Milan-Barcellona 4-0: Cruijff umiliato

Era il 18 maggio 1994 ed il Milan scendeva in campo ad Atene per riscattare l’onta subita l’anno precedente in quel di Monaco, quando l’Olympique Marsiglia aveva ridemensionato le sue ambizioni europee.

Terza finale consecutiva per la squadra di Capello che si trovava a dover affrontare l’avversaria più temibile, quella che nessuno avrebbe mai voluto incontrare: l’invincibile Barcellona di Johann Cruijff. Il desiderio di rivincita era forte, ma il Milan partiva per la Grecia con consapevolezza di chi sa che può scottarsi di nuovo e portare a casa l’ennesima delusione.

Del resto quel Barcellona godeva di tutti i favori del pronostico, tanto che alla vigilia il tecnico olandese aveva fatto proclami di vittoria, definendo il Milan “prosaico” e lasciandosi andare a valutazioni frettolose sui giocatori avversari, primo fra tutti Marcel Desailly, considerato un centrocampista dai piedi imbarazzanti, un operaio del pallone, senza tecnica calcistica.

Baggio, West, Ronaldo: il look che fa tendenza

Pensate che nel calcio ci sia un solo Capello? D’accordo, don Fabio è unico ed inimitabile, ma anche quello con la “c” minuscola riesce a far parlare di sé, soprattutto se è sulla testa dei protagonisti più in vista o se viene esibito in manifestazioni internazionali.

In principio erano Gullit e Valderrama, veri pionieri in fatto di look stravaganti, poi la moda del bel capello contagiò numerosi seguaci e, se raccogliessimo le immagini dei vari calciatori dalla capigliatura insolita, ne verrebbe fuori un catalogo per parrucchieri!

La palma d’oro spetta sicuramente a Ronaldo, che nel corso degli anni ci ha mostrato il meglio(?) di sé in fatto di acconciature. Ricordate la mezzaluna nel corso dei Mondiali del 2002? Poi tornò la “pelata”, già esibita nel periodo interista, fino alla recente versione-Arnold, con quei riccioli ricresciuti, per la gioia dello sponsor (un’azienda specializzata in ricrescita di capelli). L’ultima bizzaria ce l’ha mostrata qualche giorno prima dell’incidente con quelle treccine, che tanta ilarità hanno suscitato tra i suoi compagni.

Capello sergente di ferro e l’Inghilterra va

Accolto come un Dio, come il salvatore della causa inglese -visto che la nazionale ultimamente ha fatto ridere mezzo mondo, non qualificandosi per gli Europei della prossima estate- Fabio Capello si trova a dover confermare ancora una volta la sua fama di vincente.

Ma nessuno si aspettava che si calasse così tanto nel ruolo di salvatore, da chiamare Mosè sul Sinai per consegnargli le tavole della legge! Perdonatemi la digressione di carattere religioso, non è mia intenzione offendere alcuno, ma il paragone, per quanto “pesante”, ci può stare, visto il primo approccio di Mister Capello con la squadra appena convocata per l’impegno con la Svizzera.

Presentazioni d’obbligo nel ritiro della nazionale e poi subito una serie di regole da seguire, che hanno lasciato sconcertati gli stessi giocatori, già a conoscenza della fama di sergente di ferro del mister, ma che mai si sarebbero aspettati dei divieti e degli obblighi così duri.

David Trezeguet: riserva? No, grazie!

Tempo di nazionali, tempo di amichevoli che vedono impegnati i selezionatori a scegliere gli uomini più in forma da mandare in campo. Tempo purtroppo anche di grandi delusioni da parte di chi credeva ancora di poter indossare la maglia della nazionale ed invece è rimasto a bocca asciutta.

E’ il caso di David Beckham, per esempio, che si è illuso fino all’ultimo di poter giocare contro la Svizzera la sua centesima partita con la maglia dell’Inghilterra, per poi trovarsi davanti al no secco di Capello che lo ha liquidato con un “arrivederci a quando sarai più impegnato con la tua squadra di club”.

Ma se c’è un David che può sperare in una convocazione futura, ce n’è un altro che sembra aver dato l’addio definitivo alla maglia del suo Paese, stanco di prese per i fondelli da parte del suo ct.

Ashley Cole: alcol, sesso e corna!

Ci aveva messo due anni per ripulire la sua immagine Ashley Cole, da quando, nel marzo del 2006, il News of The World aveva pubblicato la notizia sulla sua presunta omosessualità, dimostrata da un’orgia gay alla quale aveva partecipato, insieme a due calciatori rimasti sconosciuti. In quell’occasione aveva denunciato il giornale inglese per diffamazione, molestie e violazione della privacy e la bufera aveva coinvolto anche il motore di ricerca Google, reo, a suo avviso, di aver associato il termine gay al suo nome.

Due anni trascorsi a dimostrare di essere un bravo ragazzo (non che i gay non lo siano, ci mancherebbe, ma quello che ne faceva un poco di buono era l’aver partecipato ad un’orgia, più che i suoi gusti in fatto di sesso) ed ora eccolo di nuovo qui, coinvolto in uno scandalo sessuale che mette la parola fine a tanti buoni propositi.

Stavolta lo scoop è del “The Sun” (a suo tempo denunciato anch’esso per aver ripreso la notizia dell’orgia) che pubblica un’intervista rilasciata da una ragazza inglese, tale Aimee Walton, nella quale vengono rivelati particolari piccanti su una notte di fuoco trascorsa con il giocatore.

David Beckham verso il Newcastle

Di lui George Best diceva:

Non sa tirare di sinistro, non sa colpire di testa, non sa contrastare e non segna molti gol. A parte questo, per il resto è ok.

Ma se David Beckham è salito sull’Olimpo del calcio mondiale, un motivo ci deve pur essere. Acquistato dal Manchester United ad appena 16 anni, fa il suo esordio in prima squadra dopo la maxi-squalifica che colpì Eric Cantona nella stagione ’94-’95, diventando inamovibile nella squadra di Ferguson. Da allora lo attendeva una serie di successi con la maglia dei Red Devils: 6 campionati, 2 Coppe d’Inghilterra, 2 Supercoppe, una Champions ed una Coppa Intercontinentale.

Un palmares di tutto rispetto per un calciatore molto amato in patria sia dai tifosi della sua squadra che da orde di ragazzine che lo idolatravano per la sua indiscutibile bellezza. Ma proprio questa sua ultima caratteristica fu all’origine dei dissensi all’interno dello spogliatoio, che culminò con Sir Alex in versione lanciatore, mentre il povero David si ritrovò con uno scarpino stampato in faccia. Ciò che gli veniva rimproverato era la sua presenza continua sulle copertine dei giornali, sia per questioni di sponsor che per vicende che riguardavano sua moglie, la Spice Girl Victoria Adams.

Fabio Capello tra scelte e indagini

Questa proprio non ci voleva! Nemmeno il tempo di ambientarsi nella nuova realtà che già si ritrova coinvolto in un fattaccio che rischia di mettere a dura prova la sua professionalità.

Fabio Capello non si aspettava certo di cominciare così in salita la sua nuova avventura alla guida della nazionale inglese ed ora, oltre a rispondere alla procura di Torino, dovrà dar conto della situazione anche alla FA, che su di lui ha puntato molto. L’accusa è di evasione fiscale e rischia di mettere a repentaglio la sua posizione di tecnico, visto lo spirito inglese poco propenso al perdono in merito a vicende di carattere giudiziario.

I fatti risalirebbero al periodo 2004-2006, quando Capello allenava la Juventus, e riguarderebbero alcuni proventi mai dichiarati al fisco e spostati su società estere. Non si esclude che le indagini possano allargarsi anche al periodo precedente (Milan e Roma) e a quello più recente in cui il tecnico allenava il Real Madrid, tirando fuori scheletri molto scomodi per un personaggio che si è sempre dichiarato pulito.

Capello comincia a scegliere

Se c’è chi come David Beckham si candida per una maglia della nazionale, facendo gli straordinari sul campo di allenamento, c’è anche chi approfitta della Coppa d’Inghilterra per mettersi in mostra davanti al nuovo ct.

Sabato scorso, prima uscita ufficiale per Fabio Capello nei panni di selezionatore al Villa Park, dove andava in scena la gara tra l’Aston Villa ed il Manchester United. Molti i giocatori che potrebbero entrare nella lista dei convocati per l’amichevole del 6 febbraio contro la Svizzera, soprattutto nelle file dello United, stracolmo di campioni.

A dire il vero, il taccuino di don Fabio potrebbe essere rimasto quasi vuoto, al termine di una partita che per 70 minuti abbondanti non ha offerto spunti di rilievo.

David Beckham si allena con l’Arsenal

E chi lo avrebbe detto che l’idea di Ringhio Gattuso di allenarsi con i suoi ex compagni di squadra avrebbe fatto tendenza?

Incredibile! Ancora più incredibile se a seguire la tendenza è uno come David Beckham, che di solito le tendenze le crea.
Eppure è così e l’ex stella di Manchester e Real Madrid ha chiesto e ottenuto di potersi allenare con i Gunners durante la pausa invernale del campionato americano.

I dirigenti dei Los Angeles Galaxy, sua attuale squadra, non hanno avuto niente da eccepire, apprezzando il senso del dovere di David, che avrebbe potuto sfruttare la sosta dedicarsi a tutt’altro, invece di correre e sudare su un campo d’allenamento. Felici anche i compagni di allenamento, per niente disturbati dalla temporanea presenza del biondino “americano”.

Uno stupro durante la festa dei Red Devils

Avremmo voluto raccontarvi una magnifica festa di Natale, organizzata da Rio Ferdinand al “Great John Street Hotel” di Manchester. Birra, vodka, whisky che scorrevano a fiumi, cameriere che distribuivano champagne rosè