Premier League: favoloso City, Malouda salva il Chelsea

La seconda giornata di campionato conferma che è il Manchester City la squadra da battere. I ragazzi di Mancini sembrano una corazzata invincibile che soltanto i cali di concentrazione possono battere. Basti dire che nell’ultima gara contro il Bolton in panchina si accomodano Tevez e Balotelli, per capire la qualità della rosa.

Il City mette sotto gli avversari per tutto il primo tempo, Aguero per una volta non è il solito cecchino, ma si mangia l’impossibile, e così bisogna affidarsi alla fortuna per sbloccare il risultato. Un bel regalo lo fa Jaaskelainen che si fa rimbalzare davanti un tiro innocuo di Silva che finisce in porta. Una volta trovato il gol, il City si scioglie e raddoppia, stavolta con Barry. Il Bolton non ci tiene a passare da vittima sacrificale e si fa sotto, prima accorciando con Klasnic, e poi nella ripresa, dopo il terzo gol di Dzeko, segnando ancora, ma il City è troppo forte ed è impossibile togliergli punti.

Europa League: steccano anche le spagnole, goleada tra le big

La serata di ieri di Europa League si può dire un vero e proprio fallimento per i colori italiani. Se su quattro partite nemmeno una vittoria è arrivata, non possiamo nemmeno puntare il dito sulla preparazione atletica o altri fattori esterni perché, vedendo le altre big del calcio europeo, quasi nessuna ha avuto gli stessi problemi delle squadre di serie A.

Le uniche a cadere sono le spagnole, come l’Atletico Madrid che perde a Salonicco per 1-0 (l’assenza di Aguero comincia a farsi sentire), il Villareal che cade 2-0 a Zagabria e la sconfitta del Siviglia in casa contro il Psg. Nello stesso girone dell’Atletico è Bayer-show, con il Leverkusen che ne rifila 4 al Rosenborg con tripletta di Patrick Helmes, un attaccante di cui sentiremo parlare in futuro.

Frey: l’Aston Villa vuole il viola per chiudere la porta

 L’Inghilterra calcistica ha ancora negli occhi l’esordio incolore della nazionale di Fabio Capello e il grossolano errore del portiere Green, che, è proprio il caso di dirlo, ha spalancato la porta al pareggio degli Usa. Errore che ha riaperto una vecchia polemica: le grandi squadre della Premier League si affidano a estremi difensori stranieri.

Tendenza che però pare non placarsi, perché secondo la Repubblica l’Aston Villa è sulle tracce di Sebastian Frey della Fiorentina. Da un un giocatore che evita i gol a uno che li segna e li fa segnare: David Silva, su cui si sono mosse Manchester City e Chelsea.

Frey:

L’Aston Villa vuole portare in Inghilterra il portiere viola, la cui clausola rescissoria è di 12 milioni di euro. Il club di Birmingham, però, è disposta a mette sul piatto della bilancia una cifra inferiore, che si aggira sugli 8 milioni di euro.

Mascherano, Xabi Alonso e David Silva: Inter, ecco le direttive di Benitez

 Ancora non è ufficiale il suo ingaggio, ma Rafa Benitez ha già dato indicazioni ai dirigenti nerazzurri sui giocatori da acquistare. Il tecnico spagnolo vorrebbe portare con sé Javier Mascherano. Secondo il Corriere dello Sport, Marco Branca è anche sulle tracce di David Silva del Valencia.

Mascherano:

Il centrocampista argentino è un pupillo di Benitez, con cui ha già lavorato al Liverpool. I Reds, però, non vogliono perdere una pedina fondamentale nella zona nevralgica del campo. L’alternativa è pronta: Xabi Alonso.

Via Trezeguet, Buffon in bilico e le altre strategie della Juventus

Il finale di campionato si avvicina, ma ai piani alti di Corso Galileo Ferraris sembra che nessuno si interessi a quale piega prenderanno le ultime partite. Si pensa già al futuro ed alla Juventus che verrà. Una Juventus che al 99% non avrà più David Trezeguet. Il francese ormai è ai ferri corti con Ranieri, e siccome il tecnico ex Chelsea è confermatissimo dalla dirigenza bianconera, sarà proprio lui a fare le valigie.

Fino a poco tempo fa sembrava che la destinazione preferita fosse Lione, ed invece è di ieri la notizia che ci sono squadre inglesi e spagnole che sono interessate al 32enne attaccante Bleus. In particolare sembra che sia il Barcellona la squadra più interessata. Si sa infatti quanti problemi ci siano nello spogliatoio con Eto’o, e siccome il camerunense sembra voglia cambiar maglia quanto prima possibile, Trezeguet potrebbe essere l’alternativa migliore. I blaugrana però puntano anche un altro bianconero, uno che sulle spalle ha il numero 1.

Juve, Inter e Milan, si riparte dal mercato

Le big italiane sembrano lontane anni luce dalle rivali europee, soprattutto inglesi. Per questo è necessario dare una svolta al calcio nostrano, cominciando a fare come fanno all’estero, e cioè ingaggiando quei calciatori che possono fare la differenza.

L’eliminazione contemporanea delle tre di Champions poi ha accelerato questo processo, ed adesso ci possiamo davvero aspettare delle belle dal mercato estivo. Ancora però non ci possono essere anticipazioni sulla Roma, dato che sappiamo com’è la situazione della squadra giallorossa. Se Totti e compagni non dovessero qualificarsi per i preliminari di Champions, il mercato sarà soprattutto in uscita che in entrata.

Delle altre big, la più attiva sarà sicuramente la Juventus. Molto dipenderà da Del Piero. Come anticipato già qualche settimana fa, il capitano bianconero dovrà prendere diverse decisioni sulla prossima stagione. Ad esempio, dovrà decidere in che ruolo giocare. Se continuerà a fare la seconda punta, forse potrebbe esserci spazio per Diego, anche se Ranieri (confermato ieri da Blanc al 100%) dovrà cambiare modulo. Se invece decidesse di giocare un pò più arretrato, potrebbe lasciare spazio a Cassano, sempre più vicino ai bianconeri. Altro punto cruciale è Nedved, il quale se dovesse lasciare il calcio permetterebbe ai bianconeri di ingaggiare David Silva dal Valencia (ma la concorrenza del Barcellona è forte) o Frank Ribery dal Bayern Monaco. Ancora in alto mare il capitolo difesa, dove bisognerà valutare se far restare o no Zebina.

Nedved: “A fine stagione mi ritiro”

Voleva ritirarsi già tre anni fa, poi la retrocessione in B della Juve lo convinse a restare per tornare in A. Il pensiero però di chiudere in serie A una carriera gloriosa lo ha convinto a rimanere ancora per un’altra stagione. Lo scorso anno ci aveva pensato, ma poi ha capito che quest’anno avrebbe avuto l’ultima occasione per vincere la Champions League, e ha prolungato ancora una volta. Ma adesso basta, ha quasi 37 anni, e le forze cominciano a mancare. Pavel Nedved lascerà il calcio a fine stagione.

L’annuncio è arrivato dopo la sconfitta dello Stamford Bridge sul sito dell’Uefa, ma il ceco si affretta a dire che la partita di ieri non ha influenzato la sua scelta. Aveva infatti già deciso di lasciare prima della gara, e poi sull’1-0 tutto può ancora succedere, e la speranza di vincere la Champions ancora non è soffocata.

Anche la Juve aderisce alla politica del 20-20-20

Prendendo spunto dal famoso accordo sull’ambiente in discussione in questi mesi dai Paesi dell’Unione Europea, anche la Juventus decide di adottare la politica del 20-20-20. Ma questa non ha nulla a che fare con l’ecologia, bensì con il calcio, e più precisamente con i milioni da spendere durante la prossima estate.

Con il ritorno a pieno regime di Buffon, e con i meccanismi difensivi che bene o male cominciano a reggere, gli acquisti arriveranno tutti dal centrocampo in su, e si parla di grandi nomi. Il più scontato è quello di Antonio Cassano, che quasi tutti ormai danno sulla via di Torino. Marotta si è deciso finalmente a fissare il prezzo di Fantantonio, ed è di 20 milioni tondi tondi. Su questi non si discute, ci sono tutti, e Cassano potrebbe presto fare il vice-Del Piero. A meno che…

Liga: il Real rientra in zona Champions

Tutti gli occhi erano per i due debuttanti, e su uno in particolare. Stiamo parlando del rivoluzionato Real Madrid, che vedeva esordire dal primo minuti i due nuovi arrivi Diarra e Huntelaar. Tutti si aspettavano il gol dell’ex Ajax in una gara difficile contro il Villareal, ma alla fine a risolvere la partita è un altro debuttante atipico, Arijen Robben, che a Madrid c’era da prima, ma con tutti gli infortuni subiti si può considerare quasi nuovo.

Ed è proprio il migliore in campo e l’autore del gol che decide la partita. Una gara che avrebbero potuto vincere entrambe le squadre, ma che alla fine è il Real a portare a casa, rientrando nella zona che le compete, quella della Champions League. Peccato (per il Real) che anche il Barça 24 ore prima era riuscito a vincere la sua gara, e quindi i punti di distacco dalla vetta restano sempre 12, un obiettivo impossibile da raggiungere.

Le italiane fanno la spesa in Spagna

Si prospettano sovraffollamenti sulle tratte Spagna-Italia nel prossimo mese di Agosto. E non stiamo parlando di turismo. Probabilmente le linee aeree che collegano le due nazioni più latine d’Europa saranno prese d’assalto da procuratori, direttori sportivi, dirigenti e perchè no, anche calciatori.

Il crac finanziario del Valencia non è stato ancora risanato, nonostante l’ingresso di capitali freschi di nuove sponsorizzazioni. Il presidente Villalonga ha dichiarato che la società, dopo il fiasco terribile della scorsa stagione in cui i valenciani hanno addirittura rischiato la retrocessione, ha bisogno di far cassa, e non c’è modo migliore se non vendendo i propri pezzi pregiati. Ma non ci sarà solo il Valencia a svendere i suoi campioni.

Spagna schiacciasassi in finale, la Russia gioca solo un tempo

E’ durato solo un tempo il sogno della sorprendente Russia di Hiddink di raggiungere la finale. Sulle ali dell’entusiasmo per aver umiliato i favoritissimi olandesi, tra le voci di mercato per Arshavin, e soprattutto con la voglia di vendicare il 4-1 della prima giornata del torneo, la Russia finisce per farsi schiacciare dal maggior talento e dalla maggiore esperienza internazionale di una squadra apparsa perfetta.

Unico neo per la formazione di Aragones è l’infortunio a Villa, che dopo circa mezz’ora ha dovuto lasciare il campo a causa di un problema muscolare, e che non si sa se rientrerà in tempo per la finale. Al fischio d’inizio però le due squadre sono al completo, con Torres schierato ad ala destra da una parte, e Arshavin a fare il rifinitore dall’altra. Esperimenti che si riveleranno fallimentari.

La Spagna passa ai rigori, Italia eliminata

Siamo fuori, meritatamente. Buffon trascina una brutta Italia fino ai rigori, ma poi non riesce a compiere il miracolo. Un’ottima Spagna (almeno 20 le occasioni da gol per le Furie Rosse) schiaccia una piccola Italia (solo 4 o 5 tiri in porta), che vive solo di qualche folata dei suoi fuoriclasse, ma in cui si sentono troppo le assenze degli squalificati.

Nell’Italia il posto di Pirlo e Gattuso è preso da Aquilani e Ambrosini. Cassano fa coppia con Toni in attacco. Gli spagnoli invece si presentano con la formazione titolare, con Torres e Villa ad impensierire Buffon.