Il video dell’espulsione di Ibrahimovic contro il Valencia

Ieri sera Zlatan Ibrahimovic ha giocato la sua ormai tradizionale partita della fasi finali della Champions League. Buona prestazione, zero gol ed espulsione. Fino ad ora solo un giocatore era riuscito a farsi espellere nella massima competizione europea con tre maglie diverse, Patrick Vieira, solo che lui era un centrocampista che di lavoro fa il recupera-palloni. Un attaccante difficilmente viene espulso. Tranne se ti chiami Ibrahimovic.

Gigi Buffon difende Brkic: “Espulsione e rigore? Regola troppo severa”

La Juventus campione d’Italia si trova a dover affrontare l’ennesima polemica. A far discutere questa volta è il rigore assegnato alla Vecchia Signora contro l’Udinese, ma ancor più l’espulsione del numero uno Brkic per presunto fallo su Giovinco. A difendere il portiere dei friulani è Gigi Buffon, che – da buon portiere – non è affatto d’accordo sulla regola che prevede rigore più rosso diretto in situazioni simili.

Pierluigi Collina: “Rigore ed espulsione, regola da rivedere”

L’attaccante vola verso la porta, il portiere abbandona i pali e frana sui piedi del portatore di palla, impedendogli di concretizzare l’azione: calcio di rigore netto ed espulsione per l’estremo difensore. Una situazione che penalizza doppiamente la squadra che si difende, a causa di regola forse troppo severa che crea non poche discussioni nei salotti televisivi. A schierarsi contro la norma del “rigore più rosso” è anche Pierluigi Collina, eletto designatore arbitrale Uefa nel 2010 ed ora portavoce della richiesta di abolizione della regola in questione:

Non è sufficiente dare un calcio di rigore restituendo la chiara occasione da rete, senza alterare, con l’espulsione, il resto della partita? C’è un movimento contro questo tipo di sanzione: quest’anno potrebbe essere la volta buona. In occasione di chiara occasione da rete non ci sarebbe l’espulsione, ma l’ammonizione se il giocatore è intervenuto sul pallone, mentre resta il rosso per i falli fuori area.

Arbitraggi 17^ giornata: eccesso di zelo contro le grandi, danneggiate Juventus e Milan

Foto: AP/LaPresse

Di solito ci si lamenta perché sono le grandi ad avere i favori arbitrali, ma nell’ultima partita del 2010, forse per non incappare in polemiche, gli arbitri di serie A ci sono andati giù pesanti proprio nei confronti delle big, anche troppo.

Non ci sono episodi eclatanti ed alla fine i risultati delle sole 8 partite non sono viziati, ma problema rimane sempre la solita incomprensibile gestione dei cartellini. A parte i soliti falli gravi non puniti con l’ammonizione su un campo e falli lievi puniti troppo duramente su un altro, c’è da segnalare un errore sulla valutazione che ha portato all’espulsione di Giandonato in Chievo-Juventus. Il giovane bianconero è stato cacciato per aver commesso fallo da ultimo uomo, ma in realtà non era così perché c’era Pepe molto vicino, perché eravamo distanti dalla porta almeno 25-30 metri, e perché Costant non si stava dirigendo verso la porta, ma verso la bandierina, dunque non era nemmeno una chiara occasione da gol. Ci stava bene un’ammonizione. Molto generoso anche il rigore concesso al Chievo, visto che Moscardelli parte in fuorigioco.

Ammonizione ed espulsione

Foto: AP/LaPresse

Ammonizione ed espulsione

L’ammonizione ed espulsione sono due provvedimenti disciplinari che l’arbitro può prendere in caso di gravi infrazioni alle regole di gioco. In alcuni casi esse sono affidate alla discrezione dell’arbitro, in altre sono disciplinate in maniera precisa dal regolamento.

Per ammonizione si intende quel provvedimento, esplicitato tramite cartellino giallo mostrato dall’arbitro, il quale serve per avvisare il calciatore che ne è colpito che, alla prossima ammonizione, terminerà la gara.

Per espulsione si intende quel provvedimento, esplicitato tramite cartellino rosso mostrato dall’arbitro, che costringe il calciatore ad abbandonare il campo per tutta la durata della partita e senza possibilità di tornare o essere sostituito.

Cile: Josè Pedroso cerca di strangolare l’arbitro (video)

Giuro che una scena simile non l’avevo vista mai, neanche sui campetti sterrati di terza categoria, dove l’arbitro gode di meno considerazione rispetto ad un professionista. Di cosa parlo? Di quello che è accaduto su un campo di seconda divisione cilena, dove un difensore (tale Josè Pedroso) ha tentato di farsi giustizia da solo, mettendo le mani addosso all’arbitro.

I fatti. Correva il minuto 77 di Deportes Concepcion-Rangers, quando l’arbitro Marcelo Miranda assegnava un calcio di rigore ai padroni di casa. Nulla di strano fino a questo punto, ma il penalty veniva fatto ripetere per ben tre volte, tra le proteste dei calciatori del Rangers. La tensione aumentava a vista d’occhio e Pedroso si sfogava sule gambe di un avversario, ricevendo la seconda ammonizione e quindi il rosso.

Apriti cielo! Il difensore non accettava la decisione e decideva di risolvere a modo suo, stringendo il collo del direttore di gara, fino all’intervento dei compagni di squadra, che salvavano l’arbitro anche dal tentativo di un secondo assalto. Miranda ha poi deciso di non sporgere denuncia verso il giocatore, ma gli agenti di polizia presenti allo stadio hanno comunque riferito i fatti alla Procura locale. Ora Pedroso rischia un procedimento penale ed almeno un anno di squalifica dai campi di calcio per un gesto a dir poco folle. A voi il video-shock.

Moratti difende Maicon

La gara di ieri contro il Bologna non ha portato solo sorrisi in casa Inter, a causa del rosso rimediato da Douglas Maicon, che potrebbe costargli la squalifica per ben

Balotelli chiede scusa

C’è chi lo difende sempre, giustificando ogni sua cavolata e nascondendola dietro il paravento dell’età. E c’è chi, come Mourinho, è stanco delle sue bizze e degli atteggiamenti sopra le