Ufficiale: Floccari al Genoa

La telenovela di Sergio Floccari, prolifico attaccante dell’Atalanta, pare essere giunta al termine. Non si possono per ora depositare i contratti in Lega perché all’apertura del mercato mancano ancora due

Adriano, il giorno dell’addio

Ci siamo. Manca solo qualche dettaglio e poi Adriano sarà finalmente libero di decidere del suo futuro, lontano da quella maglia nerazzurra che non gli ha regalato la serenità tanto

Inter, Juve, Milan: comincia il mercato

Mancano ancora diversi mesi all’apertura del prossimo mercato, ma già c’è gran fermento nelle varie società di A, che tentano di rinforzarsi in vista della prossima stagione. In particolare Inter, Milan e Juventus sembrano intenzionate ad accaparrarsi il meglio in circolazione, ciascuna secondo le proprie esigenze.

I nerazzurri sono alla ricerca di un attaccante, qualcuno che possa sostituire Adriano (non che ci voglia molto…) al fianco di Ibrahimovic. Il più accreditato pare essere Diego Milito, che secondo i bookmekers non continuerà il proprio rapporto con i rossoblu del Genoa. Difficile però pensare che Preziosi se ne privi a cuor leggero, specie se la squadra di Gasperini riuscirà a centrare l’obiettivo quarto posto.

In alternativa ci sono i soliti noti, ovvero Didier Drogba, pallino fisso dello Special One, e Sergio Aguero, che arriverebbe volentieri alla corte di Moratti. Intanto resta da capire che fine farà Adriano, fermo ai box per uno-due mesi (per riflettere, dice il suo procuratore), prima di tornare al calcio giocato. Probabilmente stavolta il calcio lo prenderà lui (nel sedere), visto che Moratti non ha alcuna intenzione di farsi nuovamente prendere per i fondelli.

Quanti danni hanno causato le nazionali!

I presidenti di mezza serie A staranno maledicendo la settimana delle nazionali. Chi più chi meno tornerà con il morale sollevato dalle buone prestazioni o dalle vittorie della propria nazionale, molti torneranno stanchi e stressati dai lunghi viaggi, ma qualcuno tornerà pure con le stampelle.

Tra partite ed allenamenti le nazionali di tutto il mondo stanno restituendo gli uomini alla serie A tutti incerottati. L’ultimo in ordine di tempo è Maicon. Tira e tira, la corda prima o poi si spezza, verrebbe da dire. E così se nell’Inter ha giocato praticamente sempre (40 partite su 42 ufficiali quest’anno) e nella nazionale non ha mai saltato un turno, ecco che alla fine un infortunio muscolare doveva capitare. Stiramento di secondo grado per il terzino uscito in barella a metà primo tempo nella sfida contro l’Ecuador, che significa almeno un mese di stop e niente big match contro la Juventus.

Lavezzi a Sanremo

Un Lavezzi a Sanremo c’è già, si chiama Mario e di professione fa il cantautore. A breve però potrebbe essercene anche un altro, che con il primo non ha nulla

Fantacalcio: niente record per Mutu

3 gol delle volte possono valere tanto. Stavolta però non è stato così. La bella tripletta dell’attaccante della Fiorentina è servita ad ottenere un solo punto per la sua squadra ed il miglior punteggio di giornata, ma non il migliore in assoluto. Probabilmente il romeno ha pagato un pò la prima ora di gioco in cui, insieme a tutti i suoi compagni, è stato un fantasma. E così il voto in pagella che gli è stato assegnato è stato 8, che con le tre reti lo porta a 17 punti.

Per il resto sono poche le sorprese. Troviamo il “piccolo” Frey, quello del Chievo, che entra per la seconda volta nella nostra top 11, confermando quanto di buono si dice su di lui; ma registriamo anche il ritorno, dopo tanto tempo, per Adriano, il cui gol di mano, al contrario del caso-Mutu, è servito per ottenere la vittoria nel derby e probabilmente dello scudetto, ma anche un posto nella formazione dei migliori.

Preziosi: ero ad un passo da Messi…

Quarta in classifica a quaranta punti e lanciata più che mai verso la zona Champions: la Genova rossoblu può permettersi il lusso di sognare in grande, alla faccia di quanti pronosticavano un campionato “tranquillo” ma non eccezionale. Merito di una squadra ben costruita, di un allenatore valido e di una società che ha saputo valorizzare i giovani, indovinando al tempo stesso acquisti “pesanti”.

Merito anche di un presidente, Enrico Preziosi, che pare avere un fiuto straordinario quando si tratta di portare a casa campioni ad un passo dall’esplosione. Quasi sempre, almeno. Tranne quella volta che era sul punto di prendere Lionel Messi, quando ancora non era il fenomeno che tutti conosciamo:

Su segnalazione di  Favero lo avevo portato a Como. Era un ragazzino, costava 50 mila dollari, ma il mio d.s. di allora lo bocciò.

Grandi nomi in partenza: Adriano, Pazzini, e forse Kakà

E’ passata una settimana, ma ancora il calciomercato in serie A non ha regalato grossi colpi. Ma nella giornata di oggi pare debbano esserci importanti novità. Il nome che più fa tremare (soprattutto i tifosi rossoneri) è quello di Kakà. Pare che gli emiri del Manchester City facciano sul serio perché ieri sera c’è stato un incontro tra i dirigenti del club inglese e Adriano Galliani. Addirittura anche il Presidente Berlusconi, di solito abituato a tenersi stretto le sue stelle, ha ammesso di non essere più così sicuro che Kakà resti rossonero.

Ovviamente si parla di un trasferimento per giugno, ma i numeri fanno impressione: 100 milioni di euro al Milan e un contratto da circa 14 milioni a stagione per Kakà, molti di più di quelli offerti dal Real Madrid a Cristiano Ronaldo. Questo apre scenari incredibili, dato che, con l’arrivo di Kakà, il City farebbe un balzo enorme in credibilità (che finora è venuta un pò a mancare) convincendo altri campioni come Buffon o Trezeguet a trasferirsi in quel di Manchester.

Incredibile valzer di attaccanti a gennaio

Quando si parla di attaccanti, e soprattutto quando si parla di spendere milioni di euro, il primo club che viene in mente è senza dubbio l’Inter. Sono ancora i nerazzurri a tenere banco davanti agli occhi di milioni di tifosi, che si aspettano, viste le premesse, un mercato di gennaio ricco di fuochi d’artificio.

Il primo, nonostante le smentite, potrebbe essere Diego Milito. Preziosi ha detto no al Real Madrid, figuriamoci all’Inter, ma Moratti non si dà per vinto e ritorna all’attacco. L’offerta già faceva paura all’inizio: Milito a gennaio in cambio di Burdisso e Obinna a titolo definitivo, Balotelli in prestito fino a giugno più 30 milioni di euro. Visto il primo no di Preziosi, anziché ritirare l’offerta, Moratti ha rilanciato: se l’argentino arriva a giugno, ha già assicurato che Acquafresca, di proprietà dell’Inter ma in prestito al Cagliari, a giugno si trasferirà in Liguria. E se tutto ciò non dovesse bastare, pare esserci già pronto un altro rilancio in termini monetari, ancora però non quantificato.

Ipotesi clamorosa: Milito all’Inter

E’ nell’aria da qualche tempo, e secondo la dirigenza nerazzurra forse stavolta si può fare. El Principe Milito potrebbe non finire la stagione a Genova, o almeno non questa. A rivelarlo è la Gazzetta dello Sport, che questa mattina ha riportato un ipotesi sconcertante per i tifosi rossoblù: uno scambio fino a giugno tra il bomber argentino e ben 3 calciatori interisti da scegliere.

Al momento le opzioni sono tra Balotelli, Burdisso, Obinna, Dacourt, Santon e Bolzoni, insomma gli scarti di Mourinho. Si tratta infatti dell’attaccante che pare dovesse spaccare il mondo, ma che quest’anno ancora è stato latitante, di due giovani di belle speranze che però davanti alla multinazionale nerazzurra non troverebbero mai spazio per crescere, un difensore che fa solo danni, e quindi giustamente Mourinho se ne vorrebbe liberare, e di due calciatori che il tecnico portoghese non farebbe mai giocare perchè non congeniali al suo modulo. Insomma, niente di meglio per l’Inter, che si libererebbe momentaneamente di tre pedine scomode per prendere uno degli attaccanti più forti del mondo al momento.

Il Milito che fa la differenza

Un derby vero: poco spettacolo, tanto agonismo in campo, forse anche troppo, visto che alla fine il fischietto di Farina è stato assoluto protagonista. Sessanta interruzioni e ben 11 ammoniti per una gara che non ha offerto spettacolo, su un terreno, a dire il vero, improponibile.

Alla fine l’ha spuntata il Genoa, spinto dagli undicimila supporters a favore (sebbene giocasse in trasferta) e trascinata da un Milito super, che ancora una volta ha dimostrato di essere El Principe indiscusso del nostro campionato. Ha sempre avuto un posto speciale nei cuori dei tifosi del Grifone, ma dopo la performance di ieri, potete scommettere che qualcuno proporrà il processo di beatificazione.

Il Genoa non vinceva il derby da ben 7 anni, un’eternità per il popolo genoano. Ma stavolta c’era lui a guidare l’attacco ed è bastato un guizzo per interrompere il digiuno ed esaltare la Genova di fede rossoblu.