Arbitraggi 14^ giornata: arbitri da 10 e lode

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Finalmente possiamo raccontarvi di una giornata in cui gli errori arbitrali non hanno condizionato il risultato finale. Gli sbagli degli arbitri italiani si sono ridotti all’osso e si possono limitare al massimo ad una gestione dei cartellini un po’ troppo “buonista”, ma perlomeno nessuna squadra può protestare affermando di aver perso dei punti.

Gli episodi dubbi sono sostanzialmente due, il rigore concesso all’Udinese, che ha aperto la partita contro il Napoli, ed un fuorigioco inesistente fischiato a Crespo solo contro Castellazzi quando il punteggio era ancora in bilico. Ma andiamo con ordine. Il rigore assegnato a Sanchez che viene falciato da De Sanctis a velocità normale non pare lasciare il minimo dubbio. Ma rivedendolo al replay si nota come, usanza comune ormai, sia l’attaccante friulano ad allargare la gamba per cercare il portiere, e così il contatto avviene perché è Sanchez a procurarselo. Ma non si può dir nulla sulla concessione del penalty che Romeo fa bene a dare, e che alla fine non risulterà nemmeno decisivo.

Arbitraggi 13^ giornata: tanta confusione, bufera su Eto’o

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Eto’o verrà sicuramente squalificato, ma lui questo lo sa già. La testata su Cesar è talmente evidente che non potrà non applicarsi la prova televisiva, ed è già tanto se il signor Rocchi ed i suoi collaboratori non se ne sono accorti sul campo. Ciò che resta da vedere sarà l’entità della squalifica, 3 o 4 giornate, a seconda della concessione o meno delle aggravanti, mentre anche Cesar potrebbe essere squalificato per la provocazione.

A parte questo, Rocchi non ha sbagliato nulla dal punto di vista tecnico. La stessa cosa però non si può dire per i suoi colleghi.  Almeno due i risultati falsati ed errori gravi in altrettante partite. Mancano un rigore netto al Bari sullo 0-0 contro il Catania ed un penalty abbastanza evidente per il Lecce nella gara contro la Sampdoria. Il signor Gava si rifà sugli ultimi due gol, entrambi regolari anche se a velocità normale sembravano in fuorigioco, ma intanto la decisione del primo tempo di non assegnare il rigore, che poi ha portato all’espulsione di Chevanton innervosito, ha senza dubbio condizionato la partita.

Arbitraggi 12^ giornata: due gol irregolari all’Udinese, molti dubbi per il rigore su Mexes

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Dopo i disastri delle scorse partite, gli arbitri italiani riescono a spuntare una sufficienza piena in questa giornata. In alcune partite sono davvero eccellenti, in altre cadono sempre negli stessi errori. La gara che ha fatto, e probabilmente farà discutere ancora a lungo, è come sempre Juventus-Roma. Rizzoli la dirige abbastanza bene, ma ci sono due episodi nell’area bianconera da valutare attentamente.

Il primo, in ordine di tempo, è un calcio di rigore mancante alla Roma. Mexes entra in area, finta il tiro e Chiellini si lancia per ribatterlo. L’intenzione non è di toccare l’avversario ma di respingere l’eventuale tiro. Il problema è che involontariamente il difensore bianconero tocca quello romanista. Mexes poi, come spesso accade, accentua la caduta come se gli avessero sparato, e questo forse porta l’arbitro a pensare ad una simulazione o ad un contrasto accentuato, ma fischiare il rigore non sarebbe stato sbagliato.

Arbitraggi 11^ giornata: disastro Banti, Juve e Napoli graziate

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Il turno infrasettimanale storicamente non ha mai portato bene agli arbitri, e questa volta non ha fatto eccezione. Sono molti gli errori, alcuni piuttosto gravi, che hanno condizionato la giornata, e probabilmente il proseguio del campionato, dato che sia il Milan che la Juventus sono stati fortemente aiutati da arbitraggi “poco attenti”, ma anche qualche piccola può recriminare.

Ha ragione Zamparini ad inveire contro il signor Banti in quanto i suoi errori condizionano molto la partita. Escludendo due azioni sospette in area molto simili, una per parte, valutate alla stessa maniera, c’erano due rigori per il Palermo, uno così così su Pinilla nel primo tempo, ma l’altro evidentissimo su punizione di Miccoli con Boateng che stende il braccio con cui tocca la palla in area, mentre dall’altra parte il rigore di Ambrosini non ci doveva essere perché il milanista ha toccato la palla con un braccio e poi è lui che va a cercare il contatto con Sirigu, mentre il terzo gol è viziato da un fuorigioco in partenza di Ibrahimovic, anche piuttosto evidente.

Il Cesena chiede rispetto

C’è amarezza in casa Cesena all’indomani della gara contro la Juventus persa per tre reti a uno. Gli uomini di Ficcadenti hanno mostrato un bel calcio sul terreno dell’Olimpico andando

Arbitraggi 10^ giornata: mancano rigori a Lazio e Bari, generoso quello dato all’Inter

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Ancora una volta la classe arbitrale si dimostra molto preparata, ma pecca sempre sullo stesso punto: la mancanza di uniformità. E’ evidente che, se i direttori di gara continuano ad arbitrare in questo modo, la tecnologia servirà solo per i gol fantasma, perché sui fuorigioco sono perfetti nel 99% delle circostanze. E nessuna tecnologia al mondo potrà mai sostituire l’arbitro nell’assegnare un calcio di rigore.

E così capita che l’Inter porti a casa un punto grazie ad un rigore che non solo non c’era, ma che lo stesso Eto’o che se l’è procurato ha ammesso non ci fosse; capita che la Lazio perda il derby per un rigore netto non dato a Mauri per trattenuta di Riise a meno di un metro dalla porta (ci stava l’espulsione), e capita che il secondo rigore assegnato alla Roma ci sia, ma pochi secondi prima Baptista era entrato in area commettendo fallo su Lichtsteiner.

Arbitraggi 8^ giornata: molta confusione sui rigori, dubbi sull’intervento di Cassano

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L’ottava giornata di campionato si trascina dietro molte polemiche che rovinano la giornata positiva della gran parte della classe arbitrale. Aspettando Napoli-Milan, tra le altre 9 gare solo tre sono gli arbitri insufficienti, più uno discutibile in Inter-Sampdoria.

Ma andiamo con ordine. Il risultato falsato sostanzialmente è uno solo, e cioè Udinese-Palermo. Se il rigore con cui i friulani passano sul 2-0 è regolare, c’è da considerare che non ci sarebbe dovuta nemmeno essere l’azione da cui è scaturito perché il calcio d’angolo che ha portato Cassani a stendere Zapata in realtà era una rimessa dal fondo valutata male dal guardalinee.

Arbitraggi 6^: tanti risultati falsati e sviste clamorose

Tutto ciò che di buono era stato fatto l’anno scorso, la classe arbitrale lo sta bruciando quest’anno. Le sviste si stanno moltiplicando, c’è molta confusione sui rigori e sui falli di mano, tanto che episodi simili vengono giudicati in maniera diversa. Lampanti sono le valutazioni sul tocco con le mani in Genoa-Bari e Fiorentina-Palermo. Nella prima gara infatti Toni (che già è alto di suo) alza le braccia allungando ulteriormente la sua figura. Colpisce la palla con la mano, l’arbitro lo ritiene un tocco involontario e lascia proseguire, ma sul rimpallo Palacio segna il gol dell’1-0.

Molto simile è ciò che accade nell’area del Palermo in cui Balzaretti, il quale peraltro non sembra nemmeno farlo volontariamente, sfiora appena con il braccio il pallone. Qui il signor Mazzoleni dà calcio di rigore, e buon per lui che Ljaijc lo sbagli, altrimenti le polemiche non sarebbero mai finite.

Arbitraggi 5^ giornata: recriminano Parma, Palermo e Sampdoria

Ancora una giornata storta per la classe arbitrale, solo che non essendoci episodi importanti nelle partite delle big italiane, con ogni probabilità non si parlerà di questi errori nei prossimi giorni. Sono almeno tre i risultati falsati dalle valutazioni errate, ma molti errori avvengono anche per episodi che non influiscono sul punteggio finale, ma che avrebbero potuto cambiare il corso della partita.

Cominciamo con il caso più particolare, ed è Fiorentina-Parma, con un rigore netto non dato agli ospiti nella ripresa. Nel capovolgimento di fronte Lucarelli, che 30 secondi prima era stato atterrato in area viola, mette giù Gilardino (viene ammonito ma andava espulso per fallo da ultimo uomo). La Fiorentina va in vantaggio, ma se fosse stato concesso il rigore al Parma la partita sarebbe andata in maniera radicalmente diversa.

Prandelli sta con gli arbitri

Il campionato italiano è iniziato da sole tre settimane, ma già sono molte le squadre che si sentono in diritto di criticare l’operato degli arbitri. A dare il ‘la’ alle recriminazioni, seppure in modo garbato e composto, è stata la Fiorentina, allenata fino alla scorsa stagione da Cesare Prandelli. Ed è proprio il neo-ct della nazionale a dire la sua sulla situazione, difendendo le giacchette nere a spada tratta:

Non mi stanno piacendo le polemiche arbitrali e questa continua violenza psicologica. Dovremmo riuscire tutti ad abbassare un po’ i toni per uscirne, smettendo di parlar male degli arbitri. Basta seguire le interviste per capire che tutti, anche nelle grandi squadre, vogliono mettere pressione sui fischietti. Ogni partita ha una sua storia, non bisognerebbe parlare delle decisioni arbitrali: i nostri direttori di gara sono i migliori del mondo, sia fisicamente che tecnicamente, ma devono essere sereni per poter operare al meglio.

Arbitraggi 3^ giornata: tanti errori, ma nessuno influisce sui risultati

Nella giornata di campionato appena trascorsa c’è materiale per le polemiche di un mese, la maggior parte delle quali sarebbero risolte con la moviola in campo o con qualche altro intervento tecnologico che faciliterebbe molto la vita agli arbitri. Sicuramente una telecamera vede meglio di 10 arbitri, ma questo purtroppo la Fifa non lo vuole capire.

L’errore più clamoroso avviene in Cesena-Lecce, quando Nagatomo atterra Munari e si allontana dalla “scena del delitto”. L’arbitro Rocchi sbaglia la valutazione e mostra il giallo all’innocente Colucci il quale, già ammonito, viene espulso. Il direttore di gara si rende conto però dell’errore e, alla prima occasione, espelle anche un calciatore del Lecce per un fallo veniale, in modo da recuperare dalla figuraccia. Per sua fortuna il Cesena vincerà lo stesso e dunque le polemiche dureranno poco.

La Fiorentina chiede rispetto

Sono state giocate due sole giornate di campionato e già c’è chi ritiene di essere stata fortemente penalizzata dagli errori arbitrali. Parliamo della Fiorentina, che nella prima giornata si è vista assegnare un gol contro, quando la palla colpita da Cavani aveva evidentemente battuto sulla linea di porta, per poi essere raccolta dal portiere (finirà 1-1 contro il Napoli), mentre nella seconda si è vista annullare una rete contro il Lecce per un fuorigioco inesistente (1-0 per i giallorossi).

Errori che ci possono stare nell’economia di una stagione, ma che sembrano ancor più pesanti perché commessi nelle prime due giornate di campionato. La Viola non ci sta e proprio oggi pomeriggio ha voluto far sentire la propria voce, per evitare che in futuro Gilardino e compagni possano subire torti simili e perdere altri punti fondamentali nella rincorsa alle prime posizioni di classifica. Di seguito il testo del comunicato della Fiorentina.