Serie A dopo Ferragosto e stop al campionato in inverno, le nuove proposte anti-gelo

Il freddo di questi giorni che sta mettendo in ginocchio l’Italia ed il calcio ha portato i vertici della Federcalcio a discutere di nuove regole. Essenzialmente si sta pensando di agire in due direzioni: il calendario e gli stadi. Sarà il primo punto quello più immediato visto che si sta pensando di fare come accade già in Inghilterra ed in Germania dove i campionati iniziano subito dopo Ferragosto.

Anticipando di una decina di giorni l’inizio della Serie A si avrà un duplice vantaggio: si eviterà il ritardo di condizione delle squadre italiane ai primi turni delle coppe, per evitare eliminazioni precoci come quest’anno, e si avrà un certo vantaggio temporale per poter sospendere il campionato in inverno.

Baggio lascia la Federcalcio?

Foto: AP/LaPresse

Non è passato nemmeno un anno dalla sua nomina, e già Roberto Baggio vuol dare l’addio alla Federcalcio italiana. Ancora non è detta l’ultima parola, ma pare che l’ex Divin Codino non abbia gradito la bocciatura in toto del suo piano piuttosto ambizioso per rilanciare il calcio italiano: una sorta di rivoluzione del settore tecnico ed un sistema di studio sui giovani su 60 mila partite per la modica cifra di 7 milioni di euro.

Un po’ i costi elevati, un po’ per lo “sconfinamento” di competenze che andavano ad intaccare quelle di Gianni Rivera nel settore giovanile e di Albertini e Sacchi nel Club Italia hanno fatto respingere il piano di Baggio che ha affermato

Se non posso lavorare….

Calciopoli-bis, ecco cosa rischia la Juventus

Si sta per concludere il processo alla Juventus denominato Calciopoli-bis, che vede coinvolti ancora una volta Moggi e la sua cricca. Le indagini si basano sullo scambio di sim telefoniche che servivano per i raggiri dell’ex dg bianconero, e che ha coinvolto molte più squadre di quelle che aveva coinvolto il primo calciopoli. Secondo la Procura di Napoli, che ha riaperto l’inchiesta, stavolta sono coinvolti in maniera diretta arbitri e dirigenti anche di squadre di serie B (uno su tutti il Messina).

I tifosi juventini però possono stare un pò più tranquilli di due anni fa. Infatti hanno già pagato tanto (la perdita di due scudetti e la retrocessione in B sono stati una bella mazzata) e adesso le pene che rischiano potrebbero essere più lievi. Soprattutto a pagare stavolta non saranno i tifosi, ma solo le persone coinvolte, e la società stessa in misura marginale. Ma andiamo a vedere cosa rischia la Juventus.

Salvezza lontana per il Cagliari, il giudice gli toglie 3 punti

Nuovi guai in casa Cagliari. Dopo il caso Foggia, che destabilizzò qualche mese fa l’ambiente rossoblù, e che contribuì a far precipitare i sardi in ultima posizione, ecco una nuova tegola.
La Commissione Disciplinare della Federcalcio ha deciso in un’assemblea la penalizzazione di 3 punti per il Cagliari. L’accusa è rivolta verso il presidente Cellino, reo di aver violato la clausola compromissoria.

L’articolo 27 dello statuto della Figc, detto anche “clausola compromissoria”, prevede che nel momento in cui ci sia un’inchiesta interna alla Federazione per valutare i comportamenti o le dichiarazioni di un tesserato, la giustizia ordinaria deve rimanere fuori dalle indagini. Nel momento in cui uno dei personaggi coinvolti decide di far intervenire la giustizia ordinaria, potranno essere presi dei provvedimenti nei suoi confronti.

Juventus: squadra nuova, colpe vecchie?

Ladri! E’ questo che si sentono ripetere da una vita i tifosi juventini, troppo spesso nella scomoda posizione di dover difendere la propria squadra dalle accuse di chi vedeva il marcio in ogni singolo episodio che la favoriva.

Si parlò per anni di sudditanza psicologica della classe arbitrale, che quasi temeva di arrecare danni alla Vecchia Signora e nei casi dubbi faceva sempre prevalere una sorta di rispetto verso il blasone. Ma il condizionamento psicologico è difficilmente dimostrabile e non può essere portato nell’aula di un tribunale, mentre le intercettazioni telefoniche rappresentano una prova certa del reato.

I dubbi dell’Italia anti-bianconera hanno trovato in calciopoli tutte le risposte che cercavano e, seppure nello scandalo fossero coinvolte altre squadre, la Juventus fu quella che pagò il prezzo più alto. Ed era giusto così, ma non perché avesse rubato più di altri, ma perché aveva in organigramma una volpe (Luciano Moggi) che si rivelò un allocco, facendo scoprire tutti i suoi intrallazzi. Ovviamente questa è una mia personalissima opinione, che può essere tranquillamente non condivisa.

Deferiti Inter e Milan per plusvalenze false

Ormai è destino, il calcio si gioca più negli uffici che sul campo. Dopo lo scandalo scommesse, calciopoli, fidejussioni false, e adesso errori arbitrali a senso unico, si aggiunge un nuovo capitolo alle inchieste giudiziarie del calcio di casa nostra.
La settimana scorsa Galliani e Moratti furono prosciolti dall’accusa di aver falsificato i bilanci delle stagioni 2003 e 2004 (senza i quali non potevano nemmeno iscriversi al campionato), perchè il fatto non costituisce più reato.

A distanza di una settimana, quando ancora non sono finiti i festeggiamenti, ecco notificare una nuova accusa ai dirigenti delle milanesi: deferimento per le plusvalenze.
I fatti si riferiscono ai bilanci che andavano dal giugno 2003 al marzo 2005 “per aver sottoscritto alcuni contratti di cessioni dei diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione delle medesime prestazioni sportive” si legge sulla motivazione. Le plusvalenze sono state considerate “fittizie” dal procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi, che minaccia forti ammende e diffide per i diretti interessati, e cioè Adriano Galliani per la violazione dell’articolo 1 sulla lealtà sportiva, il Milan e l’Inter, per responsabilità diretta, e altri quattro dirigenti o ex dirigenti nerazzurri (tra cui anche Lele Oriali).