Barcellona Campione del Mondo: video e gallery

Il Barcellona conclude nel migliore dei modi l’anno 2009, conquistando l’unico trofeo che mancava alla sua straordinaria bacheca. La Coppa del Mondo per Club si va così ad aggiungere ai cinque titoli nazionali e internazionali vinti nell’anno solare, vale a dire Liga, Champions League, Coppa del Re, Supercoppa di Spagna e Supercoppa Europea. Il giovane Pedro ha messo lo zampino in ognuna delle competizioni, timbrando il cartellino anche nella finalissima contro l’Estudiante, quando ormai la gara sembrava nelle mani dell’Estudiantes (almeno nel punteggio).

Ma l’eroe della serata è stato ancora una volta Lionel Messi, messo a dura prova dalla marcatura avversaria e capace, nonostante tutto, di mettersi in luce con un gol di petto che regala la Coppa ai blaugrana. Un anno da ricordare per il Barça e per il suo gioiellino, che ha fatto anche man bassa di titoli a livello personale. A voi la gallery della serata.

Estudiantes-Milan 2-1: caccia a Combin!

Era il 23 ottobre 1969 e si giocava finale di ritorno della Coppa Intercontinentale tra l’Estudiantes ed il Milan. I rossoneri partivano alla volta dell’Argentina forti del 3-0 maturato in casa e quasi certi di riportare il trofeo in patria. Sapevano che gli avversari avrebbero tentato il tutto per tutto per ribaltare il risultato, ma mai potevano immaginare che la partita si sarebbe trasformata in un vero e proprio massacro.

Ma facciamo un passo indietro. Nel Milan giocava Nestor Combin, argentino di nascita, naturalizzato francese, che in quegli anni rappresentava per il suo paese d’origine l’uomo più odiato in assoluto. Che aveva fatto di male? Sei anni prima aveva ricevuto la chiamata alle armi, ma non era mai salito sull’aereo che lo riportava in Argentina per compiere il suo dovere di cittadino. Disertore?

No, perché nel frattempo aveva già svolto il servizio militare in Francia, paese di cui aveva preso la cittadinanza, e i due governi erano d’accordo sul fatto che il giovane avesse pienamente assolto ai suoi obblighi militari. Ma nessun giornale aveva mai menzionato quell’accordo, né all’epoca dei fatti né tantomeno alla vigilia della gara con il Milan. Combin quindi arrivava in sudamerica con la nomea di codardo e traditore. Questo l’antefatto, necessario per spiegare i motivi che trasformarono il terreno della “Bombonera” in un campo di battaglia (e non è un eufemismo!).