Lazio vicina a Cissè

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E’ scatenata la Lazio, intenzionata a ripetere, e perché no migliorare, la stagione appena conclusa, e far bene anche a livello internazionale. Dopo aver ingaggiato Klose, i biancocelesti hanno intenzione di completare un attacco già formidabile con Zarate, Kozak e Rocchi, ingaggiando anche Djibril Cissè.

Il francese di origini ivoriane gioca attualmente nel Panathinaikos dove è stella indiscussa, ma il club è costretto a cederlo a causa delle difficoltà economiche a cui tutta la Grecia sta andando incontro. Cissè, che non è più un ragazzino (ad agosto compirà 30 anni), era un astro nascente una decina di anni fa, quando in Francia segnava a raffica (70 gol in 128 partite con l’Auxerre), ma poi un infortunio occorso quando militava nel Liverpool ne ha un po’ frenato la carriera.

La classifica dei goleador europei al 9 gennaio

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Qualche tempo fa vi avevamo scritto dei migliori goleador europei, oggi ritorniamo sull’argomento per vedere cosa è cambiato in questi due mesi.

Progressivamente si stanno allontanando dai primi posti i bomber del calcio italiano – l’unico goleador che potrebbe entrare tra i primi dieci della classifica è Edison Cavani che con la tripletta di ieri sera ha segnato 13 reti in 19 partite.

Calciatori violenti: nei guai anche Dalmat

Pensavate forse che l’unico bad boy del calcio internazionale fosse Joey Barton? D’accordo, lui ha superato ogni limite umanamente immaginabile, finendo spesso al cospetto del giudice e pagando anche con un paio di mesi di galera per le sue malefatte, ma in giro per il Vecchio Continente non è l’unico ad essersi distinto per brutali aggressioni o risse provocate.

Poco fa  vi abbiamo raccontato del guaio combinato da Djibril Cissé, arrestato e poi rilasciato per aver aggredito una ballerina di lapdance (anche se non è ancora chiara la dinamica dei fatti), prendendola alla gola. Se le accuse venissero confermate, l’attaccante del Sunderland, in prestito dal Marsiglia, rischierebbe veramente grosso.

Stessa sorte che potrebbe toccare ad un altro francese, vecchia conoscenza del calcio italiano per aver vestito la maglia dell’Inter. Si tratta di Stephane Dalmat, capitano del  Sochaux (Prima Divisione Francese), anche lui resosi protagonista di un’aggressione ai danni di una donna.

Arrestato Djibril Cissè

Continua la moda dei calciatori della Premier League a farsi arrestare. Stavolta a finire davanti al giudice sarà Djibril Cissè, calciatore francese in forza al Sunderland. Come per altri suoi

Verso Euro 2008: Francia

Proporrei una colletta generale per far acquistare un paio di occhiali nuovi a Raymond Domenech. Il ct della nazionale francese ha diramato la lista dei 23 convocati per Austria e Svizzera 2008. Oltre alla (discutibile) scelta di non convocare nemmeno nella pre-lista dei 29 David Trezeguet (evidentemente ancora non gli è andato giù il rigore sbagliato nella finale del mondiale), Domenech ha fatto fuori anche Philippe Mexes, nonostante il gran gol fatto nella finale di coppa Italia, oltre che per l’ottima annata con la Roma.

E’ evidente che l’antipatia cronica mostrata dal ct francese nei confronti dell’Italia si riversa anche contro quei calciatori che nel Bel Paese percepiscono lo stipendio, visto che ha avuto l’ardire di convocare Boumsong (che però quando giocava nella Juve era stato sospeso dalla nazionale) facendo fuori il romanista, e anche la convocazione di Frey, che al momento è uno dei portieri più forti del mondo, è stata in dubbio fino all’ultimo momento.

Ligue 1: espulso Grosso per uno schiaffo e il Lione si ferma

Occasionissima persa dal Bordeaux per sperare ancora nello scudetto. Nell’anticipo di sabato il Caen rischia il colpaccio in casa della capolista Lione più nervosa che mai. Fabio Grosso, con i suoi sotto 2-1, si fa cacciare durante l’intervallo quando, al rientro nel tunnel sembra abbia sferrato uno schiaffo in faccia a Gouffran, proprio sotto gli occhi dell’arbitro. Il rosso è stato inevitabile.

L’assenza del terzino campione del mondo si sente e il Lione, nonostante Benzema riesca a pareggiare la gara dopo soli 9 minuti dalla ripresa, non riesce ad essere incisivo come altre volte, e torna a casa con un solo punto, ma tanto nervosismo da smaltire in questi giorni. Sono 19 le reti di Benzema che non segnava dall’eliminazione in Champions, proprio al momento giusto, avranno detto i suoi tifosi.

Ligue 1: unico campionato ancora aperto, incertezza su tutti i fronti

La Ligue 1 più bella degli ultimi 7 anni si sta svolgendo proprio in questi giorni, tra l’indifferenza dei media europei. Se le attenzioni sono tutte rivolte al campionato inglese, tra i capricci di Cristiano Ronaldo e lo strapotere del Manchester, o sul campionato italiano, dove l’Inter ormai ha mezzo scudetto cucito sulla maglia, o magari si dà la precedenza ai campionati spagnolo e tedesco, in cui la distanza tra prima e seconda è già 9-10 punti, sono in pochi a sapere che l’unico campionato ancora aperto si svolge in Francia.

Infatti il Lione che sembrava aver stravinto Le Championnat, ha subito un calo vistoso nelle ultime gare, bruciando 5 punti in due settimane. Probabilmente i pluricampioni di Francia si sono sentiti troppo sicuri della vittoria quest’anno, e che i bravi ragazzi del Bordeaux non fossero tanto convinti di farcela a recuperare.

Ligue 1: il campionato più avvincente d’Europa

Si riaccende una piccola fiammella di speranza per un finale di Ligue 1 all’insegna dell’incertezza. Si ferma a 6 vittorie di fila la serie positiva del Lione piglia tutto, sorpreso in casa del Marsiglia. Da segnalare c’è il primo gol in maglia rossoblù dell’ex difensore juventino Boumsong, a cui evidentemente piace di più la fase offensiva che quella difensiva, visti i 3 gol incassati dalla sua squadra.

Ora i punti di distacco dalla seconda (Bordeaux) sono solo 6, quante sono le giornate che restano da giocare, e i girondini si sono mostrati in piena forma, battendo sul loro campo una delle sorprese di quest’anno, il Rennes. A dir la verità il Bordeaux era sceso in campo da squadra operaia, umile, anche perchè non aveva i favori del pronostico, mentre la capolista era scesa in campo giusto per onor di firma, forte del margine di vantaggio in classifica, e della consapevolezza di essere imbattuta al Velodrome da dieci anni.

Milan-Liverpool 5-6: una Champions League persa in 6 minuti!

Sembra passata una vita in casa Milan da quella triste notte, in cui la certezza di una vittoria schiacciante si trasformò, nel giro di pochi minuti, nella più grande delle delusioni che i tifosi ricordino. Era il 25 maggio del 2005 e Istanbul diventava per una sera la capitale del calcio e si vestiva a festa per ospitare la finale di Champions League tra il Milan di Ancelotti ed il Liverpool di Rafa Benitez.

Mai finale fu più titolata di quella, con 6 coppe già nella bacheca della squadra italiana e 4 in quella degli inglesi: una sfida tra vere regine d’Europa. Il teatro è quello dello stadio Ataturk, davanti a quasi 70.000 spettatori in festa per l’evento, che mai avrebbero potuto immaginare di essere testimoni diretti di una delle partite più emozionanti del secolo.

Pronti via ed il Milan è già in vantaggio grazie a Paolo Maldini, che festeggia nel migliore dei modi la sua settima finale europea. E’ passato solo un minuto dal fischio d’inizio e la partita si mette in discesa per la squadra di Ancelotti, mentre il Liverpool sembra scioccato dalla doccia fredda e non riesce ad organizzarsi e a reagire.

Eduardo da Silva: infortunio choc, ma guardate quanti altri come lui

Si chiama Eduardo Da Silva, brasiliano di nome, croato per scelta sentimentale. Gioca nell’Arsenal di Arsene Wenger e come tutti i calciatori in odore di nazionale, altro non aspettava che di poter difendere i colori della bandiera nell’Europeo della prossima estate.

Purtroppo per lui, i suoi sogni (e non solo quelli) sono stati spezzati da un intervento di Martin Taylor, difensore del Birmingham, che lo costringerà a star fuori per il resto della stagione. Frattura scomposta della tibia e perdita di sensi per diversi minuti, tanto che si è reso necessario l’uso dell’ossigeno.

Inutile aggiungere commenti sulla rudezza dell’intervento, le foto parlano da sole, riportando alla mente episodi simili, verificatisi spesso sui campi di calcio negli anni passati.