Tim Krul: il volto nuovo gioca tra i pali!

Non aspettatevi quest’oggi di sentir parlare di gol e cannonieri, di classifiche vinte e colpi di testa da far invidia al miglior centravanti del mondo. Stavolta il volto nuovo che andiamo a presentarvi indossa i guanti ed è pagato per evitare di prender gol.

Ad essere sinceri Tim Krul è una bella realtà del calcio internazionale già da qualche anno, nonostante la verde età. Quindi di nuovo il suo volto ha veramente poco (se non la barba che comincia a spuntare), ma ci sembrava doveroso dedicargli un capitolo in questa rubrica.

Per anni è stato considerato l’eterno secondo, non tanto perché il suo ruolo era quello di portiere di riserva, quanto perché con la maglia delle nazionali minori arrivava a piazzarsi sempre sul secondo gradino del podio. Fu così negli Europei Under 17 del 2005 (vinse la Turchia) ed anche nel Torneo di Tolone Under 20 (vinse la Francia ai rigori).

Miralem Pjanić: seguendo le orme di Zidane

Ancora un Miralem proveniente dai balcani. Questo di cognome fa Pjanić ed è già una bella realtà del calcio professinistico internazionale. 18 anni appena compiuti, ma la classe è quella di un veterano del pallone, nonostante i margini di miglioramento siano ancora molto ampi.

La sua è la storia dell’emigrante, dalla Bosnia in guerra al tranquillo Lussemburgo, dove comincia a tirar calci al pallone sotto gli occhi di papà Fahrudin (anch’egli calciatore) che cerca di insegnargli i primi segreti del mestiere.

A tredici anni si trasferisce al Metz, squadra nella quale fa tutta la trafila delle giovanili, prima di approdare alla nazionale Under 17 del Lussemburgo, mettendosi in luce come uno dei migliori giocatori dell’Europeo. Da lì cominciarono a piovere titoli sui giornali ed apprezzamenti degli addetti ai lavori, nonché il corteggiamento da parte della nazionale francese, interessata a convocarlo come naturalizzato.

Eden Hazard, il volto nuovo del calcio europeo

Ancora volti nuovi su queste pagine, nella speranza che qualcuno dei campioncini, che vi andiamo via via proponendo, possa un giorno affermarsi a livello planetario, dandoci la possibilità di scoprirci talent-scout e ssendo stati tra i primi ad individuarlo.

Finora in questa rubrica ci siamo occupati quasi esclusivamente di calciatori sudamericani, poiché è in quella parte di mondo che gli osservatori vanno a pescare più di frequente, visto l’alto tasso tecnico presente.

Generalmente i giovani talenti europei restano tagliati fuori da questo giro di compravendita, soprattutto perché li si lascia liberi di crescere nei propri club, prima di fargli fare il grande salto in squadre blasonate. Ma questo non significa che da noi non ce ne siano, basta guardare un qualunque Europeo Under 17 o Under 20.