Premier League: Arsenal beffato al 90′, lo United si mette in tasca lo scudetto

Foto: AP/LaPresse

Non è ancora matematico, ma potrebbe diventarlo già la prossima settimana. L’Arsenal, che per tutto l’anno ha conteso la vetta al Manchester United, rimanendogli attaccato senza mai mollare, si è definitivamente sgonfiato. Le energie per lo sprint finale evidentemente non ci sono, e la dimostrazione è stata il posticipo di ieri. Contro il Bolton, una squadra ostica anche se non delle più pericolose, i Gunners fanno la partita, ma praticamente con due azioni (tre se vogliamo inserire anche il rigore sbagliato), gli avversari vincono la partita, tra l’altro con un gol al novantesimo.

Lo United invece, che in questo lungo week-end di Premier League aveva giocato per primo, batte l’Everton con un gol di Hernandez, e si porta così a +9 dalla squadra di Wenger che la prossima settimana ha lo scontro diretto contro i Red Devils. In caso di vittoria degli uomini di Ferguson, il campionato potrebbe dirsi chiuso.

Premier League: Torres fischiato e sconfitto, suicidio Arsenal, da 0-4 a 4-4

E’ stata una giornata incredibile quella appena terminata della Premier League, di certo una di quelle che passano alla storia. Gli occhi di tutto il mondo calcistico erano puntati sullo Stamford Bridge dove Fernando Torres esordiva con la maglia del Chelsea, ironia della sorte proprio contro la squadra che ha guidato per 4 anni, il Liverpool. E com’era facile da immaginare, i sonori fischi degli ospiti, che sembravano padroni di casa a Londra, hanno condizionato la gara dell’attaccante che alla fine uscirà al 66′ senza aver fatto registrare nulla di buono.

E appena Torres esce, il Liverpool segna. La difesa si addormenta, e Raul Meireles insacca il gol dello 0-1 che regala la gioia più grande ai tifosi Reds, e manda nuovamente in crisi Ancelotti. Per sua fortuna però, lì su non è che corrano così tanto. In casa del fanalino di coda Wolverhampton, il Manchester United prima va in vantaggio con Nani, ma poi incredibilmente si fa rimontare nel finale di tempo e perde la gara.

Premier League: Rooney trascina lo United, Chelsea in netta ripresa

Nuovo stop per il Manchester City che sembra non poter infastidire i cugini nemmeno quest’anno, terza vittoria consecutiva per il Chelsea che esce definitivamente dalla crisi. A livello di risultati, sono queste le notizie che il turno infrasettimanale di Premier League ci regala, ma la copertina va tutta a Wayne Rooney, che probabilmente è uscito da una stagione travagliata fatta di infortuni, scandali sessuali e voci di mercato che non gli hanno permesso di fare ciò che gli riesce meglio: giocare a calcio.

E così, come a voler ricominciare un campionato che per lui parte oggi, è il numero uno a caratterizzare la giornata del centravanti della nazionale inglese. Uno come il primo minuto di gioco quando Rooney mette a segno l’1-0, approfittando di una dormita della difesa dell’Aston Villa che lo lascia libero di muoversi in area; uno come il primo minuto di recupero del primo tempo quando l’attaccante raddoppia; uno come la prima doppietta del campionato che mai era arrivata così tardi per uno dei calciatori più pagati al mondo, il quale ha dovuto attendere 24 giornate per segnare due gol nella stessa partita. Vidic poi metterà il risultato al sicuro e così i Red Devils si portano a casa 3 punti fondamentali.

Torres – Chelsea, accordo raggiunto

Foto: AP/LaPresse

Avremmo voluto regalarvi l’ufficialità dopo aver ricorso la notizia per l’intera giornata, ma manca ancora la sigla FT in calce al contratto. FT naturalmente sta per Fernando Torres, il sogno proibito di molti club europei più o meno blasonati, più o meno disposti a sborsare cifre straordinarie per accaparrarsi l’attaccante spagnolo.

Ebbene, la firma ancora non c’è, ma possiamo tranquillamente affermare che Fernando Torres è ormai un giocatore del Chelsea, considerando che qualche minuto fa il Liverpool ha ufficializzato l’apertura della trattativa tra l’attaccante ed il club di Abramovich. Cosa significa? Semplice: Reds e Blues hanno trovato un accordo per il passaggio del giocatore da Liverpool a Londra ed ora sta a lui contrattare sull’ingaggio e sulla durata del rapporto di lavoro.

Juventus, manca la concretezza: persi anche Diarra e Torres

Foto: AP/LaPresse

Il problema della Juventus? La mancanza di concretezza, parola di uno che se ne intende: Giampaolo Pazzini. Alla sua prima conferenza da interista il neo-acquisto non perde l’occasione di affondare il coltello nella piaga di una squadra già ferita. Era evidente infatti la sua volontà di andar via dalla Sampdoria dove aveva capito di non poter vincere nulla, e così ha lasciato intendere che qualsiasi grande squadra gli avesse fatto un’offerta, lui l’avrebbe accettata. La scelta dell’Inter è stata effettuata perché la Juve faceva solo parole, mentre i nerazzurri hanno messo sul piatto soldi veri, e dunque tutto è stato più rapido e concreto.

Lo stesso discorso si potrebbe fare anche sugli altri obiettivi della Juventus come Mahamadou Diarra, messo fuori rosa dal Real Madrid che sarebbe potuto arrivare gratis a Torino, ma che i bianconeri hanno aspettato troppo a prendere, tanto che ha fatto prima il Monaco che lo ha ingaggiato ieri in prestito, mentre si rischia di perdere anche l’unico pezzo da novanta sul mercato, e cioè Fernando Torres, perché mentre Marotta giocava al ribasso puntando sulla volontà del calciatore di lasciare Liverpool, è intervenuto il Chelsea con un’offerta che manda gambe all’aria quella bianconera: 50 milioni più Anelka.

Premier League: Chelsea beffato nel recupero, le squadre di Manchester volano

Foto: AP/LaPresse

Anno nuovo, Premier vecchia. Il 2011 si apre come si era chiuso il 2010, con le due squadre di Manchester che, seppur arrancando, conquistano i tre punti, ed il Chelsea che denuncia i soliti limiti difensivi, una squadra fortemente dipendente da Drogba, ma soprattutto che non riesce a far punti.

Ma iniziamo dalla fine, e cioè dal posticipo di ieri sera contro l’Aston Villa. Gli ospiti erano in piena crisi, ad un punto dalla retrocessione, ma il Chelsea di quest’anno è pieno di sorprese, purtroppo per i suoi tifosi tutte negative, e dunque c’è ben poco da stare allegri. Va in vantaggio la squadra di Ancelotti grazie ad un rigore di Lampard, ma viene raggiunta quasi immediatamente da un altro rigore, stavolta di Young. Nella ripresa uno svarione difensivo dei Blues regala il vantaggio agli ospiti, ma nel finale esce l’orgoglio della grande squadra e negli ultimi 5 minuti i londinesi pareggiano e risorpassano l’Aston Villa. E proprio mentre tutti già festeggiavano i tre punti arriva la beffa. E’ il 92′ quando l’ennesimo svarione difensivo consente a Clark di pareggiare e lasciare così il Chelsea con una sola vittoria nelle ultime 7 partite che ormai significa quinto posto, sorpassato anche dal Tottenham.

Premier League: la doppietta di Balotelli salva la panchina a Mancini

Foto: AP/LaPresse

Dopo due sconfitte consecutive in campionato più quella in coppa contro il Lech Poznan, Roberto Mancini rischiava seriamente la panchina. La dirigenza araba non poteva accettare che una delle squadre più costose del mondo potesse continuare a perdere, e così a salvare il Mancio è il giocatore che lui stesso ha fortemente voluto la scorsa estate: Mario Balotelli.

L’ex interista, tornato dopo il lungo infortunio, segna addirittura due gol, i primi da quando è sbarcato in Premier League, e consegna i tre punti ottenuti contro il West Bromwich, fondamentali per il cammino del City, che aggancia al terzo posto l’Arsenal. I Gunners infatti, contro ogni pronostico, perdono contro il Newcastle in casa, e così i bianconeri possono festeggiare il ritorno nelle zone alte della classifica (quinto posto) dopo anni passati a lottare per non retrocedere.

Premier League: l’Arsenal batte il City e fa un regalo al Chelsea

Foto: AP/LaPresse

A questo punto solo il Chelsea può essere l’avversario di sé stesso. Mancano ancora 29 partite, ma i Blues continuano a mostrare una superiorità senza limiti nei confronti delle avversarie. Se a questa si aggiunge che le inseguitrici si tolgono punti l’una con l’altra, allora Ancelotti può dormire sonni tranquilli.

I Blues infatti non fanno molta fatica contro il Wolverhampton, vincono con il più classico dei risultati (2-0 e controllo del match) ed osservano dall’alto le avversarie che arrancano alle sue spalle. Bene il Manchester United che, nonostante il problema con Rooney, ha subito trovato la forza di rialzare la testa con Javier Hernandez. E’ sua la doppietta che permette ai Red Devils di battere la forte resistenza dello Stoke City e agganciare Arsenal e Manchester City al secondo posto a -5 dal Chelsea.

Premier League: Liverpool ancora sconfitto, United pari con due autoreti

Foto: AP/LaPresse

Comincia male l’avventura dei proprietari dei Red Sox alla guida del Liverpool. Due giorni per far risorgere un ambiente con il morale sotto i tacchi sono troppo pochi, e se ne sono accorti subito. Contro l’Everton, Hodgson è costretto a fare a meno di molti infortunati, e così deve schierare Torres come unica punta, nonostante sia evidente che lo spagnolo è lontano anni luce dalla sua forma migliore.

I cugini dell’Everton invece continuano a giocare come sanno, e cioè senza fare affidamento a stelle che non ci sono, ma con uno spirito di squadra che il Liverpool di certo non ha. E così, con un gol per tempo, ottengono la vittoria che spedisce i Reds all’ultimo posto in coabitazione con Wolverhampton e West Ham.

Premier League: prima sconfitta per Mancini, prima vittoria Liverpool

La terza giornata della Premier League regala ancora altre novità. Arriva infatti la prima sconfitta per il nuovo Manchester City di Roberto Mancini, ancora privo di Balotelli, ma con tutte le sue stelle in campo. Contro c’era il Sunderland, e forse l’errore dei Citizens è la mancanza di lucidità contro un avversario considerato inferiore, come dimostra l’errore dopo un quarto d’ora di Tevez che manca il gol a porta vuota. La rete degli avversari, come un delitto perfetto, arriva in pieno recupero, quando ormai il City non può più pareggiare.

Ma finalmente può festeggiare anche Hodgson, il quale vince la sua prima gara in campionato da quando siede sulla panchina del Liverpool. A segnare il gol vittoria è sempre lui, Fernando Torres, che anche se non è recuperato al 100% è sempre micidiale. Certo, l’1-0 contro il piccolo West Bromwich che contro il Chelsea ne aveva presi 6 non è tanto, ma serve più che altro per il morale.