Dall’Italia al Brasile, passando per la Scozia, ecco la situazione nei campionati di tutto il mondo

Domenica, giornata dedicata al campionato. Finito quello di serie A, e della maggior parte dei campionati nazionali europei, cerchiamo di fare un piccolo riassunto, per capire anche il quadro degli eventi e delle prossime competizioni internazionali che ci aspettano nella stagione 2008/2009.

Il campionato italiano, come detto e stradetto, è stato vinto all’ultima giornata dall’Inter, per la terza volta consecutiva (di cui due sole sul campo). In Champions League, con i milanesi, ci andrà la Roma, finita solo 3 punti dietro i nerazzurri. In Inghilterra si conferma campione lo United, che come l’Inter ha dovuto aspettare l’ultima giornata per esultare. A darle battaglia fino all’ultimo c’è stato il Chelsea, che ha mollato solo negli ultimi minuti dell’ultima gara di campionato, quando ormai i Red Devils vincevano e il sorpasso era impossibile. E così solo due sono stati i punti che hanno diviso le due finaliste di Champions League, che sarebbero potute arrivare tranquillamente pari, assegnando la vittoria ugualmente alla squadra di Alex Ferguson.

Le mille amanti di David Beckham: riparte il tormentone!

David era triste e solo e soffriva per la lontananza dei figli. Deluso dalla moglie che non lo aveva seguito in Spagna, preferendo restare a Londra per la sua carriera. Ho portato divertimento e sesso nella sua vita, due componenti che gli mancavano. Abbiamo fatto l’amore nella stanza del suo albergo, nello stesso letto che condivideva con Victoria.

Questa la confessione di Rebecca Loos al News of the world, ma è storia vecchia e risaputa, eppure a distanza di quattro anni rischia di minare ancora una volta il rapporto tra Beckham e sua moglie.

Qual è la novità? Il fatto che la presunta ex amante del bel calciatore sta per rivelare ulteriori particolari della storia in un programma televisivo inglese, Generation Sex. Ce la faranno i coniugi a sopportare la nuova ondata di scandali?

Cristiano Ronaldo sta per diventare il calciatore più pagato di sempre

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della classifica dei calciatori più pagati del mondo. Il prossimo anno questa classifica potrebbe subire uno scossone. Il Manchester United sta pensando di far firmare alla sua stella, Cristiano Ronaldo, un contratto faraonico che farà sembrare quello di Beckham dei Galaxy una paghetta di un bambino.

Subito dopo Euro 2008 sarà pronto un quinquennale da 40 milioni di sterline (quasi 50 milioni di euro, più del doppio di quanto prende il giocatore inglese, sponsor esclusi). L’idea è blindare il giocatore che al momento, a detta di molti, è il più forte al mondo, soprattutto dalle sirene che lo vorrebbero il prossimo anno al Real Madrid.

David Beckham tra nazionale e conti in tasca

Che giochi o no, che segni o resti a secco, che riesca o meno a guadagnare il gettone numero cento con la maglia della nazionale, David Beckham rimane un fenomeno mediatico eccezionale, capace di far parlare di sé qualunque cosa faccia.

Questo il motivo per cui dovette lasciare il Manchester qualche anno fa (Sir Alex Ferguson sosteneva che dopo il matrimonio con Victoria Adams, l’immagine di David occupasse troppa spazio sulle riviste patinate), questo il motivo per cui lo volle il Real Madrid, convinto di avere un ritorno economico non indifferente proprio dallo sfruttamento dell’immagine del campione.

Poi arrivarono i Galaxy di Los Angeles e l’ingaggio record (160 milioni di euro in cinque anni) in un’operazione che riguarda ben poco la capacità di Becks di giocare a calcio o, come hanno cercato di farci credere, la possibilità di diffondere il soccer in terra americana, quanto piuttosto il potere che David esercita sulla massa, anche solo con la sua presenza. A riprova di ciò, i milioni di dollari guadagnati dal club, nonostante i vari infortuni dell’inglese in questi mesi. Da luglio ad oggi infatti, David ha giocato per 1303 minuti, ma il ritorno economico per la società è andato oltre ogni più rosea aspettativa.

Paul Jewell beccato in un video hard!

Ma cos’hanno gli inglesi? E’ mai possibile che non riescano a pensare ad altro che al sesso? D’accordo, possiamo capire i calciatori, nel pieno della giovinezza e della tempesta ormonale, ma se ci si mettono pure i tecnici, allora c’è qualcosa che non va!

A finire nell’occhio del ciclone stavolta è l’allenatore del Derby County, Paul Jewell, pizzicato in un filmato porno, in compagnia di una prorompente bionda. Ora resta da capire come il video, girato dallo stesso Jewell, sia finito nella redazione del News Of The Word, che nell’edizione odierna pubblica alcune istantanee, con dovizia di particolari, scatenando l’ennesimo scandalo a luci rosse in terra britannica.

Le immagini sono così chiare da non lasciar spazio ad alcun dubbio ed il contenuto mostrato potrebbe far arrossire i migliori registi di film hard, proponendo situazioni di sesso spinto in ogni angolo della casa, dal soggiorno, dove Paul si spoglia, buttandosi letteralmente sul corpo della donna, alla camera da letto, dal tappeto al cofano di una Mercedes, dove la biondina si sdraia, chiedendo all’aitante(?) Paul di soddisfare la sua fame di sesso.

Ruud Gullit: il tulipano nero

Treccine rasta, sorriso smagliante e battuta pronta ed efficace: è così che si presentava Ruud Gullit al calcio italiano, quando venne acquistato dal Milan di Berlusconi nel 1987. Era l’era di Arrigo Sacchi e del Milan che faceva man bassa di successi in Italia ed in Europa, con una squadra di campioni assoluti, guidati dal fantastico trio olandese.

Il “tulipano nero” proveniva dal Psv Eindoven dove aveva contribuito alla conquista di due campionati olandesi con 68 presenze e 46 reti, mettendosi in mostra fino a conquistare il Pallone d’Oro. Con queste credenziali arrivò nel club rossonero, pronto a dimostrare la sua grandezza assoluta come regista della squadra e punto di riferimento in mezzo al campo al fianco del connazionale Rijkaard. Possente fisicamente, esplosivo nella falcata, inarrestabile palla al piede, prediligeva il ruolo di trequartista, ma si adattava a giocare anche da seconda punta.

Fu subito amore con la curva rossonera e fu subito successo in campionato, nonostante l’avversaria di quegli anni si chiamasse Napoli ed il suo alter ego azzurro fosse un certo Maradona.

Amauri: una nuova freccia all’arco della Nazionale

L’anno scorso si parlava di lui come l’unico in grado di poter fermare l’Inter. Dopodiché si è discusso sul suo lungo infortunio. Passato questo periodo buio, si è tornati a parlarne in chiave mercato, conteso da Juve e Milan.
Non sarà al livello di Bobo Vieri o di Beckham, ma Carvalho de Oliveira, meglio noto come Amauri, sta diventando uno dei calciatori più chiacchierati d’Italia, e forse anche d’Europa.

Il nuovo tema su cui si dibatte a proposito brasiliano è il prossimo cambio di nazionalità. Infatti il nonno del calciatore del Palermo è italiano, e di recente lui ha fatto rivalere le sue origini richiedendo il passaporto del Bel Paese.
A dir la verità in passato Amauri aveva anche strizzato l’occhio al ct della nazionale brasiliana, tentando in tutti i modi di convincerlo a convocarlo tra i verdeoro, anche sperando in una bella figura in Champions addirittura con il Chievo, finita poi male. Ma siccome Dunga probabilmente da quell’orecchio non ci sente, o preferisce in quel ruolo giocatori esperti come Ronaldo, Adriano, Ronaldinho e Robinho, l’attaccante del Palermo si è visto costretto a modificare il tiro, puntando sulla sua seconda nazionalità.

Avram Grant come Beckham e Collina: minacce di morte!

E basta, rivoglio il mio giocattolo! Ridatemi il calcio che ho amato da bambina, il profumo della domenica, i 22 in campo che si giocano i tre punti e solo quelli! Riprendetevi gli scandali, i sospetti, calciopoli, le tv e gli interessi. Lasciatemi solo il pallone, l’unica cosa che conta e per cui vale la pena di guardare una partita.

Una volta il calcio finiva in prima pagina solo per avvenimenti eccezionali (la vittoria di un mondiale per esempio), oggi campeggia sempre più spesso accanto alla cronaca, diventando, nella maggior parte dei casi, cronaca lui stesso.

L’ultimo episodio in ordine di tempo riguarda l’allenatore del Chelsea, Avram Grant, destinatario di una lettera contenente minacce di morte ed una polvere misteriosa. Il messaggio contenuto nelle poche righe era di chiaro stampo antisemita (vi risparmio il testo) e si concludeva con “quando aprirai questa lettera, morirai di una morte molto lenta e dolorosa”. Insulti e minacce anche all’indirizzo della moglie Tzofit, personaggio molto noto in Israele.