Il caso Beckham tra offerte e rifiuti. E intanto arriva Victoria

Beckham si, Beckham no, Beckham forse: il tormentone è destinato a continuare ancora per molto, in attesa che i Los Angeles Galaxy si decidano ad assecondare la volontà del giocatore, lasciandolo libero di decidere sul suo futuro. A neanche un mese dall’esordio, lui sembra intenzionato più che mai a terminare la stagione in maglia rossonera, confortato dalle ottime prestazioni (con tanto di gol) che va via via inanellando.

L’Inghilterra non è poi così lontana e non solo dal punto di vista geografico. Questa sera il suo nome dovrebbe essere tra quelli sciorinati da Capello per l’amichevole di mercoledì contro la Spagna e Beck sa benissimo che la possibilità di giocare in nazionale è figlia della sua presenza in un campionato di alto livello. Al diavolo il marketing ed i contratti milionari dunque, di fronte alla chance di giocarsi da protagonista il prossimo mondiale.

Ma non è tutto semplice come potrebbe sembrare e, se prima lo scoglio maggiore da superare si chiamava Victoria Beckham (per niente allettata dall’idea di trasferirsi nel Belpaese), ora il nodo da sciogliere risponde al nome di Tim Leiweke, amministratore delegato della AEG, proprietaria del club californiano.

Ronaldinho e Balotelli: a volte ritornano

Cos’hanno in comune Ronaldinho e Balotelli? Poco, quasi niente, forse solo il fatto di giocare nella stessa città, seppur con maglie diverse. Per il resto, ci sono ben pochi elementi per azzardare un paragone: l’uno ha vinto tutto quello che c’era da vincere, dimostrando ad ogni latitudine il proprio talento, mentre l’altro è rimasto prigioniero dei complimenti ricevuti dopo le prime prove convincenti, neanche avesse raggiunto i livelli del suo illustre collega.

Entrambi si sono ritrovati ai margine della squadra nell’ultimo periodo, ma mentre il campione consacrato ha fatto buon viso a cattiva sorte, accettando la panchina, il ragazzino ha puntato i piedi, arrivando allo scontro diretto con un certo Mourinho, che in quanto a fermezza non ha nulla da invidiare a nessuno.

Oggi i due dovrebbero avere la possibilità di riscattarsi dall’ultimo periodo infelice, dimostrando sul campo di poter essere ancora utili alla causa delle rispettive squadre.

Fantacalcio: poche assenze, squadre favorite sono Cagliari e Milan

Si preannuncia una probabile giornata di abbondanza per gli allenatori del Fantacalcio. A parte qualche infortunato di lungo corso, la gran parte delle squadre, o almeno delle grandi, che sono quelle che forniscono il maggior numero di calciatori al Fantacalcio, saranno al gran completo.

Tra le piccole le più inguaiate sono senza dubbio Reggina e Lecce che hanno il maggior numero di assenze, peggiorate dal fatto che non sempre i sostituti sono all’altezza, ma anche perché affrontano Milan e Inter. Ci saranno parecchi problemi anche per la Roma per quanto riguarda la difesa, visti i contemporanei problemi di Cicinho, Panucci, Riise e Cassetti, più qualche disagio a centrocampo con le probabili assenze di Aquilani e Menez, e il rischio di non vedere nemmeno Baptista.

Beckham: “voglio il Milan a vita”

Sembra una delle promesse elettorali del suo presidente, ma dopo Kakà, anche Beckham è stato contagiato dalla Milan-mania, la voglia cioè di chiudere la carriera in rossonero. Era molto scettico l’inglese quando due mesi fa si è trasferito in Lombardia. Aveva dichiarato:

Mi diverto fino a marzo e poi me ne vado

ed invece adesso dice:

voglio rimanere al Milan fino alla fine della carriera.

Ma cos’è cambiato in soli due mesi?

Milan: addio Beckham, ma i problemi nella lista Uefa non finiscono qui

Tra 2 settimane ricominceranno la Champions e la coppa Uefa, e di conseguenza i club di tutta Europa devono presentare la lista dei calciatori che parteciperanno alle competizioni. Un dato subito salta all’occhio: nella lista del Milan manca David Beckham. Non dovrebbero esserci segnali più evidenti di questo: lo Spice Boy a marzo andrà via.

La conferma arriva dopo che Philip Anschutz, presidente della squadra detentrice del cartellino del calciatore, ha sbottato furiosamente in conferenza stampa dicendo che il calciatore deve necessariamente rispettare il contratto. 24 ore dopo anche l’allenatore Bruce Arena ha dichiarato di rivolere indietro Beck, ed infine anche Galliani ha ammesso che, siccome i dirigenti americani si sono comportati bene con il Milan, non ha alcuna intenzione di pestargli i piedi. Chiusa qui la questione? Forse no…

Fantacalcio: ancora il Cagliari la fa da padrona

Pochi gol (solo 22), nessuna doppietta, punteggi medio-bassi sono attesi in questa giornata di Fantacalcio. Come prevedibile, a parte la Juventus, saranno le grandi squadre a regalare i bonus e le prestazioni migliori ai Fantallenatori, con una eccezione per il Cagliari, che pur non rientrando tra le grandi, stavolta si è comportata molto più da grande dei bianconeri.

Ancora una volta pare che a regalare le vittorie negli scontri diretti del Fantacalcio sarà il centrocampo, dato che quasi la metà delle reti provengono da quel reparto, accompagnate da qualche rete di difensori. Sono previsti degli esordi nella top 11, come per Vitale, ma anche per Vives e forse anche qualcun’altro.

Fantacalcio: è la difesa a regalare i punteggi più alti

Giornata contrastante la prima del girone di ritorno per i Fantacalcisti. Di fronte ad una delle giornate più prolifiche della serie A (30 gol sono stati messi a segno), molti attaccanti faranno perdere alcune sfide a causa dei rigori sbagliati, ben tre, un record almeno per questa stagione.

Saranno comunque contentissimi quei Fantallenatori che hanno Kakà nella propria rosa, dato che, con la gioia nel cuore di essere rimasto in rossonero, l’ex Pallone d’Oro ha segnato una doppietta ed è risultato senza dubbio il miglior calciatore della giornata. Prima rete, come già previsto nell’articolo di due giorni fa, per David Beckham, ma anche per molti gregari della serie A.

Times: è Ferguson lo sportivo più influente del Regno Unito

Il Times è famoso, oltre che per essere uno dei giornali più autorevoli al mondo, anche per le sue strampalate classifiche, dagli uomini più ricchi del mondo, alle donne più influenti, e tante altre ancora. In tutto questo non può essere esente il mondo dello sport, e tra i 100 nomi degli sportivi più influenti al momento attuale in Gran Bretagna, al primo posto compare il nome di Alex Ferguson, allenatore-manager del Manchester United. Anche più del suo presidente.

Infatti in Inghilterra il baronetto non è soltanto considerato il più bravo allenatore della Premier League, ma molto di più. Lui è colui che sta dietro alla maggior parte delle scelte di marketing dello United, una delle squadre che smuove più capitali in tutto il mondo; ma tira le fila anche sulle scelte politiche della federazione inglese, e delle volte può decidere di intere carriere dei calciatori. La sua leadership è indiscussa, dato che compare nell’organigramma dei Red Devils ormai da decenni.

Per un Kakà che va, c’è un Beckham che viene

Ieri pomeriggio alcuni giornalisti di As hanno atteso Kakà sotto casa sua per un’intervista sul suo possibile futuro con la maglia del Real Madrid. Nonostante questa invasione poco opportuna nella sua vita privata, dopo un primo momento di disappunto il calciatore brasiliano ha preferito rimanere sul vago. Alla domanda se c’erano possibilità che a fine stagione possa trasferirsi al Real, Kakà ha preferito non rispondere, ma lasciare la questione in sospeso.

Quando si era trattato del Manchester City, sin da subito il calciatore si affrettò a smentire il suo interessamento e disse che non avrebbe mai firmato per gli inglesi. Adesso questa sua incertezza aggiunge un altro capitolo alla sua vicenda, che pare lo debba portare lontano da Milano. Ma se Kakà andrà via, forse i milanisti potranno consolarsi con un’altra stella: David Beckham.

Altro che City, la squadra del futuro si chiama ancora Real

Alla storia dell’attaccamento alla maglia di Kakà ormai non ci crede più nessuno. Ogni minuto che passa le voci che lo vorrebbero a fine stagione al Real Madrid si fanno sempre più insistenti. Ieri pomeriggio sulle pagine on-line di As, quotidiano molto vicino alla dirigenza madrilena, il centrocampista del Milan Emerson ha affermato chiaro e tondo che il suo compagno di squadra non poteva andare al City perché non è un grande club, ma che sta pensando di trasferirsi al Real Madrid.

Le parole di Emerson si aggiungono a quelle di Beckham di qualche giorno fa, quando lo Spice Boy dichiarò che Kakà avrebbe rifiutato la Premier per vestire la camiseta blanca. Viste le polemiche subito seguite alla sua intervista, Emerson si è affrettato a smentire quelle frasi, ma non crediamo che già due suoi compagni si siano sbagliati allo stesso modo. Senza contare che anche il padre-agente, Bosco Leite, pare abbia detto che suo figlio gli ha confessato, durante la trattativa con gli inglesi “O resto al Milan o vado al Real Madrid”. Intanto però, con le nuove elezioni presidenziali in vista, il candidato principale Florentino Perez ha già fatto la lista della spesa, e si sa che lì le promesse sono spesso mantenute.

Borriello vuole sbirciare nelle mutande di Beckham

Era il dicembre del 2007 e sui cartelloni pubblicitari delle grandi metropoli campeggiava una foto che ha fatto molto discutere sia gli appassionati di calcio che i semplici curiosi.

Di cosa si trattava? Della campagna pubblicitaria di Emporio Armani Underwear che ritraeva un David Beckham in posa quasi osè con la sua camicia bianca sbottonata a mostrare un petto decisamente depilato, ma soprattutto un “pacco” piuttosto abbondante, tale da far pensare ad un miracolo di Photoshop.

E’ passato molto tempo da allora, ma c’è ancora qualcuno desideroso di verificare se in quelle mutande ci sia veramente tanta abbondanza o se si tratti solo di un rigonfiamento creato apposta per attirare l’attenzione. Chi sarà mai il curioso di turno? Che ci crediate o no, non è una “calorosa” fan del calciatore, ma Marco Borriello, compagno di squadra dello Spice Boy e al momento fuori squadra per infortunio.