Verso Euro 2008: Austria

La squadra meno quotata di tutto l’Europeo è sicuramente l’Austria. I biancorossi infatti si qualificano per ogni competizione con molta difficoltà, e quando ce la fanno difficilmente riescono a superare il girone preliminare. Nella loro storia gli austriaci non hanno mai partecipato ad un Campionato Europeo fino ad ora, e anche in questo, se non fossero stati gli organizzatori, credo che difficilmente si sarebbero qualificati.

Per cercare di risollevare la situazione, critica da 10 anni, da quando cioè fu eliminata dall’Italia nei mondiali del ’98, è stato chiamato Josef Hickersberger, vincitore di un campionato austriaco con il Rapid Vienna e con una piccola parentesi anche in Italia, al Parma. Hickersberger ha in un certo senso rivoluzionato la nazionale, lasciando a casa molti dei senatori e convocando più giovani dei suoi predecessori. Dei 31 calciatori convocati nel pre-ritiro ne ha fatti fuori 8, ma non tutti per scelte tecniche. Infatti ha dovuto far a meno per infortunio di Markus Weissenberger, attaccante dell’Eintracht Francoforte e uno dei pochi ad avere una esperienza internazionale degna di tal nome, e di Helge Payer, sua vecchia conoscenza del Rapid Vienna.

Oh capitano, mio capitano!

Brutta tegola su Donadoni e su tutti i tifosi della nazionale. Il nostro capitano ai prossimi Europei non ci sarà. L’annuncio ieri sera, poche ore dopo l’allenamento del pomeriggio. Uno

Euro 2008: Francia e Adidas già campioni!

Chi vincerà l’Europeo? A saperlo in anticipo ci punteremmo sopra tutti i nostri risparmi, ma visto come si è conclusa l’ultima manifestazione, è quantomeno azzardato rischiare di ritrovarsi in mutande.

Qualcuno però, quando mancano ancora cinque giorni al fischio d’inizio, può già dire di aver vinto! E non stiamo parlando di quei calciatori che non speravano nella convocazione e si ritroveranno invece a dover difendere i colori della propria nazionale, ma degli sponsor, veri protagonisti della kermesse continentale.

La palma di azienda leader nel settore delle sponsorizzazioni spetta sicuramente all’Adidas, società tedesca che fattura 1,2 miliardi di euro all’anno, vestendo i calciatori. Per di più è partner ufficiale della Fifa e dell’Uefa e per Euro 2008 ha avuto anche una licenza per la fornitura dei palloni, i famosi Euro pass di cui si siamo occupati ieri. Il marchio Adidas sarà dunque onnipresente sui campi di Austria e Svizzera, a cominciare dalle maglie delle nazionali sponsorizzate (Germania, Francia, Spagna, Romania e Grecia) che però non avranno tutte lo stesso trattamento economico da parte dell’azienda tedesca.

Verso Euro 2008: Grecia

I campioni uscenti dell’impresa del 2004 si ripresentano alla kermesse europea come la prima squadra che, dopo aver vinto la coppa, si è dovuta sorbire il girone di qualificazione per poterla difendere. Infatti per la prima volta (negli Europei) la Fifa ha deciso che per ogni competizione internazionale, l’unica squadra che non dovrà disputare la qualificazione per il torneo è quella che lo ospita (in questo caso sono due).

Certo, non che i greci abbiano faticato più di tanto, avendo uno dei gironi più facili, ma nell’Europeo sarà molto più dura, dovendo affrontare il girone D con Spagna, Svezia e Russia, molto più competitivi di Malta, Ungheria, Moldavia, Bosnia e Norvegia. Del trionfo di 4 anni fa il ct tedesco Otto Rehhagel ha convocato solo 10 calciatori su 23, dato che molti erano abbastanza vecchietti (e molti lo sono adesso). Essi sono quei calciatori che hanno maggiore esperienza internazionale, avendo giocato nei campionati più competitivi d’Europa.

Euro 2008: le curiosità!

Sale la febbre-Europeo e su queste pagine non poteva mancare un capitolo dedicato alle curiosità che ruotano attorno all’evento calcistico continentale più importante dell’anno. Niente rose e risultati, né allenamenti e conferenze stampa e nemmeno amichevoli più o meno comode.

Oggi si parla di simboli e palloni, di biglietti e francobolli, con qualche sorpresa finale, che farà sorridere il lettore.

Cominciamo dal logo scelto per la manifestazione. I colori sono naturalmente quelli delle bandiere dei due paesi ospitanti, il bianco ed il rosso, mentre il verde presente sul pallone sta a simboleggiare il colore delle valli svizzere ed austriache. La particolare forma del simbolo, con i tre triangoli aperti alla base, rappresenta le Alpi.

Euro 2008: il ritiro azzurro

Ad una settimana esatta dal via del torneo continentale, iniziano le processioni delle varie nazionali verso i ritiri scelti per preparare al meglio l’evento. Le sedi sono state scelte da mesi e nei luoghi adibiti a campi base sale la febbre-Europeo.

Curiosamente la scelta delle sedi è in perfetta parità: otto le nazionali che si alleneranno in Austria e altrettante in Svizzera. Quasi tutte le federazioni hanno deciso in base alla comodità di spostamento rispetto ai campi dove si giocheranno le gare. L’Italia invece, pur giocando le tre gare di qualificazione in Svizzera, ha scelto di alloggiare in Austria, a quasi 700 chilometri dagli stadi di Berna e Zurigo.

Ed allora andiamo alla scoperta dell’albergo messo a disposizione degli azzurri dal Governo della Bassa Carinzia. Le foto danno già l’idea del comfort e del lusso di cui saranno circondati giocatori e dirigenti durante il ritiro di Baden. Quello che vedete in alto è l’ingresso di Baden-Schloss Weikersdorf, un castello del 1200 ristrutturato di recente.

Italia-Belgio: promossi e rimandati

E’ un’Italia vivace quella che si appresta a partire per il ritiro austriaco di Baden. Certo qualche imperfezione c’è, ma bisogna considerare che i ragazzi sono insieme da meno di una settimana e che il carico di lavoro di questi giorni si è fatto sentire soprattutto nella ripresa.

Niente paura però, perché la convinzione nei propri mezzi è apparsa subito evidente al Franchi di Firenze e se non ci fermeremo ad ammirarci troppo allo specchio, siamo certi di poter disputare un buon Europeo, onorando al meglio la maglia.

Non è ancora il momento dei bilanci, anche se qualche voto qua e là possiamo cominciare a darlo, nella speranza che la squadra cresca nella condizione e nella messa a punto di certi schemi, che possono tornare utili durante il torneo. Da questo punto di vista Totò Di Natale sembra già essere entrato in clima Europeo, andando a segno per ben due volte e dimostrando che l’attacco azzurro non può prescindere dalla sua presenza.

La Bombonera: gioiello argentino!

Dopo la presentazione degli stadi che ospiteranno gli Europei del prossimo mese, continuiamo il nostro viaggio alla scoperta degli impianti più suggestivi del mondo. Finora abbiamo dato ampio spazio agli stadi in giro per l’Europa, dimenticando che anche in Sudamerica, ad esempio, vi sono strutture altrettanto importanti, per cui vale la pena spendere due parole.

Stavolta quindi facciamo tappa a Buenos Aires per visitare la Bombonera, uno stadio che ha fatto la storia del calcio argentino ed ha visto giocare grandi campioni di tutte le epoche, primo fra tutti Diego Armando Maradona.

Cominciamo col dire che il curioso nome dell’impianto è un realtà un soprannome, affibbiatogli da uno degli architetti ed è dovuto alla sua somiglianza con una scatola di bombones (cioccolatini), che l’architetto stesso ricevette in regalo il giorno prima dell’inaugurazione.

Verso Euro 2008: Francia

Proporrei una colletta generale per far acquistare un paio di occhiali nuovi a Raymond Domenech. Il ct della nazionale francese ha diramato la lista dei 23 convocati per Austria e Svizzera 2008. Oltre alla (discutibile) scelta di non convocare nemmeno nella pre-lista dei 29 David Trezeguet (evidentemente ancora non gli è andato giù il rigore sbagliato nella finale del mondiale), Domenech ha fatto fuori anche Philippe Mexes, nonostante il gran gol fatto nella finale di coppa Italia, oltre che per l’ottima annata con la Roma.

E’ evidente che l’antipatia cronica mostrata dal ct francese nei confronti dell’Italia si riversa anche contro quei calciatori che nel Bel Paese percepiscono lo stipendio, visto che ha avuto l’ardire di convocare Boumsong (che però quando giocava nella Juve era stato sospeso dalla nazionale) facendo fuori il romanista, e anche la convocazione di Frey, che al momento è uno dei portieri più forti del mondo, è stata in dubbio fino all’ultimo momento.

Ritiro azzurro: tra scelte coraggiose e numeri

A pochi giorni dall’inizio della kermesse europea, Coverciano è diventato il centro del mondo per quanti come noi vivono di solo calcio (o quasi). Ormai ci siamo: la rosa è decisa e non resta che provare uomini e schemi per affrontare al meglio l’appuntamento che potrebbe farci entrare nella storia, dopo il titolo mondiale di due anni fa.

Proprio ieri l’ultima sofferta scelta di Donadoni, con l’esclusione dal gruppo di Montolivo, ritenuto cresciuto ed in ottime condizioni atletiche, ma sovrastato da altri elementi che danno più garanzie. A detta del mister comunque, il giovane viola verrà molto utile in futuro.

Esclusione di Montolivo a parte, ieri è stata la giornata dell’allenamento a porte chiuse, nel quale Donadoni ha voluto provare il 4-3-3 con Cassano e Del Piero contemporaneamente in campo (ecco finalmente uno che non ha paura di rischiare e che almeno sulla carta non esclude che i due possano coesistere, riaprendo questioni incomprensibili sui dualismi, tipiche della nazionale italiana).

Gli azzurri a Coverciano tra sorrisi e strip!

Si aspettava solo l’atto conclusivo della stagione 2008/’08 per dare finalmente inizio alle danze. Archiviata anche la Coppa Italia, prepariamoci dunque a mangiare pane e calcio per un altro mese abbondante, con l’Europeo che occuperà quasi completamente la scena su giornali, tv e blog.

Da ieri la Nazionale azzurra è a Coverciano per il classico raduno pre-europeo, primo passo verso la manifestazione continentale. Da qui partiranno i 23 selezionati da Donadoni per difendere i colori della bandiera e soprattutto il titolo di Campioni del Mondo conquistato due anni fa, sotto il cielo di Berlino.

Per uno solo non ci sarà la soddisfazione di approdare in Austria e Svizzera, visto che il mister ha ritenuto opportuno preconvocare 24 elementi. Fatto sta che con la chiamata in campo di ieri si è dato ufficialmente il via all’avventura europea dell’Italia.

Verso Euro 2008: Svezia

Nonostante gli acciacchi, l’operazione e la finale di coppa Italia saltata, Zlatan Ibrahimovic non poteva saltare per nulla al mondo il campionato Europeo con la sua Svezia. Mister Lars Lagerback probabilmente non terrà conto del precario stato di salute del fenomeno interista, sperando, per amore del calcio, che le due settimane che ci dividono dal calcio d’inizio dell’Europeo servano a fargli smaltire l’infortunio.

Tra i convocati sorprende un pò uno dei calciatori “storici” della Svezia, l’ex scarpa d’oro Henrik Larsson, già eroe del terzo posto ottenuto ai mondiali di Usa ’94, che a 37 anni suonati, e dopo un (provvisorio) addio alla nazionale, torna a vestire la maglia dei gialloblù. Carenza di attaccanti o cieca fiducia nell’esperienza dell’ex calciatore di Manchester United e Barcellona?