Da Ronaldo a Ronaldo: il meglio e il peggio del 2008

Ormai mancano poche ore al brindisi di mezzanotte ed ai fuochi di artificio, che saluteranno questo lungo 2008 di calcio. Ma che anno è stato?

Ripercorriamolo insieme attraverso i volti dei protagonisti che nei dodici mesi ci hanno fatto sorridere, gioire, commuovere e persino imprecare la domenica pomeriggio (e non solo).

Seguendo un ordine cronologico, la copertina spetta a lui, a quell’espressione di sofferenza che troppe volte abbiamo vista stampata sul suo volto. Ronaldo a febbraio è stato vittima dell’ennesimo grave infortunio della sua carriera e solo oggi, a distanza di mesi, sta per tornare in campo con la maglia del Corinthians.

Iker Casillas numero uno in Europa

Non lasciatevi impressionare dal titolo. E’ ovvio che il miglior portiere in circolazione resta sempre il nostro Gigi Buffon, ma solo quattro giorni fa il ragazzotto che vedete nella foto ha alzato il più importante trofeo continentale a livello di nazionali e merita senz’altro un capitolo nella nostra rubrica dedicata ai numeri 1.

Già, perché Iker Casillas è tra i più forti estremi difensori in attività e per avere la consacrazione definitiva non aspettava altro che sollevare una coppa con la maglia delle Furie Rosse.

Non che finora la sua carriera non sia stata costellata di importanti vittorie (gioca pur sempre nel Real Madrid), ma mancava la ciliegina sulla torta, quel qualcosa in più che lo elevasse ad eroe nazionale. Impresa riuscita in pieno durante l’ultimo europeo, in cui il portiere ha avuto modo di mettersi i luce. Poi potete venirmi a raccontare dei gol di Villa e di Xavi Hernandez miglior calciatore del torneo, ma senza le parate di Casillas, questa Spagna non sarebbe arrivata lontano.

Spagna sul tetto d’Europa

La Spagna è campione d’Europa. La squadra di Aragones ha strameritato la vittoria, venuta alla fine solo grazie ad una rete di Torres, ma che poteva essere molto più larga, viste le 12 palle gol nette per gli iberici, che hanno sbagliato troppi gol davanti a Lehmann. La Germania, dal canto suo, alla prima sfida vera è crollata, non solo sul piano del risultato, ma anche sul gioco, dato che non è mai stata veramente pericolosa.

La Germania schiera a sorpresa Ballack dal primo minuto. Probabilmente il problema al polpaccio era solo pretattica, perchè si vede sin da subito che il centrocampista del Chelsea non è mai stato così in forma. Nella Spagna invece l’ultimo dubbio viene sciolto con l’inserimento di Fabregas al posto dell’infortunato Villa.

Aspettando Germania-Spagna

E’ il grande giorno. Stasera finalmente sapremo chi salirà sul tetto d’Europa, scrivendo il proprio nome sulla Coppa. Quest’anno nessuna sorpresa, come fu per la Grecia nell’Europeo del 2004: in finale sono giunte due delle favorite alla vigilia, la concreta Germania e la spumeggiante Spagna.

Diverso il gioco proposto finora dalle due formazioni, diverso anche il cammino che le ha condotte fino all’appuntamento con la storia.

La Spagna non ha praticamente mai steccato, indovinando un filotto di vittorie nel girone di qualificazione, per poi battere l’Italia ai rigori e la Russia con una valanga di gol. Meno brillante la Germania, che qualche rischio lo ha corso, uscendo sconfitta nella gara contro la Croazia e vincendo con uno striminzito 1-0 ai danni dell’Austria. Poi l’impresa nella gara contro il Portogallo, per poi calare ancora vistosamente nella semifinale con la Turchia.

Euro 2008: le foto più curiose!

E così, dopo 22 giorni di sogni, speranze ed illusioni, sta per calare il sipario sulla 13esima edizione degli Europei di calcio. Aspettiamo che Spagna e Germania si contendano il titolo sul prato dell’Ernst Happel Stadion nella gara di domani sera, prima di lanciarci in valutazioni di tipo tecnico sulla qualità offerta dalla manifestazione.

Ma già da ora possiamo affermare che, come al solito, il vero spettacolo è quello che si è visto sugli spalti, dove i tifosi non hanno mancato di esibirsi in curiosi travestimenti, degni del miglior carnevale.

Ve ne proponiamo alcuni, nella speranza di farvi ritrovare il sorriso, nonostante la delusione azzurra, perché il calcio, anche se ormai non ci crede più nessuno, è soprattutto divertimento.

Flop 10, tutto il peggio degli Europei

L’Europeo ancora non è finito, ma in rete impazza già la top ten delle cose più brutte viste in questo torneo. La maggior parte di esse riguardano grosse aspettative andate deluse, oppure figuracce in cui, purtroppo, anche la nostra nazionale fa la sua parte.

Raccogliendo tutti gli insulti e gli sfottò del web, il Sun ha stilato la classifica definitiva dei flop dell’Europeo, anche con qualche giorno d’anticipo rispetto alla fine, perchè nè Germania nè Spagna potrebbero rientrarci, dato ch sono state tra le cose migliori viste in questo ultimo mese.

Ernst Happel Stadion: il teatro della finale europea

Nel nostro viaggio virtuale alla scoperta degli impianti più suggestivi del mondo, non poteva certo mancare una tappa nello stadio che tra poco più di quarantotto ore avrà milioni e milioni di occhi puntati addosso, l’Ernst Happel Stadion, scelto come sede per la finale di Euro 2008.

Fu costruito in soli ventitre mesi di lavoro negli anni a cavallo tra il ’29 ed il ’31 ed oggi rappresenta il più grande ed importante stadio austriaco, potendo contenere poco più di 50.000 spettatori.

Inizialmente venne denominato Praterstadion e solo nel 1992 venne ribattezzato con il nome attuale in onore di Ernst Happel, il più forte giocatore austriaco di ogni tempo, nonché allenatore, capace di conquistare ben 18 titoli con sei squadre diiverse in Belgio, Germania, Austria ed Olanda. Un vero monumento del calcio austriaco insomma.