Aquilani, fine del calvario

Sette mesi e mezzo: tanto è durato il calvario di Alberto Aquilani, grande promessa (ancora non completamente espressa) del calcio italiano. Era l’11 marzo scorso ed Alberto giocava la sua ultima gara con la maglia della Roma. Una serata storta per la squadra, che dopo una serie infinita di rigori, cedette il passo all’Arsenal, abbandonando il sogno Champions.

Da allora è trascorsa una vita e ne sono successe di cose nella vita del centrocampista romano, che nel frattempo ha scelto la via dell’Inghilterra, passando al Liverpool per 20 milioni di euro. Poi ancora cure e corse, terapia e piscina, con lo sguardo rivolto al debutto ufficiale con la maglia dei Reds, che sembrava non arrivare mai.

E ieri sera finalmente la luce. Si gioca la Coppa di Lega, gli avversari sono ancora i Gunners e Aquilani parte dalla panchina. E’ il 15′ del secondo tempo, quando Rafa Benitez chiama il centrocampista e lo invita a scaldarsi. Un quarto d’ora di corsa e stretching, poi finalmente via la tuta ed entrata in campo, nel boato dei seimila tifosi arrivati a Londra nella speranza di vedere l’esordio ufficiale del “Principino”, come lo chiamano da quelle parti.

Il ritorno di Maradona

Dopo fiumi di chiacchiere e di perplessità riguardo alla sua scarsa esperienza alla guida di una squadra, ecco finalmente il giorno del debutto per Diego Armando Maradona. Gli occhi del mondo intero stasera saranno puntati sull’Hampden Park di Glasgow, stadio che quasi trenta anni fa applaudì il suo primo gol con la maglia della nazionale argentina.

Un’emozione che Diego non ha mai dimenticato, sebbene sia impossibile paragonarla con quella che proverà questa sera, quando la “sua” nazionale gli si schiererà di fronte al momento dell’inno.

Nella conferenza stampa di ieri il Pibe de Oro si è detto pronto per la nuova avventura e intenzionato a trascinare la Seleccion alla vittoria del mondiale sudafricano del 2010.