Pirlo – Seedorf, derby da ex

Foto: AP/LaPresse

Dopo giorni e giorni di chiacchiere stanno per accendersi i riflettori sul derby di Milano, mai così decisivo per la conquista del tricolore. Il Milan parte dal vantaggio di due soli punti in classifica e con la consapevolezza di dover invertire la rotta rispetto alle ultime uscite di campionato. Il vantaggio dell’Inter è invece di carattere psicologico, un po’ per i risultati convincenti dell’ultimo periodo e un po’ perché gli avversari saranno privi di un ex (Ibrahimovic) capace di cambiare le sorti di un incontro con una sola giocata.

Ci saranno però altri due ex illustri in campo, Pirlo e Seedorf, poco disposti a lasciare strada ai cugini verso la conquista dell’ennesimo scudetto consecutivo. Il centrocampista della nazionale italiana è pronto al rientro dopo l’infortunio al legamento del ginocchio:

Voglio solo tornare a giocare. Il derby è sempre una partita speciale ma non è cosi decisiva. Anche se quest’anno potrebbe decidere il titolo, mancano ancora tante partite.

Inter, buone notizie in vista derby: recuperati Pazzini e Ranocchia

Foto: AP/LaPresse

Buone notizie per Leonardo che, Lucio a parte, dovrebbe avere a disposizione quasi tutta la rosa completa per il derby contro il Milan. Certo, non saranno al meglio, ma sia Pazzini che Ranocchia dovrebbero rientrare in tempo.

Il problema alla caviglia che aveva colpito il Pazzo nella gara contro la Slovenia è rientrato, e dato che nell’amichevole dovrebbe rimanere precauzionalmente in panchina, potrebbe essere al 100% disponibile sabato prossimo. Inoltre anche l’altro attaccante, Diego Milito, è quasi recuperato, e potrebbe partire almeno dalla panchina.

Allegri: “il derby? E’ più determinante per loro che per noi”

Foto: AP/LaPresse

Dopo la tregua dovuta all’importanza dell’impegno della nazionale, si ritorna a pensare al campionato, ed i discorsi sul derby vengono immediatamente ripresi. Milan-Inter sarà la partita che deciderà molto probabilmente chi vincerà lo scudetto, ma nonostante i nerazzurri abbiano rosicchiato 4 punti nelle ultime due giornate ai cugini, Allegri non sembra per nulla preoccupato, ed anzi a Skytg24 afferma:

Credo che questa partita, questo derby, sia molto importante in chiave scudetto più per loro, che per noi.

La tranquillità del tecnico ex Cagliari proviene dal fatto che il Milan è in testa al campionato da 21 giornate, ha il terzo miglior attacco e la miglior difesa del campionato, ma anche se non lo dice, soprattutto dal fatto che non ha altro a cui pensare, mentre l’Inter ha la Champions che, si sa, porta via energie fisiche e mentali.

Muslera vuole la Champions

Foto: AP/LaPresse

Probabilmente nessuno ci avrebbe scommesso un solo euro ad inizio stagione, ma la Lazio di Edy Reja ha dimostrato di essere una squadra compatta e capace di lottare per le prime posizioni in classifica. Un’annata straordinaria per l’undici capitolino, in una piazza che pretende l’impossibile e che vorrebbe vedere la propria squadra all’altezza delle prime della classe.

Ma quello che proprio non è andato giù alla curva biancazzurra è stata l’incapacità di vincere il derby nella gara che ha rappresentato l’ennesima umiliazione per gli aquilotti. E allora ecco arrivare critiche e fischi verso la squadra e verso il suo condottiero. Una situazione che infastidisce l’ambiente laziale, ma che non disturba più di tanto Muslera, convinto che questa Lazio possa togliersi grandi soddisfazioni e conquistare un posto in Europa:

Niente scuse, adesso per noi conta solo raggiungere l’Europa.

Moratti: derby? Occhio al Napoli!

Foto: AP/LaPresse

Mancano quasi due settimane al derby di Milano, ma sotto la Madunina il clima è già arroventato e le polemiche sono all’ordine del giorno. Tutta “colpa” del gol che ha permesso all’Inter di battere il Lecce nella gara di ieri. Una rete molto simile a quella annullata ad Ibrahimovic contro il Bari, che avrebbe consentito al Milan di giocare la stradicittadina con un vantaggio maggiore di quello attuale. Dalle parte di Via Turati sostengono che ad arbitri invertiti i rossoneri avrebbero avuto sei punti in più in classifica, ma Massimo Moratti spegna sul nascere ogni polemica e ribatte:

Tiriamo corto: non sono uguali, quindi…

Ibra tre giornate di stop, stangata sulla Lazio

Foto: AP/LaPresse

Il Milan sperava nella clemenza del giudice sportivo, ma di questi tempi non c’è spazio per il perdono, neanche se ti chiami Zlatan Ibrahimovic. Lo svedesone, dopo aver contribuito in maniera determinante alla cavalcata vincente dei rossoneri, rischia ora di compromettere la conquista del titolo, tirandosi fuori da una delle gare più importanti della stagione.

Il fattaccio è andato in scena ieri all’ora di pranzo, quando il Milan cercava la rimonta contro il Bari ultimo in classifica ed in vantaggio sul terreno di San Siro. Forse frustrato per la poca incisività in zona gol, forse affamato (vista l’ora), forse desideroso di raggiungere la doccia prima dei compagni, Ibra si è lasciato andare ad un gesto poco sportivo, colpendo un avversario con una manata.

Il gesto non è sfuggito all’arbitro, che lo ha immediatamente espulso, costringendo il Milan a giocare in inferiorità numerica per il resto della gara. Ma la vera doccia fredda è arrivata oggi, quando il giudice sportivo ha deciso di infliggere tre giornate di squalifica allo svedese.

Montella-Reja: Lazio favorita nel derby

Foto: AP/LaPresse

Pomeriggio rovente domani sotto il Cupolone, dove andrà in scena il derby della Capitale, tra una Roma che ha voglia di riscatto dopo l’eliminazione in Champions League ed una Lazio lanciatissima verso la conquista di un posto nella massima competizione del prossimo anno. Molti i motivi di interesse, come ad esempio la voglia di Reja di vincere finalmente la sua prima stracittadina, ma anche l’esordio di Montella da allenatore in un derby, dopo aver regalato parecchi dispiaceri alla Curva Nord nei suoi anni da giocatore. Chi parte favorita? Naturalmente la Lazio, come recita la classifica e come ricorda Vincenzo Montella:

Il favorito è sempre chi sta avanti in classifica. Ma noi non abbiamo paura. Dal punto di vista mentale la squadra sta molto bene, ha capito gli errori. Ho chiesto di arrivare al derby con la massima serenità per esprimere le energie da quando fischia l’arbitro, non prima. Non si può pensare di fare spettacolo all’improvviso, ma i giocatori si stanno ritrovando e ne sono consapevoli. Ho trovato una Roma in difficoltà, c’erano problemi che non sto a sindacare, ma il gruppo è affiatato e vuole riprendersi qualcosa che le compete.

Lazio – Roma è già cominciata: Totti contro tutti

Foto: AP/LaPresse

In campo non ci sarà per squalifica, ma Francesco Totti non si perderebbe mai un derby, e per questo ha cominciato a disputarlo al di fuori del campo da gioco. Ovviamente davanti a sé ha trovato un terreno molto fertile. A lanciare la prima frecciatina è Paolo Di Canio, uno dei simboli della Lazio avendo vestito la maglia biancazzurra per tanti anni, il quale ha riaperto una vecchia ferita, quella del derby del 1989, affermando che sarebbe voluto arrivare fin sotto la curva dei tifosi della Roma per esultare del gol che poi decise la gara.

Provocazione colta al volo da Totti, il quale ricorda che Di Canio non può autoproclamarsi simbolo della Lazio avendo giocato con tante altre squadre. Ma uno come l’ex numero 9 laziale non poteva incassare in silenzio e parte all’attacco.

Floccari: rigore nel derby? Lo tira Hernanes

Foto: AP/LaPresse

Era il 18 aprile scorso e sotto il Cupolone andava in scena la stracittadina. La Roma era lanciata all’inseguimento dell’Inter, mentre la Lazio viveva una stagione di dolori e proprio in quei giorni vedeva da vicino la possibilità della discesa nella serie cadetta. Ma, come spesso accade nei derby, non è detto che squadra favorita riesca ad avere la meglio e capitava che alla fine del primo tempo la Lazio fosse in vantaggio.

A inizio ripresa, poi, gli uomini di Reja potevano contare sul calcio di rigore che poteva scrivere la parola fine sui sogni giallorossi. Sul dischetto si presentava Sergio Floccari, ma il suo tiro non ebbe fortuna e la Lazio – demoralizzata – finì per perdere quella gara.

Stendardo contro Toni

Il calcio è un gioco maschio ed una frattura ci può stare, ma l’episodio viene amplificato al massimo se a spaccarti il naso è la prima punta degli odiati cugini