Edgar Davids esordisce come giocatore-allenatore

Sembrava avesse detto stop al calcio giocato, ed invece eccolo lì ancora a correre sui campi in erba. Edgar Davids, ex di Juventus, Milan e Inter, ritorna a giocare dopo il temporaneo addio dello scorso anno, e lo farà nella veste di giocatore e allenatore. L’ex Pitbull, come l’avevano soprannominato ai tempi dell’Ajax, è stato ingaggiato dal Barnet, uno dei mille club di Londra, ufficialmente per fare il vice di Mark Robson.

Che fine ha fatto Edgar Davids?

Lo chiamavano “il Pittbull“, ed era anche il predecessore tra i “morditori di caviglie” del più celebre Ringhio Gattuso. Per molti anni, a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 risultava sempre tra i centrocampisti più forti del momento, grazie soprattutto alle ottime annate con le maglie di Ajax e Juventus.

A differenza di tutti gli altri calciatori però aveva una caratteristica: o giocava in maniera perfetta o diventava il più grosso bidone della squadra. Così gli accadde di passare dal campione dell’Ajax alla delusione del Milan, e dalle ottime annate in bianconero (ben 7) alla delusione cocente con la maglia dell’Inter, che forse nemmeno il tifoso più accanito ricorderebbe. Oggi ha 35 anni, ma cosa fa?

Juventus-Ajax 5-3: bianconeri sul tetto d’Europa

Amarcord bianconero quest’oggi sulle pagine di Calciopro per ricordare una delle notti più felici della storia juventina. Era il 22 maggio del 1996 e allo Stadio Olimpico di Roma andava in scena l’atto finale della Champions League, lungamente inseguita e conquistata una sola volta fino ad allora, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni, nella triste notte dell’Heysel.

Undici anni dopo la Juve ci riprova, con una marcia di avvicinamento trionfale che vede cadere come birilli avversari del calibro di Borussia Dortmund, Steaua Bucarest, Glasgow Rangers, Real Madrid e Nantes.

In finale però c’è l’avversario più ostico, quello che nessuno vorrebbe mai incontrare, quello che solo a nominarlo fa tremare le gambe: il terribile Ajax di Van Gaal. Gli olandesi si presentano all’appuntamento da campioni uscenti, decisi a ripetere l’impresa dell’anno precedente, quando avevano alzato la Coppa davanti ad un Milan sconsolato. Ai bianconeri non resta che sperare in un passo falso degli avversari, largamente favoriti per la vittoria finale.