Moviola 35a giornata, manca un rigore alla Fiorentina, regolare il rigore-scudetto

Ha creato qualche polemica il rigore concesso alla Juventus con cui ha vinto la partita contro il Palermo. Bisogna ammettere che la spinta di Donati a Vucinic è leggera, ma c’è. Più che altro è stata punita l’ingenuità del difensore che non aveva alcuna speranza di raggiungere il pallone visto che era troppo lontano, ma va col braccio largo sulla schiena del montenegrino. Falli del genere a volte non sono stati sanzionati, ma a termini di regolamento il rigore si può fischiare.

Arbitraggi 16^ giornata: malissimo Peruzzo, ma non è l’unico a sbagliare

Hanno ragione a protestare i dirigenti dell’Atalanta a fine partita perché l’arbitraggio di Peruzzo è stato davvero scandaloso. Due episodi netti avrebbero potuto cambiare senza dubbio la partita, e così questi due errori macroscopici pesano sulla valutazione del direttore di gara. In particolare, primo fra tutti, il gol del pareggio di Jovetic. Hanno visto tutti, persino dagli spalti, il fallo di mano di De Silvestri che serve l’assist al montenegrino, ma incredibilmente né l’arbitro né il guardalinee se ne avvedono.

Ma non finisce qui. Infatti poco dopo ci sarebbe un rigore per l’Atalanta per due falli in area nella stessa azione, ma incredibilmente l’arbitro fischia fallo in favore della Fiorentina. Purtroppo però non è l’unico a non vedere bene nei momenti cruciali delle partite.

Arbitraggi 15^ giornata: disastro Rocchi, e siamo a due

Rocchi viene considerato uno dei migliori arbitri italiani. Se così fosse allora i fischietti hanno bisogno di un bel corso accelerato, o forse di una visita dall’oculista, visto che dopo 15 giornate sono già due le partite disastrose che l’arbitro di Firenze ha inanellato. E come nello scorso episodio, anche stavolta ci si attende una bella sospensione, e forse qualche giornata in Serie B non gli farebbe male.

Arbitraggi 8^ giornata: disastrosi Giannoccaro, Brighi e Peruzzo

Giornata decisamente negativa quella degli arbitri italiani che o sbagliano nel valutare azioni che si sarebbero potute rivelare decisive, oppure hanno un atteggiamento troppo buonista con molti calciatori e gli risparmiano diversi cartellini. La squadra più danneggiata è senza dubbio il Parma a cui mancano due rigori, uno evidentissimo nel finale che avrebbe potuto portare almeno al pareggio, per diverse trattenute in area dell’Atalanta sui calci d’angolo. E’ vero che di queste trattenute ne avvengono cento in ogni partita, ma almeno una va fischiata, altrimenti nella prossima diventano duecento.

Molto male anche Giannoccaro e Peruzzo che però scontentano entrambe le squadre che arbitrano. In Fiorentina-Catania il primo gol di Jovetic era da annullare perché nasce da un fallo di Montolivo, mentre di contro non viene concesso un rigore ai viola per un evidente fallo di mano di Lodi in area. Qualcosa da ridire anche sul gol che Barrientos avrebbe segnato, ma che Pasqual respinge da dentro la porta. La palla aveva oltrepassato la linea ed il gol va assegnato all’argentino, ma per fortuna Maxi Lopez riesce a ribadire in rete e dunque le polemiche vengono subito smorzate.

Arbitraggi 37^ giornata: molti errori di Mazzoleni, altre sbavature in giro per i campi di A

Foto: AP/LaPresse

L’ultimo periodo positivo degli arbitri italiani è stato rovinato da questa giornata che, a parte Sampdoria-Palermo, non ha visto errori eclatanti, ma alcuni risultati sono stati condizionati. Ma iniziamo dalla gara più importante che ha significato la retrocessione matematica per i blucerchiati. Più che Mazzoleni, che però ha le sue colpe, il disastro lo compiono i suoi collaboratori che non lo aiutano a dovere.

Incredibile l’annullamento di un gol di Pozzi sullo 0-0, per un fuorigioco che già a velocità normale si vedeva che non c’era. Nella ripresa Mazzoleni si sente di dover compensare il danno, e alla prima occasione favorisce la Samp: il gol di Biabiany viene convalidato, ma è evidente la carica sul portiere dato che salta con un gomito largo, colpendo Benussi. Ma non finisce qui. Infatti successivamente nega un rigore nettissimo su Hernandez che subisce ben due falli in area nella stessa azione, e nel finale nervosissimo dei doriani risparmia diversi cartellini rossi per falli di reazione. Quando un errore condiziona tutta la partita.

Arbitraggi 27^ giornata: mancano due punti al Brescia ed uno al Chievo

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Nelle 9 partite disputate tra sabato e domenica, gli arbitri italiani, a parte qualche cartellino sbagliato, si sono comportati bene per 89 minuti su quasi tutti i campi. Poi tra il novantesimo ed i minuti di recupero sono crollati.

Ma andiamo con ordine. Sembra eclatante l’errore di Morganti che in Brescia-Lecce, all’ultimo minuto, annulla la rete a Caracciolo per fuorigioco. Non solo l’Airone parte in posizione regolare, ma ironia della sorte, il passaggio che lo smarca non è di un compagno, ma involontariamente viene servito dal leccese Olivera. Il guardalinee ha la responsabilità dell’annullamento, anche se era impallato, ma l’arbitro aveva la visuale libera e non ha fatto obiezioni.

Arbitraggi 22^ giornata: manca un rigore al Palermo, cartellini sbagliati in Juventus-Udinese

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Per fortuna stiamo qui a giudicare errori arbitrali sempre meno frequenti, ma purtroppo ogni giornata almeno uno o due gravi se ne rilevano. Stavolta, o sarebbe meglio dire “anche” stavolta, a lamentarsi è il Palermo, preso letteralmente di mira dagli arbitri italiani. Sul risultato di 0-1 c’è un rigore piuttosto solare per i rosanero per un fallo di mano volontario di Thiago Motta, ma l’arbitro lascia proseguire. Considerando che la rete di Nocerino è arrivata parecchi minuti dopo, probabilmente sullo 0-3 l’Inter non avrebbe avuto la forza necessaria per ribaltare il risultato.

Ma il peggior arbitro di giornata è stato Giannoccaro. In Juventus-Udinese infatti i friulani hanno potuto fare ciò che volevano su Krasic, l’hanno preso a calci per tutta la partita senza che il direttore di gara prendesse provvedimenti. Oggi Delneri si è arrabbiato perché, a suo dire, il serbo sta ancora pagando la simulazione di Bologna, ed ora gli arbitri non gli fischiano più nulla a favore. Mancano molti cartellini gialli, mentre i due rossi comminati nel finale se li sarebbe potuti risparmiare, specialmente quello per Sanchez che sembra un falletto veniale.

Arbitraggi 18^ giornata: inizia bene l’anno degli arbitri, solo una partita da rivedere

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Molto bene l’inizio del 2011 degli arbitri, che speriamo non si fermino qui. Non solo, su 10 partite, 9 si possono dire non influenzate da errori arbitrali, ma bisogna sottolineare anche le ottime prestazioni di alcuni direttori di gara che hanno preso decisioni difficili, azzeccandole sempre.

Benissimo De Marco che azzecca tutti gli episodi nella partita più difficile della giornata, Juventus-Parma (espulsione di Melo, simulazione di Krasic, rigore al Parma); ottimi anche Giannoccaro che convalida il gol della Fiorentina su cui ci sono state delle proteste, ma che era regolare, l’assistente di Tagliavento che vede bene la posizione di Okaka nel derby pugliese, e Celi che convalida giustamente la prima rete del Palermo.

Arbitraggi 14^ giornata: arbitri da 10 e lode

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Finalmente possiamo raccontarvi di una giornata in cui gli errori arbitrali non hanno condizionato il risultato finale. Gli sbagli degli arbitri italiani si sono ridotti all’osso e si possono limitare al massimo ad una gestione dei cartellini un po’ troppo “buonista”, ma perlomeno nessuna squadra può protestare affermando di aver perso dei punti.

Gli episodi dubbi sono sostanzialmente due, il rigore concesso all’Udinese, che ha aperto la partita contro il Napoli, ed un fuorigioco inesistente fischiato a Crespo solo contro Castellazzi quando il punteggio era ancora in bilico. Ma andiamo con ordine. Il rigore assegnato a Sanchez che viene falciato da De Sanctis a velocità normale non pare lasciare il minimo dubbio. Ma rivedendolo al replay si nota come, usanza comune ormai, sia l’attaccante friulano ad allargare la gamba per cercare il portiere, e così il contatto avviene perché è Sanchez a procurarselo. Ma non si può dir nulla sulla concessione del penalty che Romeo fa bene a dare, e che alla fine non risulterà nemmeno decisivo.

Arbitraggi 6^: tanti risultati falsati e sviste clamorose

Tutto ciò che di buono era stato fatto l’anno scorso, la classe arbitrale lo sta bruciando quest’anno. Le sviste si stanno moltiplicando, c’è molta confusione sui rigori e sui falli di mano, tanto che episodi simili vengono giudicati in maniera diversa. Lampanti sono le valutazioni sul tocco con le mani in Genoa-Bari e Fiorentina-Palermo. Nella prima gara infatti Toni (che già è alto di suo) alza le braccia allungando ulteriormente la sua figura. Colpisce la palla con la mano, l’arbitro lo ritiene un tocco involontario e lascia proseguire, ma sul rimpallo Palacio segna il gol dell’1-0.

Molto simile è ciò che accade nell’area del Palermo in cui Balzaretti, il quale peraltro non sembra nemmeno farlo volontariamente, sfiora appena con il braccio il pallone. Qui il signor Mazzoleni dà calcio di rigore, e buon per lui che Ljaijc lo sbagli, altrimenti le polemiche non sarebbero mai finite.