Premier League: United e Liverpool fanno una corsa a due

E’ la giornata degli esordi in Premier League. Con la maglia del Chelsea fa il suo esordio l’ex interista Quaresma, con una prestazione appena sufficiente, ma non abbastanza per far guadagnare i tre punti alla sua squadra. Ad altri due esordienti invece va molto meglio. Il brasiliano Jo, passato nei giorni scorsi dal Manchester City all’Everton, diventa subito l’idolo dei tifosi azzurri segnando due gol nella sua prima partita. Fa anche meglio Craig Bellamy, che nella prima partita con la maglia del Mancher City segna il gol decisivo, quello che regala una vittoria che serviva come l’aria alla squadra di Mansour.

Con queste vittorie l’Everton si assicura il posto in Uefa che merita, visti i 6 punti di distacco sulle inseguitrici, mentre il City si allontana definitivamente dalla zona retrocessione. Non siamo partiti con il parlare delle squadre in vetta, perché a parte lo 0-0 del Chelsea contro l’Hull City non ci sono state grosse novità.

Premier League: il Chelsea dice addio allo scudetto

Campionato finito per il Chelsea, almeno dal punto di vista dello scudetto. La squadra di Scolari finora era rimasta appesa ad un filo, un pò a causa di qualche episodio sfortunato. Ma la sconfitta arrivata nel posticipo della 24^ giornata contro il Liverpool chiude definitivamente tutti i giochi per i Blues.

Il Chelsea quest’anno non ha mai vinto contro una delle grandi, anzi, ha sempre perso, e così, dopo una gara piuttosto equilibrata, ci pensa Torres con una doppietta nel finale a portare a casa la vittoria per i Reds. Attualmente i punti di distacco dei Blues dalla vetta sono 5, ma con una partita in più rispetto allo United. In caso di vittoria (molto probabile) degli uomini di Ferguson, i punti diventerebbero 8, e la vittoria della Premier risulterebbe impossibile.

Top 11 Uefa: trionfa la Spagna. E gli italiani?

Il 2008 si è concluso da una ventina di giorni, ma continuano a fioccare le classifiche sui migliori giocatori dell’anno. L’ultima in ordine di tempo è quella stilata dall’Uefa, tenendo conto dei voti dei tifosi, che tramite web hanno espresso le proprie preferenze.

A farla da padrona è ancora la Spagna, in virtù della conquista del campionato Europeo e del bel gioco messo in mostra dagli uomini di Aragones. Sono ben sei gli spagnoli presenti in questa lista, accompagnati dai soliti volti noti, dai quali non si può prescindere al momento di metter su una fantaformazione.

E allora andiamo a scoprire i nomi degli undici migliori calciatori europei, o almeno di quelli che hanno stuzzicato maggiormente la fantasia dei tifosi.

Premier League: Manchester United virtualmente primo

I Red Devils tornano a giocare come sanno, e non ce n’è per nessuno. Sarà rimasto impressionato Mourinho nel vedere i suoi Eurorivali giocare in maniera così convincente, e forse si è pentito di aver desiderato lo United agli ottavi di Champions.

Fatto sta che nel big match della 21esima giornata di Premier League, il Manchester United fa di un sol boccone il Chelsea dei milioni, senza che Scolari abbia ancora capito cosa sia successo. Finisce 3-0 per la squadra di Ferguson, ma sarebbe potuta finire con un risultato ben più pesante, tenendo conto che i Blues non hanno fatto un tiro in porta in tutta la partita.

Ibra e Kakà nella Top 11 de L’Equipe

Ancora una classifica sulle pagine di Calciopro. Stavolta a dare i voti è l’autorevole Equipe che propone la lista dei migliori undici nell’anno 2008, tenendo conto soprattutto delle competizioni vinte a livello internazionale. In realtà le classifiche sono due, una stilata dai giornalisti e una dagli internauti, che hanno voluto esprimere la propria opinione attraverso il sito web del giornale francese.

In entrambe le liste salta all’occhio la mancanza di italiani, mentre a tenere alta la bandiera del nostro campionato sono Ibrahimovic e Kakà, che si dividono le preferenze di addetti ai lavori ed appassionati.

Curiosi di conoscere la formazione ideale scelta dall’Equipe? E allora seguiteci e scoprirete il meglio del meglio dell’anno che sta per concludersi, tenendo conto che i numeri di maglia e le posizioni in campo sono puramente indicativi.

Premier League: che giornata noiosa!

In molti sostengono che il campionato inglese sia il più bello del mondo. Non spetta a noi dar giudizi, ma invitiamo queste persone a valutarlo dopo questa giornata. Su 10 partite le reti realizzate sono state solo 14, le prime tre della classe hanno concluso la loro gara sullo 0-0 e il discorso scudetto sembra essere aperto solo a due squadre.

Queste sono Chelsea e Liverpool, che non vanno oltre il pari a reti bianche rispettivamente contro Newcastle e Fulham. Diverse però le gare dei due club. Il Newcastle era andato a Londra per difendere lo 0-0, non supera mai il centrocampo praticamente per tutta la partita, e quando Ballack e Anelka si mangiano per la decima volta il gol-partita, possono esultare per aver ottenuto almeno un punto contro una squadra cento anni luce più avanti di loro.

La lista della spesa del Manchester City

Diventare la prima squadra di Manchester, offuscando la stella dello United? Vincere la Premier League il prossimo anno e la Champions entro tre anni? Al Fantacalcio si può, ma nella realtà occorrono molti soldi ed un progetto valido per arrivare a realizzare un sogno così importante.

Eppure il proprietario del Manchester City ci crede e, almeno dal punto di vista economico, sta mettendo a disposizione del proprio tecnico ogni mezzo possibile per raggiungere l’obiettivo. Un assaggio del potere economico di cui dispone ce lo aveva dato sin dall’inizio della sua avventura in Premier, strappando Robinho al Chelsea di Abramovich e dimostrando che davanti ad offerte strepitose è difficile ottenere dei rifiuti.

Da allora molti grandi nomi del calcio internazionale sono stati accostati alla seconda squadra di Manchester, solleticando la fantasia dei tifosi, che cominciano a credere realmente nel progetto. Ora si comincia a fare sul serio e la lista della spesa di Mark Hughes sarebbe pronta per essere presentata. Gli obiettivi? David Villa, Wayne Bridge e Lassana Diarra come prime scelte. Senza dimenticare i veri grandi sogni del City, ovvero Kakà e Fernando Torres.

Liverpool a rischio fallimento, in vendita le stelle

La crisi finanziaria colpisce proprio tutto, anche il mondo del calcio. A livello mondiale, la squadra che più rischia in questo momento è il Liverpool, acquistato meno di due anni fa da due industriali statunitensi del campo delle telecomunicazioni George Gillett e Tom Hicks, e adesso a rischio fallimento.

La crisi che ha colpito tutto il mondo ha fatto eccellenti vittime, tra cui i due magnati-presidenti che hanno ricevuto una lettera da parte della RBS (Royal Bank of Scotland) in cui gli veniva intimato di rientrare nei debiti (che ammonterebbero intorno ai 400 milioni di euro) entro due mesi, guarda caso entro la prossima finestra di calciomercato. E l’unico modo per racimolare un bel pò di milioni in poco tempo è vendere i propri calciatori.

Premier League: Liverpool e Chelsea, fuga in coppia

Il Chelsea batte la cabala. La serie negativa che lo vedeva mai vincitore contro l’Aston Villa negli ultimi 3 anni e i numerosi infortuni (mezza squadra è in infermeria), non fermano i Blues, che pur incerottati si liberano 2-0 dei Villans e mantengono il primo posto, nonostante gli attacchi del Liverpool. I Reds sono una squadra nuova, non ha problemi ad affrontare squadre più forti sulla carta, ma soprattutto ha ritrovato quel carattere che le è servito per vincere la Champions League qualche anno fa.

E’ praticamente un’altra squadra quella di Rafa Benitez, ben lontana da quella dei mille problemi dello scorso anno, e lo dimostra nell’ultima gara di campionato, quella vinta ieri a Manchester contro il City che conosce la prima vera crisi da quando è stata rilevata dal gruppo arabo.

Premier League: Cristiano Ronaldo ritrova il gol

Giornata di derby anche in Premier League. In terra inglese in quest’ultima giornata si sono tenuti due stracittadine, quella di Liverpool e una delle tante della città di Londra. Ma le notizie di giornata sono due: il ritorno al gol dopo l’infortunio di Cristiano Ronaldo (anche se per adesso solo su rigore), e il tonfo clamoroso dell’Arsenal in casa contro l’Hull City.

La squadra di Wenger, forse troppo distratta dalla preparazione per la gara di Champions League o dal pensiero che l’Hull City fosse una matricola, e quindi non pericolosa, si adagia sugli allori, soprattutto dopo l’autorete di McShane che pare consegnare i tre punti ai Gunners. Ed invece un uno-due terribile ribalta le sorti della partita, e il tramortito Arsenal perde partita e primato, in favore di Chelsea e Liverpool.

Premier League: esplode Di Michele, doppietta all’esordio

Il Chelsea fa 85. A tanto ammonta la striscia positiva della squadra di Abramovich davanti al proprio pubblico, una serie di risultati positivi che rischiava di essere interrotta dal coreano Park Ji-Sung, che nel big match dello Stamford Bridge portava in vantaggio il suo Manchester United che avrebbe meritato la vittoria per aver sprecato una quantità impressionante di palloni.

Ma un pò Cech, un pò l’imprecisione, ma alla fine gli sbagli si pagano, e a 9 minuti dal fischio finale Salomon Kalou risolve la gara pareggiando, dopo essere entrato nella ripresa. Si salva quindi l’invidiabile record dei Blues, ma soprattutto il posto in Champions. Il primato adesso spetta all’Arsenal, vittoriosa 1-3 in casa del Bolton, ma il Chelsea mantiene almeno il secondo posto e a distanza di sicurezza i Red Devils (6 punti).