Emirates Cup 2011: Indesit, We are social e io

 Metti insieme Indesit, We are social e un blogger ed esce fuori una due giorni che un appassionato di calcio non può dimenticare. Perché gli occhi di un 30enne sono tornati a splendere come quelli di un bambino quando lo staff del noto brand di elettrodomestici, coadiuvato dalla conversation agency dislocata a Milano, Londra, Parigi e Sydney, è stato invitato ad assistere all’Emirates Cup 2011, in cui hanno partecipato i padroni di casa dell’Arsenal, gli argentini del Boca Junior, i francesi del Psg e gli americani dei New York Red Bulls, che si sono aggiudicati la prestigiosa competizione estiva.

Quel 30enne con gli occhi di un bambino, sono io, David Spagnoletto, che in un weekend ha nell’ordine: disputato un torneo di calcio a 8 con le vecchie glorie di Arsenal, Milan, Psg nelle persone di Ray Parlour, Pietro Vierchowod e Alain Roche, assistito a due partite all’Emirates Stadium e vistosi regalare le maglie ufficiali delle squadre partecipanti. Questo solo per scrivere le cose strettamente calcistiche, perché la due giorni è stata condita anche da cene e pranzi in bellissimi ristoranti di Londra.

Del Piero: la Juve non ha limiti

Cari amici, oggi è il 10/10/10. E sono anche le 10.10. E’ il giorno del 10!

Così Alessandro Del Piero questa mattina apriva il botta e risposta con i propri ammiratori su Facebook. E’ il giorno del 10, dunque il suo giorno, perché quel numero lo ha accompagnato per quasi tutta la carriera da professionista, se si escludono i primissimi anni in maglia bianconera, quando faceva la riserva di Baggio, e le gare della nazionale. In ogni caso, il capitano della Juventus ha voluto approfittare di questo giorno particolare per intrattenere i propri ammiratori sul social network:

Dato che capita una volta ogni cent’anni, e temo che la prossima non ci sarò (o perlomeno non credo che sarò ancora in campo…), questa data va celebrata in un modo speciale, come merita un numero per me molto speciale.

Mondiale 2010: gli ordini dei ct, dalla clausura al sesso a tempo determinato

Le varie nazionali che disputeranno il Mondiale di Sudafrica stanno cominciando a raggiungere il Paese, ed iniziando i ritiri, spuntano le varie indicazioni dei ct sul codice comportamentale. Mentre Lippi si limita alla moderazione, con qualche vizio in più come la tv via cavo per guardare i programmi italiani anche in Sudafrica, c’è chi forse esagera troppo.

Rischia infatti di rasentare il ridicolo la decisione della Federazione nordcoreana la quale, rispettando i canoni rigidissimi della dittatura interna, cerca di esportarli nel ritiro della nazionale al Mondiale. I calciatori dovranno vivere in completa clausura: niente interviste, niente riprese, niente foto. Ma non finisce qui. La squadra sarà scortata in tutti i suoi movimenti dalla polizia e quando i calciatori si recheranno agli allenamenti non potranno nemmeno sorridere e salutare i tifosi. Saranno infatti costretti a rimanere con lo sguardo basso per tutto il tragitto fino al campo, senza nemmeno la possibilità di guardarsi intorno.

Nicchi: niente Facebook per gli arbitri

Meno di un mese fa ne salutavamo con piacere l’elezione a presidente dell’Aia, sebbene qualcuno avanzasse dei dubbi sulle capacità di un uomo che in giacchetta nera ha lasciato molto a desiderare, ritirandosi anzitempo dalla scena calcistica.

Ma un conto è decidere sul campo in una frazione di secondo, un altro è rispondere dell’intera classe arbitrale e, da questo punto di vista, Marcello Nicchi era sembrato attento alle nuove esigenze del calcio italiano, aprendosi al confronto con l’opinione pubblica.

Niente dichiarazioni a caldo, certo, ma comunque un passo avanti verso il tifoso o il giornalista che chiedono di conoscere il motivo di una determinata decisione sul rettangolo verde. Questo era quanto promesso dal capo degli arbitri all’indomani dell’elezione, ma evdentemente tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare ed il buon Nicchi non solo non mantiene la promessa, ma aggiunge una postilla al regolamento, impedendo alle giacchette nere di usare i mezzi di comunicazione più avanzati, primo fra tutti il social network Facebook.