Fino ad un anno fa circa Delio Rossi era considerato uno degli allenatori più tranquilli della Serie A. Aveva un portamento pacato, rassicurante…poi tutto è cambiato. Non sappiamo (e non vogliamo sapere) cosa gli sia accaduto, ma prima si è reso protagonista della brutta sceneggiata con Liajic a cui ha rifilato un pugno alla fine dello scorso campionato, e poi ieri quel gesto del dito medio che si poteva proprio risparmiare.
Delio Rossi
Sampdoria: esonerato Ferrara, arriva Delio Rossi
La vittoria nel derby della Lanterna e quella successiva contro il Bologna avevano convinto la Sampdoria a rinnovare la fiducia a Ciro Ferrara, nonostante una serie infinita di risultati negativi sia in casa che lontano dalle mura amiche. Ma la sconfitta di ieri contro il Catania è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso, tanto che la società non ha deciso per l’esonero dell’ex difensore di Napoli e Juventus.
Roma, i primi nomi per il dopo-Zeman
La fiducia in Zeman sta cominciando a venir meno, e così la dirigenza davanti alle telecamere si compatta intorno al tecnico, ma poi nell’ombra inizia a guardarsi intorno. Secondo molti osservatori l’allenatore boemo ha poco tempo per farsi benvolere, e soprattutto rimettere a posto la difesa, come peraltro gli è stato chiesto ancora una volta ieri da Baldini e Sabatini. Per la precisione due settimane, il tempo della partita contro il Palermo e soprattutto il derby.
Ljajic confessa: “ecco cosa ho detto a Rossi”
La vicenda Rossi-Ljajic, con la rissa in panchina che ha portato l’allenatore all’esonero e a 3 mesi di qualifica ed il calciatore fuori rosa, rischiava di diventare una telenovela come quella tra Materazzi e Zidane, in cui ancora oggi, sei anni dopo, non sappiamo bene cosa il calciatore dell’Inter abbia detto al francese. Ma tutto è stato reso noto proprio pochi minuti fa da Ljajic stesso che ha intenzione di essere reintegrato in rosa e per questo ha confessato cosa ha detto.
Delio Rossi in conferenza stampa: “Gesto deprecabile, ma umanamente giustificabile”
Si è conclusa da pochi minuti l’attesa conferenza stampa di Delio Rossi, dopo l’incredibile Rissa con Ljaic avvenuta mercoledì durante la sfida contro il Novara. L’ex allenatore della Fiorentina era visibilmente dispiaciuto per quanto successo e ha chiesto più volte scusa, ma ci ha tenuto a sottolineare i motivi che l’hanno portato a compiere quel gesto.
Fiorentina, Ljajic si scusa con Delio Rossi
La sua reazione al momento della sostituzione nel corso di Fiorentina-Novara ha creato un putiferio nella società viola, che si è vista costretta ad esonerare l’allenatore Delio Rossi ed a mettere fuori rosa lo stesso giocatore serbo. Adem Ljajic si rende conto di averla combinata grossa e recita il mea culpa dal proprio profilo Twitter:
Ho chiesto scusa al signor Rossi dopo la gara per la mia parte in quanto avvenuto, quello che ho fatto era per un turbine di frustrazione e il mio grande desiderio di aiutare la squadra a vincere ancora una battaglia fino al termine della stagione.
Delio Rossi, 3 mesi di sospensione dal Giudice Sportivo
Dopo essere arrivato l’inevitabile esonero da parte di Della Valle, l’ex allenatore della Fiorentina Delio Rossi è stato punito severamente per la rissa con Ljajic anche dal giudice sportivo. L’aggresione al giocatore della sua squadra costerà a Rossi tre mesi di squalifica, come si legge nel comunicato rilasciato dal Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel assistito da Mario De Luca e dal Rappresentante dell’A.I.A. Eugenio Tenneriello.
Fiorentina, esonerato Delio Rossi
Delio Rossi non è più l’allenatore della Fiorentina. L’aggressione a Ljajic, che ha provocato con insulti e gesti il tecnico dopo essere stato sostituito al trentesimo del primo tempo nella
Rissa a Firenze, Delio Rossi salta al collo di Ljajic (video)
Clamoroso episodio avvenuto pochi minuti fa in quel di Firenze. Sul risultato di 0-2 per il Novara Delio Rossi decide di sostituire Ljaijc che stava giocando decisamente male. Il calciatore uscendo rivolge delle parole irrispettose nei suoi confronti, ma evidentemente una parola di troppo fa scattare l’allenatore che gli salta letteralmente al collo.
Fiorentina – Napoli 0-3, video e interviste
Il Napoli si prepara nel migliore dei modi alla sfida di Champions contro il Chelsea, battendo la Fiorentina nell’anticipo della 24esima giornata. Mazzarri stavolta non commette l’errore di lasciare a riposo i pezzi da novanta (a parte qualche rara eccezione), presenta i tre tenori sin dal primo minuto e porta a casa la vittoria.
A sbloccare la gara ci pensava il solito Cavani al minuto numero 3 della prima frazione di gioco. Lo stesso numero 7 azzurro raddoppiava al 10′ della ripresa, prima che Lavezzi firmasse il tris a pochi istanti dal fischio finale. Nulla da fare per Fiorentina, che resta a 28 punti, mentre il Napoli sale a quota 37 in classifica.
Serie A 12 giornata: Rossi alla prova Milan, Lazio a Napoli senza Klose
Le giornate che seguono le nazionali sono sempre un’incognita e di solito sono favorevoli alle piccole squadre che hanno giocatori più riposati che possono affrontare con più fiato i big appena tornati dai quattro angoli del pianeta. Ma la dodicesima giornata propone molti big match e dunque l’incognita stanchezza si farà viva solo in alcune gare.
Ci sono molti spunti da cui partire per comprendere la dodicesima giornata di campionato. Il più “stuzzicante” riguarda l’esordio di Delio Rossi sulla panchina della Fiorentina. Una partita più difficile non gli poteva capitare visto che di fronte si troverà il Milan che è una delle squadre più in forma del campionato. I rossoneri ritroveranno Pato che ha saltato tutta la prima parte di campionato, e lo faranno senza Jovetic. A questo punto sarà il pubblico fiorentino a doversi far sentire per sopperire la differenza tecnica, visto che ora che ha ottenuto ciò che voleva, cioè l’esonero di Mihajlovic, deve tornare caloroso come negli anni scorsi.
Fiorentina: via Mihajlovic, arriva Rossi
Era nell’aria da tempo, ed oggi è arrivata la conferma: Sinisa Mihajlovic è stato esonerato. Al suo posto arriverà Delio Rossi, ex allenatore di Lazio, Palermo ed altri club importanti. L’esonero di Mihajlovic veniva richiesto dalla tifoseria da tempo visto che non solo l’ex difensore non riusciva a portare i risultati che Firenze richiede, ma non è riuscito nemmeno a gestire bene lo spogliatoio visti i vari dissapori con Montolivo, Cerci, Kharja ed altri giocatori.
A sua parziale discolpa va detto che anche la società non gli ha dato una mano visto che molti dei “mal di pancia” sono avvenuti a causa delle mancate cessioni a club di portata superiore (vedi Montolivo con Inter e Milan o Cerci con il Manchester City), e così il serbo si è trovato tra due fuochi, e non è riuscito a reagire nel modo corretto.
Genoa: Malesani a rischio se perde con la Juve?
Una squadra da sempre considerata di media classifica che dopo 7 giornate si trova al decimo posto a pari punti con il Milan e con il doppio dei punti dell’Inter dovrebbe vivere sonni sereni. Dovrebbe, appunto, a meno che non si chiami Genoa. Il club che da sempre fa vivere sul filo del rasoio i suoi allenatori potrebbe cambiare ancora.
Preziosi appena qualche giorno fa ha affermato che Malesani può anche perderle tutte d’ora in avanti, tanto non lo licenzia. Peccato che voci vicine agli ambienti del Grifone raccontano tutta un’altra storia. Secondo i ben informati, ci sarebbe aria di maretta tra i due, un po’ perché il Genoa non sempre dà l’impressione di sicurezza, un po’ per imcompatibilità sulle scelte di mercato, ultima delle quali, che per ora è solo una voce, che dà Kucka già all’Inter a gennaio.
Zamparini spiega i motivi dell’esonero di Pioli
L’aria è pesante, il malumore si taglia a fette ed il pubblico sembra non gradire l’ultima uscita pazza del patron Zamparini, che a pochi giorni dall’inizio del campionato si è reso protagonista di un clamoroso passo indietro, esonerando Stefano Pioli ed affidando il Palermo nelle mani di Devis Mangia. Il cambio di allenatore non è che la punta dell’iceberg in una situazione che ha visto volar via i pezzi migliori, da Pastore a Cassani, da Sirigu a Nocerino. Ma il patron Zamparini minimizza ed attacca la stampa, prima di spiegare i motivi che hanno portato al licenziamento di Pioli:
Non c’è alcun caos. C’è disinformazione sui numeri della nostra campagna acquisti, penso ci sia una cattiveria costante nei confronti del Palermo. Perché nessuno ha scritto di caos Cellino quando ha esonerato Donadoni? Noi ci siamo mossi sul mercato investendo perché sia per la squadra che per l’allenatore sta cominciando un nuovo ciclo e probabilmente sarà un anno di transizione.