Premier League: la coppia di Manchester in vetta, il Chelsea torna a vincere

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Accade di tutto in quest’ultima giornata del 2010 di Premier League spalmata su due giorni come se troppe emozioni tutte insieme potessero fare male. Luci ed ombre si susseguono sui campi inglesi facendo trascorrere un Capodanno ai tifosi delle big quasi sempre amaro.

Sorride Balotelli, che con l’ormai famosa tripletta (due gol su rigore ed uno a porta vuota) regala ai suoi il vertice della classifica in comproprietà con il Manchester United, seppur con due partite in più, ma soprattutto per ora chiude le polemiche che lo vogliono già con la valigia in mano. Ma è notte fonda per le altre big. Proprio lo United scivola a Birmingham, dove va in vantaggio con Berbatov e sogna una possibile fuga +2 dalle inseguitrici ma con delle partite da recuperare, ed invece viene risvegliato troppo presto da un gol di Bowyer in pieno recupero.

Premier League: super-Tevez tiene a galla il City, Berbatov lo United

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Due tra i calciatori più criticati della Premier League tengono a galla le proprie squadre nella giornata del Boxing Day, in cui tutte le partite (tranne una) vengono disputate nella stessa giornata. In attesa del big match tra Arsenal e Chelsea che si giocherà stasera, si sono disputate in Premier, unico campionato europeo in cui si gioca anche durante le feste di Natale, 7 partite perché due sono state rinviate per ghiaccio.

Dicevamo dei due calciatori più criticati. Uno è Tevez, non per motivi tecnici ma caratteriali. E’ stato quasi ad un passo dal lasciare il club, ma Roberto Mancini ha messo in campo tutto il suo carattere per trattenerlo, e con una mossa che si è rivelata vincente, affidargli la fascia di capitano nella trasferta contro il Newcastle, ha tirato fuori il meglio dall’Apache. Il suo Manchester City infatti riesce a vincere sul difficile campo dei bianconeri per 1-3 grazie a due gol e un assist proprio dell’argentino che, dopo una giornata del genere, crediamo difficile voglia ancora andar via.

Berbatov alla Juve?

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Ha il migliore attacco del campionato (25 reti all’attivo), eppure la Juventus sembra intenzionata ad intervenire nel mercato di riparazione proprio per rafforzare il reparto avanzato. Di nomi ne circolano parecchi in questi giorni (dal nostrano Matri all’extracomunitario Adebayor), ma pare l’obiettivo numero uno della Vecchia Signora sia Dimitar Berbatov, attaccante del Manchester United.

Il bulgaro ha cominciato alla grande la stagione, segnando gol a valanga, ma nelle ultime uscite non ha offerto il meglio di sé, tanto che le malelingue cominciano ad insinuare che il suo tempo in maglia rossa sia scaduto. Di qui l’ipotesi Juventus, che pur di arrivare all’attaccante sarebbe disposta a liberarsi di Gigi Buffon, da tempo nelle mire del club inglese.

Premier League: c’è solo il Chelsea, nemmeno l’Arsenal regge più il ritmo

Chi dava il Chelsea come club più accreditato a vincere tutto quest’anno, sta per ora avendo ragione. Non sono solo le vittorie a far dormire sonni sereni ai tifosi Blues, ma anche come queste arrivano, con una facilità disarmante e con goleade degne dei campionati dilettantistici.

Gli sparring partner di turno sono i calciatori del Blackpool, surclassati da una squadra che ha già segnato 21 gol in 5 partite, subendone uno solo. L’orologio riesce a fare appena un giro di lancetta ed il Chelsea è già in vantaggio. La difesa ospite si vede arrivare giocatori in maglia blu da tutte le parti, non capisce più nulla e Kalou segna il gol dell’1-0. Stesso discorso 10 minuti dopo con Malouda, il quale a fine gara avrà messo a segno una doppietta. Non poteva mancare la rete di Drogba ed il Blackpool è liquidato con un bel 4-0 maturato soltanto nel primo tempo. Nella ripresa forse i Blues hanno avuto pietà degli avversari e non hanno spinto più.

Berbatov-Wolsburg, un bulgaro in Bundesliga. Miccoli verso la Premier

 In Inghilterra impazza il mercato. Molte squadre sono attive sia sul fronte acquisti sia su quello delle cessioni. Ecco le più importanti trattative che riguardano le formazioni della Premier League:

Manchester United:

Alex Ferguson è rimasto deluso dal rendimento di Dimitar Berbatov, tanto da meditare una sua cessione. Nei giorni scorsi il bulgaro è stato accostato a Milan, Bayer Leverkusen e Stoccarda. Oggi, però, è spuntato il Wolfsburg, che ha messo sul piatto della bilancia 20 milioni di sterline, ricavate dalla più che probabile cessione di Edin Dzeko.

Tottenham:

La società di Londra è sulle tracce di Radamel Falcao, giocatore colombiano che milita nel Porto.

Premier League: Macheda tiene lo United in vetta, ma il Liverpool non molla

Bellissima giornata di campionato quella pasquale in Premier League. Protagonista è ancora una volta il diciassettenne italiano Federico Macheda, che entra nel secondo tempo per Berbatov, e come 7 giorni prima segna al primo pallone che tocca. Nessuna emozione, nessuna pressione. Quando uno è un talento i gol li fa sempre, e pare proprio che è di questo che stiamo parlando.

Macheda salva i suoi ed il suo mentore, Sir Alex Ferguson, da un imprevisto sorpasso da parte del Liverpool, che ad un quarto d’ora dalla fine sembrava doversi avverare. Subito in vantaggio con Scholes, il piccolo Sunderland ha la forza di trovare il pareggio nella ripresa con Jones, e così Ferguson mette in campo il suo talismano ed il gol arriva puntuale, un po’ come accadeva lo scorso anno nell’Inter quando si inseriva Cruz.

Premier League: United prova la volata, Bellamy condanna la sua ex squadra

Tutto facile per il Manchester United. Con una partita da recuperare la squadra di Alex Ferguson si ritrova a +2 sulle inseguitrici, una squadra in cui tutti i pezzi stanno tornando al loro posto, e sembra sempre più imbattibile. Dopo il recupero fisico di Cristiano Ronaldo anche la difesa titolare è tornata, e adesso chi li ferma più? Sarà una bella gatta da pelare per Mourinho in Champions.

Tornando alla Premier League, nel turno infrasettimanale tocca al fanalino di coda del WBA affrontare i Red Devils, e forse i suoi calciatori avrebbero fatto bene a prendersi una giornata di vacanza. Nonostante si giocasse in casa del West Bromwich, la gara dura soltanto 22 minuti, il tempo che ci vuole a Berbatov per sbloccare il risultato. Si divertono anche Tevez, il solito difensore-goleador Vidic (quarto gol per lui), ed anche Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta. Al novantesimo si va tutti negli spogliatoi sullo 0-5, ma quello che più conta è che il Liverpool non tiene il passo.

Premier League: si risolve tutto al novantesimo, 5 squadre all’ultimo posto a pari punti

La 22esima giornata di Premier League si decide tutta all’ultimo minuto. Il novantesimo, o giù di lì, decide la sorte delle tre partite più importanti, regalandoci una novità: la coppia di testa non è più Liverpool-Chelsea, ma Liverpool-Manchester United, con i Red Devils che devono ancora recuperare una partita, che significherebbe il primo posto in solitaria.

Lo United è tornato e si vede. Nonostante continui a mancare mezza squadra a causa degli infortuni, gli 11 in campo sono sempre di valore molto superiore agli avversari, tanto da stabilire il record di partite senza prendere reti: ben 10 di fila. Quella contro il Bolton però sembrava doversi concludere sullo 0-0. Jaaskelainen le prende praticamente tutte, e quando scocca il novantesimo pensa di aver portato a casa un punto d’oro. Non si accorge però che si gioca ancora, come la sua difesa, e a Berbatov basta questa piccola disattenzione per segnare la rete che vale il primato.

Benitez: “Ferguson è un bulletto”, polemiche anche su Domenech

Non si fa in tempo a ritornare a giocare che subito spuntano le prime polemiche tra allenatori. Il Liverpool in testa pare non andare a genio ad Alex Ferguson, il quale, senza mezzi termini, accusa la federazione calcio inglese di favorire la squadra di Rafa Benitez. Favori arbitrali in primis, e tante sviste che all’allenatore campione del mondo per club non vanno giù.

Non si fa attendere la risposta dell’allenatore spagnolo, che dice che l’atteggiamento di Ferguson ha un che di bullismo.

Mr. Ferguson sta “ammazzando” gli arbitri, critica i fischetti in ogni singola gara. Mi sono sorpreso di quanto detto da Fergie, ma forse è nervoso perché siamo in testa. Ma visto che è lui non è stato punito, solo lui può fare queste cose, tutti gli altri sarebbero stati multati.

In effetti il comportamento di Fergie (come lo chiamano simpaticamente in Inghilterra) da qualche mese a questa parte è decisamente sopra le righe. Prima se l’è presa con il Real Madrid per le scorrettezze nella vicenda Cristiano Ronaldo, ma poco dopo le ha ripetute lui identiche per accaparrarsi Berbatov. Poi le multe salate ai suoi calciatori, rei di essersi divertiti un pò troppo; le pressioni sulla Federazione sulle polemiche contro la nazionale inglese, ed infine questo, il continuo tartassare gli arbitri come costantemente fanno i calciatori in campo e lui o i suoi collaboratori nelle conferenza stampa. Ovviamente senza mai essere puniti. E a questo punto Benitez non ci sta più.

Champions League: record di gol, 36 in 8 partite

Altri 2 gironi in campo oltre a quelli delle squadre italiane nella serata di ieri sera, ma soprattutto 36 gol in sole 8 gare probabilmente non si vedevano da tempo. Il record di giornata va a Villareal-Aalborg. Sembrava una partita come le altre, con un inizio in sordina che faceva pensare ad una gara tattica per studiare le mosse dell’avversario. E invece il vaso di Pandora viene scoperchiato al ventesimo da Saganowski. Non l’avesse mai fatto. Rossi pareggia dopo 8 minuti, e da quel momento in poi le reti arrivano a grappoli. Il primo tempo si chiude sul risultato di 2-2 con i gol arrivati tutti nel giro di un quarto d’ora. Alla fine della partita sul tabellino si leggerà 6-3 per gli spagnoli, con l’Aalborg che oramai dice addio ai sogni qualificazione, se mai ne ha avuti.

Può sperare solo nel posizionamento Uefa, dato che anche la concorrente Celtic non fa una bella figura a Manchester, dove lo United passeggia 3-0 con doppietta di Berbatov. Ormai la qualificazione di Manchester United e Villareal è solo una questione di settimane.

Champions: storico Anorthosis, polemiche contro il Barça

Seconda giornata di Champions League e seconda pagina della storia del calcio. Ancora una volta a scriverla è l’Anorthosis Famagosta, che dopo aver registrato il proprio nome come prima squadra cipriota a partecipare alla competizione, adesso porta a casa anche i primi 3 punti, impensabili all’andata.

Stesso risultato sfiorato dal bielorusso Bate Borisov, raggiunto ieri da Iaquinta che gli nega la gioia della prima storica vittoria. Ma la giornata è ugualmente piena di spunti, soprattutto polemici, che hanno caratterizzato una settimana che si preannunciava tranquilla, ma che si è trasformata in trambusto.