Cagliari, a ore l’esonero di Ficcadenti

Ormai Cellino ha deciso, Ficcadenti pagherà per la brutta situazione in cui si trova oggi il Cagliari. L’ultimo posto, frutto anche della sconfitta a tavolino che proprio Cellino ha auto-inflitto alla sua squadra, ma soprattutto della sconfitta contro la Cenerentola Pescara, non può passare inosservato allo sguardo severo di uno dei presidenti più mangiallenatori della Serie A, e per questo ha deciso che, appena trova qualcuno in grando di prendere il suo posto, Ficcadenti farà le valigie.

Fantacalcio: tanti big assenti, si punta sulle “riserve di lusso”

Tantissimi assenti nella prossima giornata di campionato, ed i Fantallenatori saranno un po’ in crisi sulla formazione da schierare. Nell’Inter ad esempio mancherà Ibrahimovic per squalifica, nel Milan Kakà rischia di non esserci per una contrattura, nella Juve mancherà l’unico calciatore in forma del momento, e cioè Nedved, e non se la passeranno meglio nemmeno le medio-piccole, con le assenze dei vari Doni, Thiago Motta, Ledesma e tanti altri.

Schierare 11 calciatori validi quindi comincia a diventare complicato, e allora bisogna necessariamente puntare sulle squadre più motivate ed in maggiore forma. Per questo sconsigliamo di schierare calciatori della Juventus, dell’Atalanta e di quelle squadre che non hanno molti stimoli.

Felipe Melo dà un pugno a Lopez e scatta la denuncia

Doveva essere la giornata della solidarietà, e dai calciatori in campo non si chiedeva nulla di più che essere sportivi, ma ancora una volta il calcio italiano ha fatto una di quelle figure di cui non andare fieri. A parte la gara dell’Olimpico in cui se ne sono viste di tutti i colori, c’è un’altra partita che passerà agli annali della vergogna del calcio, ed è Fiorentina-Cagliari.

Al novantesimo, con i viola che portano a casa i 3 punti, sul taccuino dell’arbitro risultano 7 ammonizioni e due espulsioni, più un parapiglia che però, stando alle fonti ufficiali, sul referto arbitrale non c’è. Ma ne sa qualcosa la società del Cagliari, che ha annunciato poco dopo la fine della partita che denuncerà l’accaduto alla Procura Federale. L’accusa è di aggressione dei calciatori viola nei confronti dei cagliaritani.

Liga: Valencia solo in testa alla classifica

Il Real e il Barça hanno ufficialmente ripreso a correre, ma un pò troppo tardi. Il Villareal pareggia e nonostante questo rimane secondo, il Valencia vince e convince e prova la fuga, e in tutto questo tenta di inserirsi anche il Siviglia, che zitto zitto si ritrova in zona Champions League. Anche la Liga spagnola è equilibrata come gli altri campionati europei.

Ma cominciamo dalla fine, e cioè dal posticipo Valencia-Numancia. Gli ospiti nelle gare scorse avevano messo in seria difficoltà i due grandi club spagnoli. Contro il Valencia non ci hanno nemmeno provato. Villa segna dopo solo 4 minuti, il Numancia è costretto a scoprirsi, e così i bianconeri trovano delle autostrade per infilarsi in tutti i varchi. Alla fine il tabellino dice 4-0, ma soprattutto primato in solitaria per il Valencia.

Liga: il Barça si ferma ancora, ora il Real è a +9

Due notizie per il Barcellona, una buona e una cattiva. La buona è che, dopo 2 mesi di infortunio, si è rivisto Leo Messi calcare i campi di gioco, anche se per soli 20 minuti. La cattiva è che questo non è proprio l’anno giusto, e anche una squadra di bassa levatura come il Recreativo Huelva può fermare i fenomeni blaugrana.

Nell’anticipo di sabato partono forte i catalani, che senza Henry, Ronaldinho e Krkic fermi per infortunio, e Messi in panchina, si affidano al solo Eto’o che non perdona: gol dopo appena un minuto. Sembrava che il Barça potesse ottenere una vittoria facile, e come è già successo più volte in questo campionato, si adagia sugli allori, tanto da subire un gol (fantasma, visto che la palla non aveva varcato completamente la linea) di Ruben a 5 minuti dall’intervallo. Rijkaard suona la carica negli spogliatoi, e appena tornati in campo Eto’o bissa con un bolide da campioni. Vittoria acquisita? Neanche per sogno, perchè i blaugrana sbagliano l’impossibile, e ancora Ruben li castiga, per il 2-2 che toglie tutte le velleità scudetto al Barcellona.