Ci fu un tempo in cui la Juventus avrebbe fatto follie per averlo ed i tifosi avrebbero steso sotto i suoi preziosi piedi un tappeto rosso per accoglierlo in modo trionfale. Ma Dejan Stankovic, in partenza da Roma, sponda biancazzurra, non voleva la Juve. Era il gennaio del 2004 e, durante il tumultuoso mercato di riparazione, il serbo finì per indossare la casacca dell’Inter.
Raramente la Vecchia Signora si è trovata ad incassare dei rifiuti, ma fa parte del gioco e ci può stare. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Il calcio italiano è profondamente cambiato, scosso e messo a dura prova dalla vicenda-calciopoli, che ha interessato principalmente la squadra bianconera.
Un anno di serie B e scudetto assegnato d’ufficio proprio all’Inter, che quasi senza avversarie andava a conquistare il titolo anche sul campo. E via a cori e coretti da parte di Stankovic e compagni: “Noi vinciamo senza rubare”. Anche questo fa parte del gioco, ci mancherebbe. Ma uno che si è così divertito a sbeffeggiare gli avversari, come può pensare un giorno di indossare una maglia che ha lungamente offeso? Ora chiama la Juve e la Juve risponde, ma i tifosi bianconeri hanno una sola parola da dire al riguardo: NO!