Arbitraggi 27^ giornata: mancano due punti al Brescia ed uno al Chievo

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Nelle 9 partite disputate tra sabato e domenica, gli arbitri italiani, a parte qualche cartellino sbagliato, si sono comportati bene per 89 minuti su quasi tutti i campi. Poi tra il novantesimo ed i minuti di recupero sono crollati.

Ma andiamo con ordine. Sembra eclatante l’errore di Morganti che in Brescia-Lecce, all’ultimo minuto, annulla la rete a Caracciolo per fuorigioco. Non solo l’Airone parte in posizione regolare, ma ironia della sorte, il passaggio che lo smarca non è di un compagno, ma involontariamente viene servito dal leccese Olivera. Il guardalinee ha la responsabilità dell’annullamento, anche se era impallato, ma l’arbitro aveva la visuale libera e non ha fatto obiezioni.

Arbitraggi 26^ giornata: gol regalati a Milan e Inter

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Errori bipartisan avvantaggiano le milanesi, in una giornata in cui, senza sviste arbitrali, a gioire sarebbe potuto essere solo il Napoli. Ed invece due colossali sbagli dei signori Banti e Celi regalano un aiuto incredibile a Milan ed Inter, di cui sicuramente non avrebbero avuto bisogno, ma che a fine campionato potrebbe pesare molto.

Robinho tocca in modo talmente evidente con il braccio il pallone nel gol dello 0-1 che si notava l’irregolarità anche dalla tribuna a velocità normale. Ma incredibilmente il signor Banti, a 10 metri di distanza e senza calciatori che lo impallavano, non vede.

Arbitraggi 25^ giornata: falsata Roma-Napoli, mancano due rigori al Brescia

In 7 partite su 10 gli arbitri sono stati da 10 e lode o quasi. Difficilissima Juventus-Inter, tenuta molto bene da Valeri che sbaglia solo a non ammonire Cordoba per una trattenuta su Toni, e ci sono dubbi per un rigore su Matri che nemmeno alla moviola sembra chiarissimo; altre partite sono state complicate ma le decisioni arbitrali corrette, come in Bari-Genoa o in Cesena-Udinese, mentre ci sono due risultati falsati ed una partita, Roma-Napoli, in cui l’arbitro ha combinato un disastro dopo l’altro.

Cominciamo da qui. I due sputi reciproci tra Rosi e Lavezzi non sono stati sanzionati perché non visti (qui la colpa è degli assistenti), ma sicuramente arriverà la prova televisiva. Dove sbaglia Bergonzi è a non ammonire Dossena (sarebbe stato il secondo giallo) per un fallaccio su Taddei. Ci trovavamo ancora nel primo tempo, e la gara sarebbe andata diversamente. Nella ripresa però il numero dei giocatori sarebbe potuto tornare in parità perché un fallo di mano di Rosi non è stato sanzionato a dovere (anche qui ci sarebbe la seconda ammonizione), mentre nel finale poteva essere mostrato il rosso anche a De Rossi. L’unico pezzo di bravura accade sul calcio di rigore, quando Bergonzi si accorge che il tiro di Cavani ha oltrepassato la linea, ed è tornato in campo, assegnando il gol regolarmente.

Arbitraggi 24^ giornata: mancano un gol a Maggio ed uno a Pazzini

Per fortuna gli errori degli arbitri nella ventiquattresima giornata non hanno influito sui risultati finali, anche se rimangono tanti ed alcuni anche gravi. Può protestare a ragione il Napoli, quando sul risultato di 1-0 Maggio colpisce di testa ed Antonioli toglie il pallone da dentro la porta. L’arbitro Celi dice che la palla non ha varcato la linea, ma se ci fosse stata a disposizione la tecnologia, sarebbe apparso evidente che era gol. Fortunatamente pochi minuti dopo arriverà il 2-0 che mette d’accordo tutti.

Manca un gol anche all’Inter, visto che viene annullata una rete a Pazzini per un fuorigioco che non c’è. A dir la verità nel primo tempo ci poteva essere un episodio che avrebbe potuto cambiare la partita, con Ranocchia che stende Borriello al limite dell’area per un fallo che molti arbitri avrebbero potuto valutare da ultimo uomo, visto che Cordoba è piuttosto distante, ma Tagliavento lascia proseguire.

Arbitraggi 23^ giornata: arbitri troppo buoni, mancano una valanga di cartellini gialli e rossi

Arbitraggi perfetti in questa giornata non ce ne sono stati, e se è vero che gli errori che avrebbero potuto condizionare una partita non sono tanti, è vero anche che i preparatori degli arbitri dovrebbero tenere un corso d’aggiornamento accelerato per i fischietti italiani che sono diventati improvvisamente troppo buoni. Risultati falsati da errori arbitrali sono “solo” (si fa per dire) due, ma con le espulsioni giuste che ci stavano, molte partite sarebbero potute finire diversamente.

Hanno ragione a protestare Marotta e Delneri, dato che in Palermo-Juventus mancano due rigori netti ai bianconeri. Ora, a prescindere dai tanti falli, specialmente su Krasic, che gli arbitri ormai non fischiano più, vanno registrati il famoso mani di Bovo in area, impossibile da non vedere, che alla fine non peserà più di tanto in quanto nell’azione successiva i bianconeri segneranno la rete del 2-1. Ma a pesare è la trattenuta di Cassani su Matri piuttosto evidente nel recupero del primo tempo. Se fosse stato fischiato il rigore, ora probabilmente non staremmo raccontando l’ennesima sconfitta della Juventus. C’è da dire anche che il Palermo è sempre stato tartassato dagli arbitri quest’anno, quindi per una volta qualche errore a favore ci può stare.

Juve in crisi: è colpa degli arbitri?

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Incredibile, ma vero: la Juventus si lamenta del trattamento ricevuto dalla classe arbitrale nelle ultime giornate di campionato! Possibile che la Vecchia Signora stia pagando per colpe passate? Possibile che sia sottoposta alla legge del contrappasso? Difficile da stabilire, ma intanto, all’ennesimo errore arbitrale contro, la Juve alza la voce e lo fa nelle persone di Gigi Delneri e Beppe Marotta. Il tecnico è un fiume in piena di fronte alle telecamere di diverse tv:

Abbiamo avuto delle situazioni pazzesche in campo oggi, falli non dati, calci di rigore di un’evidenza sconvolgente. Noi vogliamo rispetto. Non è che ci devono dare tutti i rigori, ma quelli che sono evidenti. Non può dire che non l’ha visto, altrimenti ci piglia anche in giro.

Arbitraggi 22^ giornata: manca un rigore al Palermo, cartellini sbagliati in Juventus-Udinese

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Per fortuna stiamo qui a giudicare errori arbitrali sempre meno frequenti, ma purtroppo ogni giornata almeno uno o due gravi se ne rilevano. Stavolta, o sarebbe meglio dire “anche” stavolta, a lamentarsi è il Palermo, preso letteralmente di mira dagli arbitri italiani. Sul risultato di 0-1 c’è un rigore piuttosto solare per i rosanero per un fallo di mano volontario di Thiago Motta, ma l’arbitro lascia proseguire. Considerando che la rete di Nocerino è arrivata parecchi minuti dopo, probabilmente sullo 0-3 l’Inter non avrebbe avuto la forza necessaria per ribaltare il risultato.

Ma il peggior arbitro di giornata è stato Giannoccaro. In Juventus-Udinese infatti i friulani hanno potuto fare ciò che volevano su Krasic, l’hanno preso a calci per tutta la partita senza che il direttore di gara prendesse provvedimenti. Oggi Delneri si è arrabbiato perché, a suo dire, il serbo sta ancora pagando la simulazione di Bologna, ed ora gli arbitri non gli fischiano più nulla a favore. Mancano molti cartellini gialli, mentre i due rossi comminati nel finale se li sarebbe potuti risparmiare, specialmente quello per Sanchez che sembra un falletto veniale.

Arbitraggi 21^ giornata: per una volta protesta l’Inter

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A memoria potrebbe essere la prima volta che l’Inter subisce diversi errori arbitrali all’interno della stessa partita, tanto da inficiarne il risultato. Sarà che le altre volte che gli arbitri hanno sbagliato a sfavore dell’Inter, poi i nerazzurri vincevano ugualmente e quindi andava tutto nel dimenticatoio, ma stavolta un paio di sviste della terna arbitrale al Friuli potrebbe pesare sul computo del campionato.

Ci sono due episodi importanti, gli unici di tutta la giornata a condizionare un risultato. Il primo è il fallo di Stankovic da cui scaturisce la punizione che Di Natale trasformerà magistralmente per il 2-1. Rivedendo alla moviola si nota che Inler si butta senza essere toccato, e pure in ritardo. Inoltre, nel secondo tempo, Benatia stende Cambiasso in area in modo netto, ma l’arbitro Morganti non si accorge di ciò che accade e lascia proseguire.

Arbitraggi 20^ giornata: quanti errori, arbitri quasi tutti insufficienti

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Un enorme passo indietro è stato fatto nella prima giornata di ritorno, la quale non si apre sotto i migliori auspici. Se il girone d’andata è stato abbastanza positivo per i fischietti italiani, non si può dire altrettanto per le gare di questo weekend, in cui ci sono stati almeno 4 errori molto gravi su 10 partite che hanno inficiato altrettanti risultati.

Cominciamo con il più clamoroso, quello che tutti hanno visto tranne l’arbitro, e cioè il fuorigioco di Adriano nell’azione che ha portato al gol-vittoria per la Roma. All’interno della stessa azione c’è un mani di Borriello, un fuorigioco difficile da rilevare dello stesso attaccante ed uno molto evidente dell’Imperatore. Ma il guardalinee lascia correre ugualmente e, nella stessa azione, arriverà poi il gol decisivo. Poco prima era stato bravo l’altro assistente a vedere il tocco di mano di Giaccherini che era andato in gol, non proprio facile da valutare a velocità normale.

Errori arbitrali, la situazione alla fine del girone d’andata: Palermo campione d’inverno

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Dopo le prime 19 giornate di campionato è il momento di tirare le somme ed osservare come si sono comportati gli arbitri italiani. Un dato balza all’occhio: a differenza degli altri anni gli errori che hanno influenzato i risultati delle partite sono diminuiti, e così le gare che sarebbero potute finire con un risultato diverso sono 27 su 187 (mancano le gare rinviate). Sono ancora tante, ma meno degli scorsi anni pre e post Calciopoli.

Abbiamo così provato a vedere come sarebbe la classifica senza questi errori, prendendo in considerazione soltanto le mancanze gravi (gol fantasma valutati male, rigori netti non concessi, gol annullati ingiustamente, ecc.) che hanno condizionato il risultato finale, e senza considerare i cartellini, vero problema degli arbitri di quest’anno, i quali non riescono a trovare un’uniformità di giudizio, oppure altri errori gravi che non hanno influito sul risultato. Vediamo cosa ne è venuto fuori.

Arbitraggi 19^ giornata: manca un rigore al Palermo, molti errori ma che non influiscono

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La seconda giornata del 2011 non è stata all’altezza della precedente. Sono molti gli errori arbitrali, alcuni anche gravi, che hanno condizionato l’ultima giornata del girone d’andata, ma essenzialmente solo uno avrebbe potuto far terminare la partita con un risultato diverso.

Si tratta di un mancato rigore al Palermo quando Rigoni affonda Pastore lanciato solo in area, fermandone una chiara occasione da gol. Si sarebbe trattato di rigore ed espulsione per il calciatore del Chievo, con la partita che sicuramente avrebbe preso una piega diversa.

Arbitraggi 18^ giornata: inizia bene l’anno degli arbitri, solo una partita da rivedere

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Molto bene l’inizio del 2011 degli arbitri, che speriamo non si fermino qui. Non solo, su 10 partite, 9 si possono dire non influenzate da errori arbitrali, ma bisogna sottolineare anche le ottime prestazioni di alcuni direttori di gara che hanno preso decisioni difficili, azzeccandole sempre.

Benissimo De Marco che azzecca tutti gli episodi nella partita più difficile della giornata, Juventus-Parma (espulsione di Melo, simulazione di Krasic, rigore al Parma); ottimi anche Giannoccaro che convalida il gol della Fiorentina su cui ci sono state delle proteste, ma che era regolare, l’assistente di Tagliavento che vede bene la posizione di Okaka nel derby pugliese, e Celi che convalida giustamente la prima rete del Palermo.

Arbitraggi 17^ giornata: eccesso di zelo contro le grandi, danneggiate Juventus e Milan

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Di solito ci si lamenta perché sono le grandi ad avere i favori arbitrali, ma nell’ultima partita del 2010, forse per non incappare in polemiche, gli arbitri di serie A ci sono andati giù pesanti proprio nei confronti delle big, anche troppo.

Non ci sono episodi eclatanti ed alla fine i risultati delle sole 8 partite non sono viziati, ma problema rimane sempre la solita incomprensibile gestione dei cartellini. A parte i soliti falli gravi non puniti con l’ammonizione su un campo e falli lievi puniti troppo duramente su un altro, c’è da segnalare un errore sulla valutazione che ha portato all’espulsione di Giandonato in Chievo-Juventus. Il giovane bianconero è stato cacciato per aver commesso fallo da ultimo uomo, ma in realtà non era così perché c’era Pepe molto vicino, perché eravamo distanti dalla porta almeno 25-30 metri, e perché Costant non si stava dirigendo verso la porta, ma verso la bandierina, dunque non era nemmeno una chiara occasione da gol. Ci stava bene un’ammonizione. Molto generoso anche il rigore concesso al Chievo, visto che Moscardelli parte in fuorigioco.

Arbitraggi 15^ giornata: disastrosi Pierpaoli e Damato

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Fare di tutta l’erba un fascio è sempre sbagliato, ma visti i gravissimi errori di questa giornata di campionato non si può di certo dire che la classe arbitrale italiana sia di livello eccellente.

Nelle 9 partite giocate tra sabato e domenica, a parte la solita gestione dei cartellini che ancora non ha trovato una soluzione, ci sono da registrare tre gare condizionate pesantemente da errori che, se gli arbitri fossero stati più attenti, sarebbero potute finire in modo diverso.