Milan – Inter 2012 nelle parole di Stramaccioni ed Allegri

Vigilia di fuoco in vista del derby della Madunina, tra Milan ed Inter alla ricerca di punti preziosi per avvicinare la testa della classifica. Nerazzurri e rossoneri sono carichi, dopo le prove positive espresse nelle competizioni europee e si apprestano a regalare alle rispettive curve una domenica da ricordare. Stramaccioni ed Allegri presentano il derby di Milano nella conferenza stampa della vigilia.

Inter, Ranieri chiede rispetto

Claudio Ranieri alza la voce e punta il dito contro coloro che accusano la sua Inter si essere brutta da vedere. Il tecnico romano chiede rispetto per il proprio lavoro e per la squadra:

Per me il derby è stata una partita bellissima. Sono italiano e non rinnego la nostra filosofia. Io vedo tantissime partite e non mi pare che altre squadre giochino molto meglio di noi. Gradirei un po’ di rispetto per un allenatore che quando dice che l’avversario gioca meglio lo dice o quando perde meritatamente lo ammette. Altrimenti anche io inizio a trovare scuse, come gli arbitri o gli infortuni, il campo, il sole. Inizio anch’io a dare la colpa a tutti dei fattori strani.

Milan – Inter 0-1, le interviste ai protagonisti

L’Inter conquista il derby della Madunina, si rilancia nella lotta scudetto e ridimensiona momentaneamente le ambizioni del Milan, che a sua volta sperava nella vittoria per approfittare del mezzo passo della Juventus nel pomeriggio. Il gol della vittoria nerazzurra porta il nome ed il volto di Diego Milito, dato per finito fino a qualche settimana fa, ma recuperato grazie alla pazienza di Ranieri. Il tecnico romano è al settimo cielo:

Stiamo facendo passi da gigante e questo era importante, come era importante battere il Milan, vincendo il primo scontro diretto a nostro favore. Gli altri big match ci sono serviti da lezione. Oggi abbiamo fatto una buona gara, siamo stati molto attenti tatticamente e siamo soddisfatti. La sesta vittoria di fila può far parte del caso, l’importante è che stiamo giocando bene e ritrovando le energie giuste.

Foto Milan – Inter 0-1

Tre punti per staccare la Juventus in vetta alla classifica e consolidare il primato. Era questo l’obiettivo del Milan nel posticipo della diciottesima giornata di campionato. Missione fallita, perché a fare da sparring partner questa sera non c’era una compagine qualunque, ma un’Inter in netta ripresa rispetto alla prima parte della stagione e decisa a vendere cara la pelle.

I nerazzurri dal canto loro speravano di sgambettare i cugini per riproporsi prepotentemente nelle posizioni di testa e rientrare nella lotta-scudetto. A prevalere sono proprio gli uomini di Ranieri, bravi a far tesoro di un solo gol per portare a casa i tre punti.

Il derby Milan-Inter 2012 nelle parole di Ranieri ed Allegri

Sale la tensione in quel di Milano in attesa del derby della Madunina, il più atteso degli ultimi anni. Una vittoria dell’Inter rilancerebbe i nerazzurri verso la vetta della classifica, consentendo loro di sperare ancora nella conquista del tricolore. Un successo dei rossoneri vanificherebbe le speranze nerazzurre e consentirebbe al Milan di liberarsi di un’avversaria agguerrita. Il tutto calcolando che siamo ancora a metà stagione e che la vittoria dell’una o dell’altra non chiuderebbe definitivamente alcun discorso. Massimiliano Allegri mostra rispetto per gli avversari, ben sapendo che i tre punti sarebbero importanti soprattutto per l’Inter:

L’Inter ha cambiato modo di giocare passando da Gasperini a Ranieri. E’ in un ottimo momento. Ha trovato equilibrio. E Sneijder è un giocatore che cambia le partite. Siamo ancora nel girone di andata, quindi mancano ancora tante partite. Ma, se finirà con un risultato a nostro favore, le speranze scudetto dell’Inter diminuirebbero. Solo i 3 punti permetterebbero ai nerazzurri di sperare nel tricolore. Questa partita può decidere il loro campionato. Sarà una gara importante come la stracittadina di ritorno dello scorso campionato.

Milan – Inter, Gattuso e Aquilani out

A due giorni dal derby della Madunina, arrivano brutte notizie dall’infermeria del Milan, che per la stracittadina di domenica sera dovrà fare a meno di Gattuso ed Aquilani, fermati da problemi fisici. Ringlio – appena rientrato dopo uno stop di tre mesi – è stato bloccato da una mioastenia oculare, come recita il bollettino medico diramato dallo staff rossonero:

A seguito di una forma influenzale contratta a Dubai, ha avuto un’evoluzione della patologia preesistente. Un ulteriore monitoraggio diagnostico specialistico, contrariamente a tutti gli altri esami dello stesso tipo effettuati in precedenza, ha evidenziato una mioastenia oculare. Gattuso dovrà sostenere un periodo di riposo e terapie specifiche del caso.

Il Milan contro Mediaset, niente interviste prima del derby

Di notizie strane ne abbiamo sentite e riportate a decine, ma questa rasenta davvero il paradossale, considerando i ruoli dei diversi protagonisti. Nella settimana che precede uno dei derby milanesi più infuocati degli ultimi anni capita che una tv commerciale riveli la decisione di una delle due società di non concedere interviste alle sue emittenti. Non ci sarebbe nulla di anormale nella vicenda, se non fosse che la tv commerciale è Mediaset, di proprietà di Silvio Berlusconi, mentre la società di calcio è il Milan, di proprietà di… Silvio Berlusconi. Il motivo?

Tutta “colpa” di Paparesta, ex arbitro ed ora moviolista proprio per le reti Mediaset, che la scorsa domenica si è permesso di mettere in dubbio il rigore concesso ai rossoneri e trasformato da Ibrahimovic. Il tutto alla presenza di Allegri, che invece era di parere opposto e che ha fatto sentire la propria voce nel corso della discussione.

Milan – Inter 3-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Il tricolore non campeggia ancora sulle maglie rossonere, ma è chiaro che da questa sera le sarte di Milanello cominceranno a procurarsi ago e filo per provvedere all’applicazione di quel triangolino tanto agognato. Se il derby di Milano doveva darci qualche indicazione in più su come sarebbe stato questo finale di stagione, questa sera abbiamo qualche certezza in più, anche se le sette gare che mancano potrebbero ancora cambiare le carte in tavola.

Pato (doppietta) e Cassano su calcio di rigore hanno passeggiato sulle speranze di sorpasso dell’Inter, mentre Leonardo viveva la sua serata particolare da ex, tra fischi e striscioni che mostrano molte soluzioni linguistiche, ma un solo significato: traditore.

Il derby di Milano nelle parole di Allegri e Leonardo

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Luci a San Siro in attesa del derby di Milano, gara decisiva per il cammino scudetto per Milan ed Inter. Sentimenti diversi nei due spogliatoi, ma un obiettivo comune: vincere e mettere una grossa ipoteca sul titolo finale. Al di là dei tanti motivi legati alla classifica, la gara di domani avrà un sapore particolare per l’attuale tecnico dell’Inter, Leonardo, già giocatore nelle file rossonere, nonché allenatore degli odiati cugini:

Non sono un traditore. Le persone devono essere libere e io lo sono. Ho avuto con il Milan e con i giocatori un rapporto che va al di là dei giudizi, ho fatto una scelta, consapevole di quello che poteva succedere, ma basandomi solo sulle mie sensazioni.

Napoli: Yebda vuole restare

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Mazzarri gli concede sempre più fiducia e lui accumula minuti sul rettangolo verde e cresce a vista d’occhio. Ma il prestito con diritto di riscatto sta per terminare ed a fine stagione Hassan Yebda potrebbe anche tornare al Benfica o essere girato ad un altro club. Molto dipende dalla volontà del club azzurro di sborsare i 2,75 milioni pattuiti per il riscatto, ma anche dalla voglia del giocatore di calarsi del progetto Napoli:

Vorrei tanto restare qui. Mi trovo benissimo e discuterò presto con la società. Devo capire se posso essere ancora utile alla causa, quindi nel frattempo mi concentro sul finale di stagione. Sto migliorando molto, ma i tifosi non hanno ancora visto il vero Yebda. Ci sono quasi, darò il mio contributo alla squadra.

Ganso, il Milan gioca la carta dei brasiliani

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Nonostante manchino ancora una decina di giorni circa al derby di Milano, Inter e Milan già se le stanno dando di santa ragione, e non solo per quanto riguarda il campo. L’oggetto del contendere pare sia Ganso, il talento brasiliano per eccellenza inseguito dai migliori club europei.

Ma pare che siano proprio le milanesi in cima alla sua fantasia, solo che ancora non si è deciso quale delle due scegliere. Siccome la volontà del calciatore conta molto, pare che i due club, anziché puntare sulla società, mirino a convincere il calciatore, e nella giornata di ieri i rossoneri potrebbero avere inferto un paio di colpi decisivi.