Calciomercato: il futuro di Greco, Quagliarella e Motta

 Che cos’hanno in comune il centrocampista della Roma Leandro Greco, il terzino della Juventus Marco Motta e l’attaccante bianconero Fabio Quagliarella? La risposta è facile, il procuratore e agente Fifa Beppe Bozzo, agente di tutti e tre i giocatori e che in una intervista ha parlato senza peli sulla lingua del futuro dei suoi tre assistiti.  Sul giovano Greco il procuratore si è dichiarato fiducioso sul rinnovo di contratto che potrebbe legare il centrocampista alla Roma per altri anni:

Leandro sta facendo bene anche in questa stagione  perche’ si comporta da vero professionista ogni qualvolta viene chiamato in causa. Contro il Lecce ha offerto una buona gara , e la stima di Luis Enrique e’ sulla stessa linea della fiducia di Claudio Ranieri. Il suo futuro? Mi vedro’ presto con Sabatini e Baldini per discutere del suo prolungamento.Il club giallorosso continua ad avere la priorita’ e noi speriamo che si possa concretizzare questo rinnovo

Milan: quasi certo Maxi Lopez a gennaio, ma attenzione a Tevez

L’identikit è quello: tecnicamente eccellente, non molto costoso, con stipendio da panchinaro, con esperienza internazionale e che possa giocare la Champions League. Sembra il profilo di Maxi Lopez quello che il Milan sta cercando per gennaio, per sostituire Cassano ma anche per far riposare ogni tanto Ibrahimovic. E nonostante Galliani rimanga sempre sul vago, ormai lo sanno tutti che sarà lui il colpo di mercato del Milan di gennaio.

Oggi sono state rese note anche le quote dei bookmakers inglesi che, si sa, scommettono praticamente su tutto, i quali hanno quotato appena a 1.50 l’arrivo di Maxi Lopez. Gli scommettitori lo sanno, significa solo una cosa: che l’affare è fatto. Ma non c’è solo il suo nome, e noi dobbiamo darvene conto.

Juventus: ipotesi scambio Quagliarella-Armero, ma si sogna il colpaccio in Premier

Quest’estate sono stati acquistati Giaccherini, Elia ed Estigarribia, ma alla fine a giocare sulla fascia sinistra della Juventus c’è sempre Pepe, uno che in rosa già c’era da qualche anno. E così a gennaio si potrebbe tornare sul mercato. L’ipotesi è quella di ingaggiare una delle rivelazioni di questo campionato, il colombiano Armero dell’Udinese.

Visto come si è inserito tra i friulani, si pensava che Pozzo, dopo aver ceduto Inler e Sanchez, rispondesse di no a qualsiasi proposta, ed invece ha fatto la controproposta: Armero per Quagliarella. Sicuramente ci saranno da definire delle contropartite visto che l’ex attaccante della nazionale, che ha giocato ad inizio carriera proprio nell’Udinese, è molto quotato. Ma l’idea potrebbe stuzzicare i dirigenti torinesi visto che finora il Quaglia non ha giocato che pochissimi minuti visto che Conte gli preferisce nell’ordine Matri, Vucinic e Del Piero.

Juventus: battuto anche il Chivas (gallery)

Foto: AP/LaPresse

Partiamo subito col dire che gli avversari del Chivas Guadalajara non è che fossero tra i più temibili, ma la seconda partita senza subire reti ed un’evoluzione nel gioco fanno definire la tourneé americana della Juventus piuttosto positiva. Dopo la sconfitta contro lo Sporting Lisbona gli schemi di Conte hanno cominciato a funzionare, specie in difesa, mentre per segnare ci si deve sempre affidare a qualche errore difensivo.

Stavolta a regalare la vittoria ai bianconeri è Quagliarella che approfitta di una svista di un terzino avversario per depositare la rete dell’1-0. La nota positiva è stata il rientro di Pepe dall’infortunio che si è mosso sufficientemente bene, dimostrando che nel gioco di Conte un jolly che può giocare sia a destra che a sinistra forse è il caso di tenerlo. Bene anche Storari, il quale però potrebbe aver giocato ieri sera la sua ultima partita da bianconero.

Quagliarella tradito dal Napoli

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Aveva fatto molto scalpore l’arrivo di Fabio Quagliarella al Napoli appena due stagioni fa. Un napoletano a guidare l’attacco dei partenopei aveva stuzzicato le fantasie dei tifosi, i quali sono rimasti fortemente delusi quando, a pochi giorni dalla chiusura del mercato dell’agosto scorso, l’hanno visto partire per Torino.

Oggi, a distanza di quasi un anno, Quagliarella vuota il sacco e racconta com’è andata la vicenda. Dopo i due gol al Mondiale la sua quotazione era salita di molto. Contemporaneamente i partenopei avevano ingaggiato Cavani, e allora la società aveva deciso di far cassa con il suo cartellino.

Juve, Quagliarella è pronto al rientro

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Sono trascorsi quasi quattro mesi da quel maledetto 6 gennaio, di ritorno dalle vacanze di Natale, quando Fabio Quagliarella precipitò a terra tenendosi il ginocchio nella gara (poi persa) contro il Parma. La diagnosi per l’attaccante della Juventus fu atroce: rottura del crociato, operazione e lunga riabilitazione prima di tornare a calcare i campi verdi. Ma ora il peggio è passato e Quagliarella vuole riprendersi quello che il destino gli ha negato nel bel mezzo della stagione:

E’ stata dura lavorare 6 ore al giorno durante la riabilitazione, mentalmente è stata una vera sfida. Ma non ho mai mollato, e ora torno ad allenarmi in campo dopo 3 mesi e mezzo. Mi chiedono tutti quando rientrerò, non c’è ancora una data precisa. Vediamo come reagisce il ginocchio, ho pochissima autonomia, forse ci sarò per qualche spezzone nelle ultime due gare del campionato. Dal ritiro del prossimo anno l’infortunio sarà un ricordo, come se non fosse mai successo nulla.

Juventus: Cellino rivuole Matri

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La Juventus sembra intenzionata a basare il prossimo calciomercato sui riscatti, dato che quasi tutti i calciatori in prestito quest’anno hanno superato l’esame. Un’incognita però aleggia sempre sull’attacco, e cioè due ottimi elementi come Quagliarella e Matri sono in prestito. La Juve li riscatterà entrambi o solo uno dei due? Il napoletano è andato benissimo, fino all’infortunio, reggendo da solo il reparto, mentre per l’ex cagliaritano 7 gol in poco più due mesi sono un ottimo biglietto da visita.

Questa mattina Cellino, intervistato dal Corriere dello Sport, è stato chiaro:

Conosco le qualità di Matri e so di aver consegnato alla Juve un campione. Ne ero così convinto che se fosse dipeso da me non l’avrei ceduto, ma era giusto assecondare il ragazzo perché si è sempre comportato bene e viveva come un sogno la possibilità di andare in bianconero. Non me la sono sentita di trattenerlo.

Stagione finita per Quagliarella, tre giornate a Melo

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Bye Bye Fabio Quagliarella. Ci vediamo nella prossima stagione. Gli esami effettuati oggi alla clinica Fornaca di Torino sono stati impietosi. La risonanza magnetica ha evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore destro.

Era l’ipotesi più grave, quella che prevede uno stop più lungo per il giocatore: tra i 4 ed i 6 mesi. Non c’è ancora un comunicato ufficiale della società, che comunque si aspettava una notizia del genere, visto che già ieri aveva dato una decisa accelerata alle operazioni di mercato per l’attacco.

Serie A 15a giornata: Catania – Juventus 1-3

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Posticipo della quindicesima giornata di serie A.
Stadio Massimino, Catania:
Catania-Juventus 1-3
Reti:
35′ pt Pepe (J), 37′ pt Morimoto (C), 44′ pt e 13′ st Quagliarella (J)

Obiettivo Juventus: raccogliere la sfida lanciata da Milan e Lazio, che hanno vinto le rispettive gare e consolidato le prime posizioni in classifica, e riaffermarsi quale terza forza della massima serie. Vincere a Catania avrebbe rappresentato, per il gruppo guidato da Del Neri, l’ennesima conferma di una stagione che, a prescindere dell’eliminazione in Europa (presa sottogamba, dai bianconeri, l’Europa League), rischia per davvero di regalare enormi soddisfazioni in A: non era facile, anche perchè le mura amiche della squdra etnea sono una fortezza difficilmente valicabile ma i torinesi sono riusciti a prevalere sfruttando al meglio le palle gol costruite e controllando il risultato nei momenti di maggiore lucidità degli avversari.

Finisce 3-1 dopo una prima parte di gara (i trenta minuti iniziali) poco interessante e giocata prevalentemente a centrocampo. Il qualcosa in più dei bianconeri, tuttavia, è venuto fuori con il passare dei minuti, quando gli attaccanti sono riusciti a prendere le misure alla retroguardia rossazzurra e i centrocampisti hanno mostrato di poter modificare le sorti del match con una giocata di qualità.

Prandelli: l’Italia ha carattere

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Si aspettava forse qualcosa in più dagli esperimenti tentati nell’ultima gara dell’anno solare, ma alla fine Cesare Prandelli non se la sente di bocciare in toto la prestazione degli azzurri al cospetto della Romania. Certo, non può permettersi il lusso di bluffare, dicendo che la sua Italia ha mostrato il meglio di sé nell’amichevole di Klagenfurt, ma quello che conta, a sentir lui, è il carattere messo in campo dalla squadra:

Abbiamo trovato una squadra molto aggressiva nel primo tempo, poi nella ripresa abbiamo avuto la possibilità di lavorare meglio nei disimpegni. La squadra ha messo in campo un carattere fantastico, fino alla fine abbiamo cercato la vittoria.

Amichevole: Italia-Romania 1-1

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Prandelli si aspettava delle buone risposte dalla giovane Italia, ma alla fine della fiera il ct ha dovuto mandare in campo l’artiglieria pesante per mostrare all’esiguo pubblico di Klagenfurt qualche sprazzo di gioco. Quattro gli esordienti al fischio d’inizio contro la Romania (Balzaretti, Diamanti, Ranocchia e l’oriundo Ledesma), nessuno dei quali è riuscito ad entusiasmare particolarmente, complice l’emozione del debutto e la scarsa abitudine a giocare insieme.

In attacco l’Italia schiera la coppia Balotelli-Rossi (quest’ultimo capitano della squadra azzurra), ma le occasioni pericolose non arrivano, nonostante il gran movimento del giocatore del City (tra l’altro fatto oggetto di buu razzisti ad ogni tocco di palla).