superiorità degli avversari:

Noi della Juve ci siamo liquefatti, spappolati: l’Inter si merita quello che ha. Lo ammetto siamo diventati un colabrodo, le cose sono cambiate. Ma quando si prendono tanti gol le colpe sono sempre di tutti.

Trezeguet lancia messaggi d’amore alla Juve

E’ il miglior goleador straniero nella storia della Vecchia Signora, colui che a suon di gol ha contribuito a conquistare un pezzo di leggenda negli ultimi 9 anni. David Trezeguet ha vissuto momenti esaltanti in maglia bianconera, accettando di restare anche nell’anno dell’inferno cadetto, laddove poteva scegliere di approdare in lidi molto più competitivi.

Poi la fortuna gli ha giocato contro e si è ritrovato improvisamente in un sala operatoria, costretto ad interrompere temporaneamete una carriera straordinaria, nella speranza di ritrovare il suo posto una volta guarito. Ma mentre lui trascorreva la sua convalescenza in poltrona, la Juve vinceva ed accumulava punti, anche grazie a chi ne aveva preso il posto sul rettangolo verde.

E Trezeguet l’intoccabile al ritorno trovava un posto come riserva di lusso, in attesa di riprendere la forma perduta. Intanto Ranieri lo teneva al caldo, offrendogli scampoli di partita, fino al match di ritorno contro il Chelsea, quando il francese non gradì la sostituzione e si scagliò contro le scelte del mister, lamentandosi sulle pagine dei giornali.

Adriano, toh chi si rivede…

Lo avevamo dato per scomparso, disperso, addirittura morto, dopo il mancato rientro a Milano e le notizie allarmanti provenienti dal Brasile. Ma eccolo qui Adriano, sano e salvo, alla guida

Il volto di Maradona sulle banconote argentine?

A leggere il titolo si potrebbe pensare che sia la solita bufala ben confezionata per attirare l’attenzione del lettore. Ma l’eventualità che il Pibe de Oro finisca sulle banconote dell’Argentina potrebbe essere presa in considerazione e divenire una realtà in breve tempo. Ma andiamo per ordine.

Sulle banconote dell’Argentina sono raffigurati i volti di Josè Francisco de San Martin, Manuel Belgrano e Juan Manuel de Rosas, personaggi che hanno fatto la storia della nazione e che hanno resistito al cambiamento del colore e della dimensione dei pesos nel corso degli ultimi cento anni.

Ora però il Banco Central avrebbe intenzione di dare un taglio al passato, sostituendo tali volti con quelli di personaggi più attuali che si sono distinti per aver contribuito a diffondere la cultura nazionale nel mondo. Di qui la proposta del Circulo Filatélico y Numismático di Santiago del Estero, convinto che nessuno più di Maradona possa rappresentare la terra argentina al di fuori dei confini nazionali.

Le confessioni di Fratello Nicola (Legrottaglie)

Soldi, successo, fortuna. belle macchine, belle donne (o begli uomini): chi non vorrebbe una vita così? Poi ti svegli una mattina e ti rendi conto che la vita non è solo questa, che ci deve essere qualcosa che va al di là della fortuna e della bellezza, e ti ritrovi a mettere in discussione tutto il mondo che hai intorno.

E’ più o meno questa la riflessione fatta da Nicola Legrottaglie, difensore della Juventus e della Nazionale Italiana, che poco più di due anni fa ha riscoperto la fede, cambiando da allora modo di pensare e di vivere.

Della sua astinenza dal sesso si sapeva già, ma ora il calciatore ha deciso di mettere nero su bianco, rivelando a tutti il proprio pensiero di cristiano evangelico, attraverso un libro in uscita in questi giorni “Ho fatto una promessa”.

Trapattoni: i miei primi 70 anni

Settant’anni oggi, ma non provate a chiamarlo vecchio, perché il Giuan ha ancora tanto da dare al mondo del calcio. Sua moglie da anni cerca di tirarlo via dal campo di gioco, pregandolo di lasciare l’attività per godersi finalmente una meritata pensione, ma lui, Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino, non ne vuole proprio sapere di abbandonare il giocattolo.

La sua ultima avventura si chiama Irlanda, per ironia della sorte avversaria proprio dell’Italia nel girone di qualificazione ai prossimi mondiali. La classifica dice pari punti in vetta al girone, con uno scontro diretto da giocarsi fra una quindicina di giorni. Ed il Trap ci tiene a far bella figura di fronte ai suoi connazionali, ma ancor più vorrebbe regalare agli irlandesi un sogno, dimostrando che la sua fama di vincente non è affatto offuscata.

Eh si, perché nessun allenatore italiano ha un palmares ricco quanto il suo: 10 titoli nazionali in quattro paesi diversi (Italia, Germania, Portogallo e Austria) e con la Juventus tutte le competizioni UEFA per club e la Coppa Intercontinentale.