Arbitraggi 7^ giornata: giornata in chiaroscuro con l’evidente bisogno della moviola in campo

Nonostante le tante polemiche sugli arbitraggi (specialmente da parte di Napoli, Inter e Roma), riguardando la moviola della settima giornata scopriamo che, dopotutto, gli arbitri italiani non si sono comportati così male. In effetti qualche errore c’è stato, ma perlopiù sono sbagli perdonabili.

Ciò che invece non è perdonabile è che né la Federcalcio né la Fifa dicano una sola parola sulla moviola in campo che, come dimostra anche questa giornata, per l’ennesima volta, avrebbe potuto cambiare diversi risultati. Infine va trovata qualche contromisura alla diversità di valutazione sui cartellini, visto che ogni arbitro prende decisioni diverse e non ci si trova mai d’accordo su come sanzionare un fallo.

Arbitraggi 6^ giornata: non solo Rocchi, errori anche a Firenze e su altri campi

Anziché migliorare, le direzioni di gara degli arbitri italiani stanno peggiorando. A parte Inter-Napoli, in cui il risultato è troppo netto per dire che poteva essere diverso con un altro arbitro, se si deve parlare di risultato falsato lo si deve fare a proposito di Fiorentina-Lazio, in cui il primo gol dei biancocelesti era da annullare. Non c’è stato un evidente errore da parte del guardalinee perché Sculli, che offre l’assist, è oltre l’ultimo difensore di pochissimo, ma certo è che se avessimo la moviola in campo, episodi del genere non accadrebbero.

Ma sicuramente va a Gianluca Rocchi la copertina di questa giornata disastrosa per gli arbitri italiani. Di sicuro con le sue scelte ha incanalato una partita che forse sarebbe finita ugualmente con la vittoria del Napoli, ma certo è che avremmo tutti preferito una tensione meno evidente. A parte l’espulsione di Obi, in cui nessuna delle due ammonizioni andava comminata, come non andava fischiato nemmeno il rigore che ha sbloccato la partita perché il fallo è avvenuto fuori area, gli errori dell’esperto fischietto sono stati anche altri.

Arbitraggi Serie A: senza errori Lazio in Champions e Sampdoria salva

Foto: AP/LaPresse

Come ogni anno, proviamo a vedere quanto hanno influito gli errori arbitrali commessi durante tutto l’arco del campionato, per cercar di capire come sarebbe la classifica se non fossero stati commessi dei palesi torti. Ovviamente tale classifica non ha un significato effettivo perché molte partite sarebbero potute andare diversamente se la classifica fosse stata diversa, ma in ogni caso notiamo che molti club sono stati molto aiutati mentre altri penalizzati.

Per stilare questa classifica abbiamo raccolto soltanto quegli errori decisivi e netti, come un gol regolare annullato o un calcio di rigore concesso in maniera errata, i quali avrebbero potuto cambiare il risultato di una partita, dunque un episodio avvenuto sul punteggio di 4-0, per esempio, non rientra nei nostri calcoli. La classifica finale viene stilata con numeri assoluti che sono il risultato del numero di punti sottratti o ottenuti ingiustamente.

Arbitraggi 37^ giornata: molti errori di Mazzoleni, altre sbavature in giro per i campi di A

Foto: AP/LaPresse

L’ultimo periodo positivo degli arbitri italiani è stato rovinato da questa giornata che, a parte Sampdoria-Palermo, non ha visto errori eclatanti, ma alcuni risultati sono stati condizionati. Ma iniziamo dalla gara più importante che ha significato la retrocessione matematica per i blucerchiati. Più che Mazzoleni, che però ha le sue colpe, il disastro lo compiono i suoi collaboratori che non lo aiutano a dovere.

Incredibile l’annullamento di un gol di Pozzi sullo 0-0, per un fuorigioco che già a velocità normale si vedeva che non c’era. Nella ripresa Mazzoleni si sente di dover compensare il danno, e alla prima occasione favorisce la Samp: il gol di Biabiany viene convalidato, ma è evidente la carica sul portiere dato che salta con un gomito largo, colpendo Benussi. Ma non finisce qui. Infatti successivamente nega un rigore nettissimo su Hernandez che subisce ben due falli in area nella stessa azione, e nel finale nervosissimo dei doriani risparmia diversi cartellini rossi per falli di reazione. Quando un errore condiziona tutta la partita.

Arbitraggi 35^ giornata: almeno 3 risultati falsati, scandalosi Russo e Celi

Foto: AP/LaPresse

Tre rigori in una sola partita si vedono raramente, e spesso ci lamentiamo quando non vengono fischiati. Ma forse bisognerebbe valutare attentamente e non farsi prendere dall’entusiasmo in partite così delicate. Accade invece che Russo, uno degli arbitri peggiori di quest’anno, ne combina di tutti i colori in Bari-Roma, con il solo sollievo di poter suddividere equamente le sue colpe con i suoi collaboratori. I rigori: 2 su 3 non c’erano, ed in particolare il primo per il Bari, non tanto per il fallo di mano di Juan quanto perché Huseklepp parte in fuorigioco, ed il secondo per la Roma, quello che poi Totti sbaglierà, perché Glik e Borriello si trattengono a vicenda. Di conseguenza non andava espulso il difensore barese.

Ma non finisce qui. Ai biancorossi infatti mancano due azioni potenzialmente da gol visto che per due volte sono stati fermati per fuorigioco inesistente calciatori da soli contro Doni, mentre se l’assistente fosse stato più attento, non ci sarebbe stato il gol-vittoria per la Roma. L’azione che porterà al gol di Rosi infatti scaturisce da un mancato calcio d’angolo per i baresi. Anziché dare il corner, l’arbitro concede il rinvio dal fondo, e dai piedi del portiere partirà poi l’azione che darà i 3 punti alla Roma.

Arbitraggi 34^ giornata: Bergonzi troppo severo con la Juve, Damato dimentica la regola del vantaggio

Foto: AP/LaPresse

Il sabato di Pasqua non è stato molto prolifico per gli arbitri italiani, forse perché non vedevano l’ora di raggiungere le famiglie per le vacanze. La giornata di campionato numero 34 consente di ottenere molti spunti di discussione su cui l’Ifab e l’associazione arbitri italiani dovrebbero discutere perché altrimenti le polemiche non finiranno mai.

Ad esempio bisogna avere una regola chiara su ciò che è accaduto in Palermo-Napoli, in cui l’arbitro Damato fischia un rigore netto in favore dei rosanero, senza però aspettare di vedere se il vantaggio si concretizza. Ed infatti un’azione più concreta di un gol, quello di Nocerino che due secondi dopo il fischio insacca, non c’è. Per sua fortuna Bovo ha poi segnato, altrimenti le polemiche sarebbero durate fino alla fine del campionato.

Arbitraggi 33^ giornata: mancano un rigore alla Fiorentina e due alla Roma

Foto: AP/LaPresse

Si dice tanto che la Roma quest’anno ottenga molti favori arbitrali, ed in parte è vero visto che fino a prima di questa giornata, secondo i nostri calcoli, aveva ottenuto almeno 11 punti in modo non proprio limpido, ma stavolta i giallorossi hanno ragione a recriminare.

In una giornata in cui la maggior parte degli arbitri è stata irreprensibile, e a parte la solita disparità di trattamento nei cartellini, si è comportata egregiamente, si segnala la disastrosa partita del signor Romeo. In Roma-Palermo mancano due rigori netti alla Roma, uno al Palermo, mentre quello che effettivamente viene concesso non c’è assolutamente, ed assomiglia molto ad una compensazione per quello non dato pochi minuti prima.

Arbitraggi 32^ giornata: Udinese-Roma falsata dal mancato rigore su Asamoah, mancanza di uniformità sui rossi

Foto: AP/LaPresse

La giornata di campionato appena conclusa si può definire abbastanza positiva per i fischietti italiani, ma gli errori non sono mancati. Quello che salta all’occhio oggi è la mancanza di uniformità, richiesta da più parti ma non sempre rispettata, che rimanda ai preparatori degli arbitri un bel po’ di lavoro da fare.

Ma partiamo dall’unico episodio che avrebbe potuto cambiare un risultato, quello contestatissimo in Udinese-Roma. Siamo nei minuti di recupero e Asamoah segna toccando con un braccio. L’arbitro Damato giustamente annulla, ma a quel punto dovrebbe fischiare il rigore per i friulani in quanto il calciatore dell’Udinese non può saltare perché Perrotta gli rifila una gomitata al volto, e così riesce a compiere il movimento solo parzialmente, alzando il braccio incriminato. Considerando che, alla ripresa del gioco, la Roma andrà a segno, non faremmo peccato ad ipotizzare che, nel caso Damato avesse visto giusto, probabilmente la partita non sarebbe finita 1-2 ma 2-1.

Arbitraggi 31^ giornata: il tiro di Brocchi era gol, ma Lotito sbaglia a protestare

Foto: AP/LaPresse

E’ una furia in conferenza stampa Claudio Lotito, il quale se la prende con Banti per la prestazione, a suo dire, sfavorevole alla Lazio. Secondo il patron dei biancocelesti infatti l’arbitro ha sbagliato tutte le decisioni chiave della partita, ma viste alla moviola, non sono poi così tanto sbagliate le scelte del direttore di gara.

L’unico errore, anche piuttosto grave, è il non aver concesso il gol sul tiro di Brocchi che colpisce la traversa e finisce in porta, superando la linea di almeno 20-30 cm prima di venir sbalzato fuori. Ancora una volta si dimostra fondamentale la necessità di un mezzo tecnologico per far chiarezza su questi episodi che sono sempre più frequenti (in questa giornata almeno 3 volte). Poco male perché appena trenta secondi dopo la Lazio segnerà comunque, e quindi non si può definire un vero e proprio furto, anche se l’errore resta.

Arbitraggi 30^ giornata: bene gli arbitri, nessun errore decisivo

Foto: AP/LaPresse

Una volta ogni tanto può capitare che gli arbitri incappino in una giornata positiva (vorremmo poter dire il contratrio), ma in definitiva ci vien da augurare che tutte le giornate di campionato, ai fini degli errori arbitrali, siano come quella appena trascorsa.

Non che di strafalcioni non ce ne siano stati, ma soltanto non hanno influito sul risultato. L’errore più clamoroso avviene ai danni del Parma che si vede fischiare un rigore contro per un fallo di mani in area. Peccato che il tocco di mani sia di Volta, che gioca nella Samp. Per fortuna Maccarone calcia malissimo e dunque mette tutti d’accordo.

Arbitraggi 29^ giornata: Palermo ancora penalizzato, ennesimo gol fantasma richiede la tecnologia in campo

Foto: AP/LaPresse

Va bene che non si vuol introdurre la moviola in campo, ma almeno una tecnologia che ci dica quando il pallone è entrato o no ci vorrebbe. Nemmeno le telecamere infatti riescono a rendere chiaro se il pallone calciato da Corvia in Lecce-Bologna ha oltrepassato completamente la linea di porta, anche se il fermo immagine sembra mostrare uno spicchio di pallone ancora sulla linea (quindi niente gol), ma per la certezza ci vorrebbero i sensori.

Poco male, tanto il gol sarebbe stato da annullare in quanto Olivera lancia il compagno con un clamoroso fallo di mano che non si sa come l’arbitro Peruzzo non vede. Chi invece ha tutto il diritto di protestare è, come al solito, il Palermo, che anche se ha meritato la sconfitta sul campo, vede arrivarla con un gol irregolare. Ci sarebbe infatti già qualche dubbio sul controllo di gomito di Rossi, che però ha il braccio vicino al corpo; ma intanto la palla finisce a Palacio che è in netto fuorigioco, dunque la rete era da annullare.

Arbitraggi 28^ giornata: tanti errori sui rigori, risultati falsati contro Napoli, Bologna e Lecce

Foto: AP/LaPresse

La ventottesima giornata di campionato si può definire tra le peggiori di quest’anno per i fischietti italiani. Non c’è una partita in cui non si può contestare qualcosa, da errori gravi ma che non incidono sul risultato finale, come le mancate ammonizioni o espulsioni in Inter-Genoa o Chievo-Parma, a risultati letteralmente falsati per errori arbitrali.

La gara che sicuramente farà più discutere è Napoli-Brescia. Mazzarri viene espulso per le proteste dopo la mancata concessione di un rigore per fallo su Maggio. A dir la verità Accardi, con molto mestiere, sbilancia il difensore napoletano mandandolo gambe all’aria. Il contatto è ai limiti del regolamento e Mazzoleni fa bene a non fischiare. Purtroppo però c’è un altro rigore, stavolta netto, che non viene assegnato ai partenopei, con un fallaccio di Konè su Mascara, in cui il difensore colpisce il napoletano in pieno senza toccare il pallone.