Quarta in classifica a quaranta punti e lanciata più che mai verso la zona Champions: la Genova rossoblu può permettersi il lusso di sognare in grande, alla faccia di quanti pronosticavano un campionato “tranquillo” ma non eccezionale. Merito di una squadra ben costruita, di un allenatore valido e di una società che ha saputo valorizzare i giovani, indovinando al tempo stesso acquisti “pesanti”.
Merito anche di un presidente, Enrico Preziosi, che pare avere un fiuto straordinario quando si tratta di portare a casa campioni ad un passo dall’esplosione. Quasi sempre, almeno. Tranne quella volta che era sul punto di prendere Lionel Messi, quando ancora non era il fenomeno che tutti conosciamo:
Su segnalazione di Favero lo avevo portato a Como. Era un ragazzino, costava 50 mila dollari, ma il mio d.s. di allora lo bocciò.