Liga: tutto inalterato in vetta, in fondo si riaprono i giochi

Giornata un po’ povera di gol, ma di certo non di emozioni, si è vissuta nello scorso fine settimana nella Liga spagnola. Nell’anticipo delle 20:00 (ora italiana) il Barça tenta la fuga, dopo due ore il Real lo riagguanta, anche se la differenza dei punti resta sempre tanta.

Il blaugrana hanno la scusa della Champions, per cui è costretto a giocare con la formazione improvvisata, dimostra tutti i limiti di una buona squadra che però senza i suoi campioni non va tanto lontano. Con Messi in panchina, la fatica a bucare la difesa del Valladolid è enorme, soprattutto perché, a parte Eto’o, mancano tutti i grandi nomi, tanto che è costretto a fare coppia in attacco con il giovane Pedrito. Ed infatti è proprio il camerunense a sbloccare la partita, e a regalare la vittoria ai suoi.

Liga: si fermano a 10 le vittorie consecutive del Real, e il Barça riprende la fuga

La Champions non incide tanto sul Barcellona, ma pesa come un macigno per il Real Madrid. Il pensiero di dover ribaltare l’1-0 dell’andata degli ottavi toglie la serenità ai merengues, che nel derby forniscono una delle partite peggiori dell’anno.

Eppure si trattava di derby, una gara che scalda il sangue dei calciatori in campo. Ed invece l’Atletico gioca un gran calcio, ma sbaglia veramente l’impossibile. Forlan mette a segno il suo diciottesimo gol di quest’anno, ed il Real pare frastornato. Tra una parata di Casillas ed un’occasione gettata al vento dai biancorossi, arriva il pareggio di Huntelaar in chiaro fuorigioco, che però non viene segnalato. Gli errori arbitrali in favore del Real si concludono nei minuti di recupero, quando ad Aguero non viene assegnato un evidente rigore, e la gara finisce 1-1, interrompendo le vittorie consecutive della squadra di Ramos a 10.

Liga: all’Espanyol il derby di Barcellona, valanga di gol per il Real Madrid

Gli errori arbitrali per fortuna non ci sono solo in Italia, ma sono presenti e pesano tanto anche in Spagna. Un errore del direttore di gara nel delicatissimo derby Barcellona-Espanyol falsa la partita e permette alla seconda squadra catalana di battere i più titolati cugini blaugrana.

Contemporaneamente il Real Madrid mette a segno la sua nona vittoria consecutiva, per una volta molto convincente, e si porta da -12 a -7 nel giro di due settimane. Ma riavvolgendo il film della 24a giornata non si può non soffermarsi sul derby del Camp Nou. Sullo 0-0, dopo poco più di mezz’ora, l’ivoriano Keita fa un’entrataccia su un avversario e si becca il rosso diretto. A guardarla a velocità normale l’entrata sembra davvero dura, ma visto che siamo in periodo di Oscar, bisognerebbe darne uno anche a Moises, il calciatore dell’Espanyol che cade come se gli avessero sparato. Al replay si vede chiaramente che Keita entra pulito senza nemmeno sfiorare l’avversario, ma l’arbitro abbocca e lo manda fuori. Un derby da giocare in 10 per un’ora diventa complicato anche per il Barça.

Coppa Uefa: Amburgo a valanga, crisi Deportivo

Quella appena trascorsa è stata una giornata particolarmente dura per le grandi in coppa Uefa. Quasi tutti i pronostici sono stati ribaltati, e quelli che sono stati confermati hanno portato a numerose sorprese. A partire già dalle italiane, specialmente la Sampdoria. A parte la gara del Marassi, e quella del Milan, si sono disputate altre 8 gare in giro dell’Europa.

La più sorprendente si è disputata in Danimarca, dove un tostissimo Aalborg, che ha fatto tremare in Champions addirittura Manchester United e Villareal, piega decisamente il Deportivo Lacouna. Se gli spagnoli stanno tornando a livelli accettabili in campionato, per l’Europa devono ancora recuperare molto del terreno perso, e probabilmente dovranno cominciare dal prossimo anno, visto che il 3-0 subito in terra danese sarà difficilmente ribaltabile.

Liga: Raul entra nella storia, gol numero 307 ed agganciato Di Stefano

Giornata storica la ventunesima di serie A. In una sola giornata Raul riesce a raggiungere Alfredo Di Stefano in vetta alla classifica dei marcatori più prolifici con la maglia del Real Madrid (307 reti), mentre il Barça segna il suo gol numero 5000 nei campionati spagnoli. E chi poteva segnarlo se non il suo uomo più rappresentativo, Lionel Messi?

Ma andiamo con ordine. Il Real poteva sperare in qualche punto rosicchiato nella giornata di domenica. I blancos infatti giocavano contro il Numancia, una delle squadre più in crisi della Liga, i blaugrana invece contro un ottimo Santander, che si trovava al limite della zona europea e che in casa aveva perso soltanto un’altra volta dall’inizio del campionato.

Calciomercato: torna il tormentone-Villa

Gli emissari dello sceicco Mansour continuano a girovagare per l’Europa con la loro valigetta traboccante di milioni, alla disperata ricerca di un pezzo da novanta da portare a casa prima della fine del mercato invernale.

Dopo il gran rifiuto di Kakà, i Citizens avevano rivolto le proprie attenzioni all’ivoriano Didier Drogba, approfittando anche del rapporto non proprio idilliaco tra il giocatore e mister Scolari. Ma anche in questo caso la valigetta è rimasta chiusa, visto il desiderio dell’attaccante di raggiungere mister Mourinho in quel di Milano, se non ora, almeno a giugno.

Ecco allora aprirsi la pista spagnola, dove gioca David Villa, il talento che la scorsa estate è stato al centro di numerose indiscrezioni di mercato, salvo poi prolungare il contratto con il Valencia fino al 2013. Per averlo il City è disposto a sborsare 70-75 milioni di euro, sebbene debba attendere fino a giugno per poterlo portare a Manchester. Ma figuriamoci se la strada della trattativa è così facile per gli emissari di Mansour…