Calciomercato: torna il tormentone-Villa

Gli emissari dello sceicco Mansour continuano a girovagare per l’Europa con la loro valigetta traboccante di milioni, alla disperata ricerca di un pezzo da novanta da portare a casa prima della fine del mercato invernale.

Dopo il gran rifiuto di Kakà, i Citizens avevano rivolto le proprie attenzioni all’ivoriano Didier Drogba, approfittando anche del rapporto non proprio idilliaco tra il giocatore e mister Scolari. Ma anche in questo caso la valigetta è rimasta chiusa, visto il desiderio dell’attaccante di raggiungere mister Mourinho in quel di Milano, se non ora, almeno a giugno.

Ecco allora aprirsi la pista spagnola, dove gioca David Villa, il talento che la scorsa estate è stato al centro di numerose indiscrezioni di mercato, salvo poi prolungare il contratto con il Valencia fino al 2013. Per averlo il City è disposto a sborsare 70-75 milioni di euro, sebbene debba attendere fino a giugno per poterlo portare a Manchester. Ma figuriamoci se la strada della trattativa è così facile per gli emissari di Mansour…

Niente Kakà? Il City si consola con Drogba

Nella vicenda Kakà a pagare il prezzo più alto potrebbe essere l’Inter. Infatti Mourinho era tranquillo che a fine stagione Didier Drogba sarebbe arrivato a Milano per completare la coppia d’attacco più forte del mondo insieme ad Ibrahimovic. Ma il City potrebbe rovinargli la festa anticipandolo giusto di qualche mese.

Che l’ivoriano voglia andar via dal Chelsea, questo già lo si sapeva. A lui si aggiunge la volontà di Robinho di lasciare il City dopo il no di Kakà. Subito Scolari, che lo conosce molto bene, ha reso manifesta la sua volontà di farlo giocare nel Chelsea. D’altra parte i dirigenti del City vorrebbero recuperare quasi tutti i 32 milioni di sterline spesi la scorsa estate per strappare al Real Madrid il brasiliano, e siccome Abramovich ha chiuso i rubinetti dei miliardi, l’unica soluzione sarebbe uno scambio Drogba-Robinho. Ma gli sceicchi hanno altri colpi in canna.

Inter, rivoluzione in attacco. Nel mirino anche Pavlyuchenko

Fino a qualche mese fa tutti erano convinti che a lasciare la Pinetina a gennaio sarebbero stati Cruz e Crespo. Oggi pare che proprio loro siano destinati a rimanerci, lasciando partire due possibili fuoriclasse che a Milano non riescono proprio a sbocciare: Adriano e Balotelli.

Il grosso problema dell’attaccante da affiancare ad Ibrahimovic pare essere momentaneamente risolto dal ritorno a livelli accettabili di Crespo (almeno fino all’arrivo di una punta da prima fascia), mentre non è bastata la rete dell’Imperatore per convincere i dirigenti nerazzurri a trattenerlo. Davanti alla proposta del Tottenham, anticipata nei giorni scorsi, anziché prendere tempo o rifiutare, i nerazzurri hanno rilanciato. Per cedere Adriano agli inglesi pare abbiano chiesto in cambio Roman Pavlyuchenko, ex dello Zenit, ora chiuso dalla concorrenza. Inoltre il russo potrebbe anche essere schierato in Champions League, particolare da non sottovalutare nella scelta del suo acquisto.

Drogba – Scolari: ormai è rottura!

C’è malumore in casa Chelsea e non solo per l’ultima pesante sconfitta contro il Manchester United (che alla fine dei conti ci può anche stare), ma anche per i rapporti controversi tra il tecnico ed alcuni dei giocatori simbolo dei Blues.

Qualche tempo fa erano stati i senatori (capitan Terry e Lampard) ad alzare la voce, criticando neanche troppo velatamente i metodi di allenamento e gli schemi di gioco di Felipe Scolari, che sarà pure campione del mondo, ma al Chelsea non è ancora riuscito a trovare la quadratura del cerchio.

Nelle ultime gare poi è scoppiata la grana-Anelka, che pretenderebbe maggior rispetto da parte del tecnico, se non altro per una questione di riconoscenza dall’alto delle sue 14 reti segnate in Premier League, e che invece si ritrova a dover giocare sulla fascia al posto di Cole, lasciando l’attacco al rientrante Drogba. Risultato: il francese si rifiuta di giocare fuori posizione, l’ivoriano non rende come dovrebbe ed il mister si ritrova a dover far fronte all’insoddisfazione generale, rischiando anche di perdere il posto.

Sono gli scambi a regnare nel calciomercato, Balotelli e Thiago Silva su tutti

Forse si è trovata la soluzione per il caso Balotelli. Nonostante Mourinho continui a dire che il diciottenne non lascerà Milano, questa situazione non può durare ancora tanto. Il ragazzo ha un potenziale incredibile e non può rimanere in tribuna per sempre. Per questo i dirigenti nerazzurri stanno studiando un modo indolore per risolvere la questione.

La soluzione potrebbe chiamarsi Adrian Mutu. Il brutto infortunio del rumeno, che non si sa quanto lo terrà fuori dal campo, fa pensare ad un rinforzo nello stesso ruolo. Una posizione che nè Osvaldo, nè Pazzini, possono ricoprire. E così la soluzione sarebbe far arrivare da subito Supermario in cambio della promessa che a giugno Mutu avrà come unica pretendente l’Inter. L’alternativa sarebbe cedere Balotelli al Chelsea in cambio di Drogba, ma pare un’eventualità piuttosto remota.

Il calciatore più sexy a sorpresa non è Beckham

Se facessimo un sondaggio tra i maschietti su chi, secondo loro, sarebbero i calciatori preferiti dalle donne, sicuramente la stragrande maggioranza direbbe David Beckham. Ma siccome l’universo femminile è complicato da capire, ancora una volta ci sorprendono.

Secondo un sondaggio condotto da Novella 2000 su quasi 300 donne di tutt’Italia, il calciatore più sexy è Luca Toni. Il centravanti del Bayern non vince nemmeno di poco sul rivale neomilanista. Sono state il 63% delle intervistate infatti a sceglierlo come calciatore più sexy del pianeta. Di lui piace l’aria da bravo ragazzo, ma al contempo un pò “guascone”, che alle donne va molto a genio, mentre lo Spice Boy, che invece ha più l’aria da super-fotomodello irraggiungibile, si classifica solo secondo. Ma in un’altra classifica Beck arriva addirittura terzo.

Non solo Adriano, sono tanti i calciatori ribelli

Ultimamente c’è la moda di tenere gli occhi addosso all’Imperatore interista. Ogni cosa che fa, ogni frase che dice, viene subito rimarcata ed amplificata in tutto il mondo. Ma guardandoci intorno possiamo vedere che di casi come lui ce ne sono tanti. In Italia e all’estero.

Il più clamoroso, ma anche quello passato maggiormente sotto silenzio, è stato quello di Messi. L’argentino è la stella del Barcellona, e per questo motivo i tifosi gli hanno perdonato il ritardo nel ritorno da Buenos Aires. Tutti i tifosi, tranne Guardiola. Anzi, se vogliamo il caso di Messi è anche più grave di quello di Adriano, perché il Barça, a differenza dell’Inter, aveva una partita di campionato domenica scorsa. Partita a cui la Pulce non ha potuto partecipare perché spedito direttamente in tribuna dal suo allenatore.

Multa di 103 mila euro a Drogba, il matrimonio col Chelsea ad un bivio

Ormai è chiaro, Didier Drogba se ne vuole andare da Londra. La recente dichiarazione, riportata anche su queste pagine, in cui dichiarava di aspettarsi “qualcosa di bello per il 2009” è stata solo una delle tante gocce che hanno fatto traboccare il vaso. Un vaso molto ricco, tant’è che Peter Kenyon, presidente della squadra, ha deciso di renderlo un pò più leggero con una multa da capogiro: 100 mila sterline.

In euro sarebbero circa 103 mila, un’enormità per chiunque, ma non per un calciatore che guadagna questa cifra in una settimana. Sicuramente a far decidere sulla multa non sono state tanto le dichiarazioni di Drogba (motivazione ufficiale), ma il gioco “scorretto” che sta portando avanti da mesi per farsi cedere, e poi soprattutto per la cattiva luce in cui ha messo il club finora.

Arshavin: è Arsenal, Drogba manda messaggi all’Inter

La sfida Italia-Inghilterra pare essere talmente accesa da non voler aspettare la ripresa della Champions League. Già da questo mercato di gennaio i nomi dei calciatori che si trasferiranno stanno facendo arrabbiare molti ds italiani, che si vedono soffiare i colpi migliori dalla Premier League. In attesa di sapere cosa farà Amauri, sicuramente non prima della fine del campionato, dopo aver dichiarato di voler giocare in Inghilterra, l’Everton si consola con Pavel Pogrebnyak.

L’attaccante russo, uno degli emergenti del 2008, sembra abbia raggiunto l’accordo con il secondo club di Liverpool. Dopo essere stato inseguito da diversi club europei, tra cui il Napoli, i 9,5 milioni della squadra inglese sembrano più forti di qualsiasi ragione. E se proprio non dovesse farcela, l’Everton non ha intenzione di mancare il “dispetto” alle italiane, soffiando a mezza serie A l’attaccante più richiesto dal calciomercato, Gianpaolo Pazzini.

Inter scatenata, Drogba sempre più vicino, Adriano sempre più lontano

Ormai è solo questione di tempo, ma Didier Drogba è sempre più vicino a ricongiungersi con il suo maestro Josè Mourinho. I segnali non sono più nemmeno tanto equivoci, ma più che altro sembrano dei fari nella notte. Segnale numero uno: Drogba ha ammesso che Mourinho è il miglior allenatore che abbia mai avuto, e che lo seguirebbe anche lontano da Londra; segnale numero due: sempre Drogba ha dichiarato che i primi 6 mesi con Scolari, quelli di quest’anno, sono stati i peggiori della sua carriera; segnale numero tre: l’Inter vuol trovare un partner stabile per Ibrahimovic, e Adriano, Cruz e Crespo sembrano arrivati alla fine della loro avventura con i nerazzurri; segnale numero quattro: alcuni dirigenti interisti sono appena volati a Londra per osservare il loro obiettivo ed organizzare l’incontro con Abramovich.

Il club del magnate russo, ingenuamente, ha tentato di spaventare i concorrenti, sparando una cifra da capogiro, 60 milioni di euro, per il cartellino dell’ivoriano. Ma figuriamoci se per Moratti questi spiccioli sono un problema.

Champions League: Panathinaikos e Liverpool chiudono in testa ai loro gironi

Altre 4 squadre si aggiungono alle 12 già qualificate per gli ottavi di finale di Champions. In attesa di avere il quadro completo sulle prime e seconde, visto che i nomi dei club promossi si conoscono già, va analizzata la situazione delle squadre che accedono alla fase finale, dove salta subito all’occhio un assurdo calcistico: l’Inter partirà nella seconda fascia, dato che ha concluso il suo girone al secondo posto.

Il girone era uno dei più semplici, se non il più semplice di tutti, ma i nerazzurri hanno avuto la capacità di mettersi in difficoltà da soli, finendo anche con il sorpasso da parte del Panathinaikos, che in questo modo eviterà le squadre più forti. Si chiude invece con la sconfitta per 1-0 il difficile ma non impossibile sogno dell’Anorthosis, arrivato ad un passo dal sogno qualificazione.

Inter-Juve, il derby d’Italia non finisce mai

La partita di sabato scorso è stata solo una delle tante tappe che accompagnano Inter e Juventus da un centinaio di anni circa, e che di certo non finiranno qui. Archiviata la sconfitta, i bianconeri stanno preparando un bello sgambetto agli acerrimi rivali per il mercato di Gennaio, o nella peggiore delle ipotesi in quello estivo.

Uno dei pallini di Mourinho è il giovane attaccante del Lione Benzema, considerato il fenomeno del futuro. Ebbene, dopo che sia i nerazzurri che il Milan hanno tentato in tutti i modi di raggiungerlo, forse a farcela potrebbe essere la Juventus. La dirigenza bianconera si sta lavorando sottotraccia la punta del Lione, e se davvero dovessero arrivare i 75 milioni di euro promessi per Buffon, secondo la Gazzetta dello Sport ci sarebbero anche i circa 50 necessari per acquistare Benzema.

Dito medio e monete lanciate: Drogba ora rischia grosso

Ancora un’esultanza esagerata dopo una rete ed ancora proveniente dalla terra di Sua Maestà. Qualche giorno fa ci eravamo occupati di David Norris, centrocampista dell’Ipswich, che aveva manifestato la sua felicità con il gesto delle manette, dedicando il gol ad un amico detenuto per aver provocato la morte di due bambini.

Stavolta la storia è un po’ diversa ed il protagonista, Didier Drogba, rischia di trascorrere un brutto quarto d’ora la prossima settimana, quando il suo caso finirà sul tavolo del giudice sportivo. L’episodio è avvenuto lo scorso mercoledì, durante la gara che ha visto il Chelsea soccombere ai rigori di fronte al meno quotato Burnley.

L’ivoriano in forza ai Blues, subito dopo aver segnato la sua prima rete della stagione, si è diretto sotto la curva occupata dai tifosi avversari, salutandoli con un poco cortese dito medio. Non è una scena edificante, d’accordo, ma ci può stare in una partita di calcio. Quello che proprio non ci sta è che l’attaccante abbia raccolto delle monete da terra per restituirle (naturalmente lanciandole) al mittente.