Palermo, Pioli rischia la panchina

 Sembra incredibile eppure anche se il campionato deve ancora incominciare potrebbe arrivare il secondo esonero di questa serie A. Dopo Donadoni, esonerato dal Cagliari da Cellino, ecco che anche il presidente rosanero per non esser da meno sta pensando di esonerare Pioli, arrivato a giugno al posto di Delio RossiZamparini ha dichiarato in questi giorni di esser preoccupato per la squadra:

Ci sono problemi gravissimi, sono molto preoccupato. La squadra peggiora e non è colpa degli uomini che vanno in campo ma della condizione atletica e della posizione in campo.

Ovviamente il presidente non ha accennato al fatto che la rosa sia stata menomata dalle partenze di Pastore, Sirigu, Cassani e Bovo, senza sostituirli degnamente. Le colpe imputate a Pioli sono i troppi gol subiti in queste amichevoli estive, ben 12 nelle ultime cinque partite, oltre ovviamente alla eliminazione prematura dall‘Europa League.

Da Ancelotti a Mihajlovic, il toto-allenatore dell’Inter

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Tra le tante panchine traballanti della Serie A una delle più solide sembrava essere quella dell’Inter, con Leonardo confermatissimo dopo il secondo posto in campionato e la conquista della Coppa Italia. Ma nel calcio, si sa, gli amori spesso finiscono ancor prima di nascere ed il tecnico brasiliano non ci ha messo molto a decidere di abbandonare la causa nerazzurra per sedersi dietro una scrivania del Paris Saint Germain.

Scelta di vita e di cuore, certo, come quella che ha fatto Carlo Ancelotti, cercato ieri da Moratti, ma fermissimo nella sua decisione: “Io all’Inter? Non potrei mai! Non me la sentirei di avere il Milan come avversario”. I tifosi rossoneri scongiurano dunque il pericolo di ritrovarsi di fronte un altro “traditore”, come accadde proprio con Leo, che lo scorso Natale gli mandò il panettone di traverso, firmando per il nemico. Ancelotti dunque rifiuta la panca nerazzurra e lo stesso fa Marcelo Bielsa. Ma allora chi sarà il prossimo allenatore dell’Inter?

Palermo: Zamparini recita il “mea culpa”

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Il presidente del Palermo Zamparini ha dimostrato di essere, oltre che come viene sempre definito vulcanico o mangia-allenatori, anche una persona intelligente, presentandosi davanti ai taccuini di Tuttosport e addossandosi buona parte della colpa del fallimento a cui il Palermo sta andando incontro.

Il povero Delio Rossi ha disputato una prima parte di campionato alla grande ed un inizio del girone di ritorno discreto, ma dopo Inter-Palermo qualcosa si è rotto. I rosanero avevano disputato una gran partita, e solo la solita indomita Inter, che riuscì a segnare 3 gol in pochi minuti (non era di certo la prima volta), riuscì a strappare i tre punti ai rosanero. Da lì cominciarono i guai perché Zamparini andò in sala stampa e disse peste e corna del suo allenatore.

Zamparini: “Sempre lo stesso schifo, vendo subito!”

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Non è andata giù la sconfitta a Maurizio Zamparini, patron del Palermo, dopo il 3-1 di ieri contro il Milan. A suo dire l’arbitro, il signor Banti, ha preso delle decisioni sbagliate che hanno falsato il risultato della partita. Solo che come al solito non l’ha fatto con parole moderate, ma con tutta la sua nota foga:

Mi voglio allontanare al più presto da questo calcio. La società è in vendita sin da subito. Pensavo che ci fosse sta­to un cambiamento e, invece, è sempre lo stesso schifo. Il rigore per il Milan? Ha preso prima il pal­lone con la mano e poi è stato lui ad andare con­tro Sirigu. Si è trattato di una decisione scandalo­sa. Se il Palermo poteva fare qualcosa di più? Come avrebbe potuto, dovendo giocare in 11 contro 12. E’ già successo in più di un’occasione durante questo campiona­to. Se ci avessero concesso i rigori che meritavamo, saremmo primi in classifi­ca. In queste pri­me undici giornate, né Milan né Inter né Juventus hanno avuto un rigore con­tro. Evidentemente sono squadre corret­tissime. Ma è mai possibile? Io dico di no. Significa che non è cambiato pro­prio nulla e io voglio an­darmene al più presto.

Serie A 2010/2011: Palermo

Per prepararsi all’Europa League il Palermo ha imbastito una campagna acquisti molto complessa, fatta perlopiù di prestiti in entrata e uscita, ma senza però spendere tanto come accadeva nelle altre stagioni. Anzi, quest’anno il colpo maggiore l’ha portato in uscita, cedendo l’astro nascente Cavani, sostituito da un attaccante altrettanto forte ma di certo di minor prestigio, vista anche la non più giovanissima età, come Massimo Maccarone.

Finora quest’operazione ha dato ragione ai rosanero, dato che nel precampionato l’ex attaccante del Siena si è comportato bene, segnando anche nei preliminari di coppa, mentre l’uruguayano non ha ancora giocato, ma durante il campionato i valori saranno sicuramente diversi. Sono state molte le cessioni, alcune anche importanti come quella di Simon Kjaer, finito in Germania al Wolfsburg, ma sono partiti anche Simplicio e Bresciano che non hanno rinnovato il loro contratto, Cani, Guana, Bertolo e Succi, mentre in entrata, oltre a Maccarone, sono stati registrati pochi nomi. Tra questi Pinilla, Darmian, Benussi, Munoz, Glik e Garcia, nomi che per la maggior parte di noi non vogliono dire granché, ma conoscendo la dirigenza rosanera potrebbero essere futuri campioni.

Palermo-Pinilla, Zamparini: “L’abbiamo preso a titolo definitivo”

 Pinilla-Maccarone-Palermo. Un triangolo che potrebbe chiudersi a breve. La società rosanero, sfumato D’Agostino a un passo dalla Fiorentina, è molto attiva per rinforzare il proprio reparto avanzato. I giocatori accostati alla squadra di Delio Rossi sono Pinilla del Grosseto e Maccarone del Siena.

Pinilla:

Per il bomber sudamericano sembra cosa fatta, almeno per il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che a Sky Sport ha detto: “Per Mauricio Pinilla è stato trovato un accordo: lo seguivamo da parecchio tempo, siamo riusciti a portarlo a casa a titolo definitivo“. Secondo radio mercato l’annuncio verrà dato nelle prossime ore.

Zenga al capolinea

Era partito per vincere lo scudetto (provocazione o no, le parole hanno sempre un certo peso nel mondo del calcio) ed ora si ritrova pericolosamente in bilico sulla panca del

Pandev: con la Lazio ho chiuso

E’ il giorno degli addii in casa Lazio, al termine di una stagione tutto sommato positiva, culminata con la conquista della Coppa Italia. Qualche ora fa avevamo registrato le dimissioni