Leo Messi accusato di evasione fiscale

E’ stato spesso accostato a Maradona per i giochi di prestigio mostrati sul rettangolo verde e per la capacità di trascinare la squadra e di vincere “da solo”. Ma Leo Messi non avrebbe mai pensato di essere accostato all’illustre predecessore per le marachelle commesse al di fuori del campo. E invece eccolo qui, pronto a difendersi da un’accusa di frode fiscale che pesa sul suo nome come un macigno.

Maradona, sassi e insulti contro i giornalisti

Lo avevamo lasciato a Napoli, accolto come un re dai tifosi azzurri. Lo ritroviamo in Argentina a tirar sassi contro alcuni rappresentanti della stampa locale. Lui è – manco a dirlo – Diego Armando Maradona, tornato nella sua terra d’origine dopo qualche mese di assenza per conoscere il piccolo Diego Leon, nato dalla relazione con Veronica Ojeda. Ebbene, neanche il tempo di scendere dall’aereo ed il Pibe de Oro ha avuto modo di farsi riconoscere, insultando i giornalisti che chiedevano informazioni su questioni private.

Napoli, lo show di Maradona

E’ stato accolto come un re dalla sua gente, da quel popolo che qualche decennio fa riempiva il San Paolo per inginocchiarsi di fronte al suo messia. Diego Armando Maradona è tornato a Napoli per gridare la propria innocenza di fronte ad un fisco che pretende 40 milioni di euro in tasse ed interessi dal Pibe de Oro. L’ex numero dieci del Napoli ha ribadito per l’ennesima volta la sua posizione, giurando di non essere un evasore fiscale.

Napoli, Maradona ritorna…per restare?

Oggi è il gran giorno del ritorno di Diego Armando Maradona nella città che più ama e che lo ha reso grande: Napoli. Migliaia di tifosi sono assiepati all’aeroporto di Fiumicino dove l’ex Pibe de Oro sbarcherà a breve, dopo essere partito da Dubai, prima di prendere la via di Napoli dove alloggerà nell’albergo in cui ha trascorso le notti magiche degli anni ’80 quando vinse lo scudetto con la maglia biancoceleste.

Napoli, Cavani adesso punta Maradona

 I quattro gol di ieri in Europa League hanno ulteriormente acceso i riflettori su Edinson Cavani, il Matador del Napoli che adesso punta i record di Careca, Altafini, ma soprattutto Maradona, che guida la classifica dei migliori bomber di sempre dei partenopei con ben 115 reti (l’uruguaiano oggi è a 79 reti in 109 partite). Maurizio Zamparini, che lo ha portato in Italia, al Palermo, nel frattempo lo incorona e afferma che in questo momento non esiste nessuno come lui in tutto il mondo.

Doping nel calcio, da Maradona a Mutu i casi più eclatanti

Un triste risveglio per l’Italia appassionata di sport, allorché i tg olimpici (e non solo quelli) trasmettevano la notizia del marciatore Alex Schawzer, trovato positivo a sostanze proibite e fatto fuori dalla kermesse londinese. Una notizia che però non trova impreparati gli amanti del pallone, abituati ormai da anni (purtroppo) a veder crollare i propri miti sotto i peso di sostanze dopanti. Una tentazione che non ha risparmiato fenomeni veri del calcio mondiale (vedi Diego Armando Maradona) o giovani promesse mai espresse, come nel caso di Adrian Mutu.

Maradona esonerato dall’Al Wasl

Diego Armando Maradona non è più l’allenatore dell’Al Wasl. L’avventura del Pibe de Oro negli Emirati Arabi finisce quim a meno di un anno dalla chiamata in panchina, come riferisce una nota del club:

A seguito di un incontro con tra i vertici societari del club Al Wasl tenutosi nella giornata di oggi per valutare il lavoro dello staff tecnico, è stato deciso di terminare il rapporto di lavoro con l’allenatore Diego Armando Maradona e il suo staff.

Calciomercato Napoli, Maradona consiglia la cessione di Lavezzi

Un tormentone che potrebbe durare per tutta l’estate o solo qualche settimana, giusto il tempo di capire quanto sia serio l’interesse di Moratti per Ezequiel Lavezzi, pezzo pregiato del calciomercato ed inseguito da metà dei club più blasonati d’Europa. Sulla questione si è espresso l’idolo numero uno della tifoseria napoletana, Diego Armando Maradona, che consiglia a De Laurentiis di cedere immediatamente il campione argentino all’Inter, pretendendo però una cospicua contropartita in denaro.

Maradona testimonial del Fisco in Italia?

Il suo rapporto con il Fisco italiano, si sa, non è mai stato idilliaco. Dal suo addio al Napoli negli anni ’90 ogni volta che Maradona tornava in Italia gli veniva sequestrato qualcosa per poter rientrare nei 40 milioni di debiti che ha accumulato per un “equivoco”, come lo chiama lui. Ora non vorremmo entrare nella questione spinosa, ma di certo l’ultima idea del Pibe de Oro non sarebbe male.

Napoli, Maradona torna la prossima settimana

 Maradona tornerà a Napoli la prossima settimana. È la promessa fatta dall’avvocato Angelo Pisani, legale di Diego nella diatriba che vede contrapposto l’ex Pibe de Oro con il fisco italiano intervistato ai microfoni di Radio Kiss Kiss. E c’è di più. Maradona assisterà alla finale di Coppa Italia 2012 che si terrà a Roma il 20 maggio tra Juventus e Napoli. A quanto pare sembra abbia già parlato con la dirigenza partenopea pur di esserci.

Pelè: “Sono come Michelangelo e Beethoven”

La modestia non è di certo il miglior pregio di Pelè, ritenuto da molti il più forte calciatore di ogni tempo o al massimo – insieme a Maradona – uno dei migliori in assoluto. Più volte ‘O Rey ha voluto ribadire la propria leadership nel mondo del calcio, ma forse non si era mai spinto al paragone con illustri artisti del passato:

Mio padre era solito dirmi che ero nato per giocare al calcio e che avevo un’inclinazione davvero speciale per questo. Però mi diceva anche che se non mi fossi allenato bene e preparato a dovere sarei stato come tutti gli altri. Aveva ragione. Io sono nato per il calcio, come Beethoven per la musica e Michelangelo per l’arte e per dipingere.

Maradona sogna Napoli (e difende Capello)

Diego Armando Maradona torna a far sentire la propria voce e ribadisce il desiderio di allenare il Napoli in un futuro neppure troppo lontano. Ad ostacolare il suo ritorno ai piedi del Vesuvio sarebbe però il fisco italiano, che lo bracca ormai da anni, chiedendogli il pagamento delle tasse arretrate:

Voglio allenare il Napoli. Posso provarci però soltanto se lo stato italiano non mi costringe a pagare 40 milioni di euro di tasse. All’epoca di Napoli firmai un contratto con il club azzurro che era esentasse. Adesso rivendico questa situazione, ma ogni volta che arrivo in Italia devo consegnare un orologio o un anello per pagare quella cifra. Si è trattato di un errore di chi si occupava dei miei affari negli anni ottanta.