Ma la bomba carta chi l’ha tirata? I video

Il DASPO introdotto dalla normativa recente sulla sicurezza negli stadi, avrebbe dovuto fungere da deterrente per i tifosi più facinorosi. Una misura che insieme alla tessera del tifoso dovrebbe bastare a blidare le partite rendendole assolutamente sicure. Invece negli stadi s’introduce di tutto e succede di tutto. Torino-Juventus ne è una prova. 

Maglietta pro-Speziale, Daspo per un calciatore del Cosenza

Come rovinarsi la carriera in pochi secondi. Avevamo visto molti calciatori appendere gli scarpini al chiodo per qualche sciocchezza, ma questa le batte davvero tutte. Protagonista di questa vicenda è Pietro Arcidiacono, calciatore del Cosenza, club di Serie D, che ha voluto solidarizzare con Antonino Speziale, condannato recentemente ad 8 anni di carcere per aver ucciso il poliziotto Filippo Raciti durante gli scontri in Palermo-Catania del 2007, mostrando la maglietta con la scritta “Speziale Innocente” subito dopo aver segnato un gol.

Daspo di 5 anni per Falco, l’invasore pro-Cassano

Foto: AP/LaPresse

Mario Ferri, un nome che dice poco alla stragrande maggioranza degli italiani, ma basta citare il suo soprannome, “Falco”, per individuare il soggetto del quale stiamo per parlare. Il suo volto ha fatto il giro del mondo e la sua maglietta pro-Cassano è diventata un vero e proprio incubo per mister Lippi nella sua seconda avventura sulla panchina dell’Italia.

Ebbene, il Falco per i prossimi cinque anni non volerà più negli stadi italiani ed internazionali, essendo stato raggiunto da un provvedimento di restrizione (Daspo), che lo costringerà a presentarsi in caserma nelle ore in cui si giocano gli incontri clou.