Roma: via Vucinic, arriva Sheva

I giallorossi sono in piena crisi finanziaria, e la mancata qualificazione in Champions League aggraverà sicuramente la situazione. Per questo a Roma sono costretti a vendere, ma hanno già blindato

Chi si rivede in quel di Roma…

La Roma, alla disperata caccia del quarto posto in campionato, sta già ponendo le basi per la prossima stagione. Una stagione all’insegna del low cost, con tanti piccoli acquisti che possono rivelarsi grandi affari come quello portato a termine lo scorso gennaio quando arrivò Marco Motta. Molto dipenderà dalla posizione finale del campionato, ma intanto i primi nomi già si fanno.

Tra tutti questi, il più clamoroso sarebbe un ritorno, quello di Christian Chivu. Il romeno, passato due anni fa all’Inter, come capita spesso nella squadra nerazzurra, è arrivato per una vagonata di denaro per poi giocare poco e niente. Lo hanno frenato parecchi infortuni, ma anche quando stava bene, non ha mai ripetuto le incredibili annate in maglia giallorossa, quando veniva considerato uno dei migliori difensori del mondo. Il problema? Forse nella testa.

Roma, che occasione persa!

Luci a San Siro, cantava Vecchioni e chissà cosa avrà pensato ieri il cantautore di “Samarcanda”, vedendo la sua Inter soffrire al cospetto di una Roma in giornata di grazia e capace di illuminare lo stadio milanese.

In passato le due squadre hanno dato spesso vita a gare spettacolari e ricche di gol, ma alzi la mano chi si aspettava una partita come quella di ieri. Totti prova e si arrende, Ibrahimovic si accomoda in panca per un risentimento muscolare: addio spettacolo! E invece no, perché ad illuminare una Milano congelata arriva la grande prestazione degli uomini di Spalletti, che sin dal primo affondo fanno capire di voler vendicare la gara di andata (0-4 per i nerazzurri).

Baptista e Brighi lanciano messaggi di avvertimento all’indirizzo di Julio Cesar, prima che De Rossi si alzi in volo a sovrastare capitan Zanetti, mettendo la firma sullo 0-1. E’ il minuto numero 22 e l’Italia anti-interista comincia sognare, mentre quella di fede giallorossa esulta per il quarto posto raggiunto. A rendere i sogni un po’ più reali, arriva poi il raddoppio di Riise, al primo gol in Italia e proprio nella Scala del calcio. La Roma non si accontenta, l’Inter soffre e deve ringraziare il buon Burdisso se il passivo è solo di due reti alla fine del primo tempo.

Il derby della Capitale: Lazio per il primato, Roma per il riscatto

La presenza di Francesco Totti per il derby di domenica sera è il grande dubbio che tormenta il tecnico Luciano Spalletti. Il capitano venerdì ha abbandonato l’allenamento per il persistente dolore al ginocchio, dovuto forse ad un affaticamento. La Roma perderebbe molto senza il suo fantasista, ed in un momento particolare, dove il derby vede i giallorossi in una situazione di classifica drammatica, e con ben 14 punti in meno dei cugini. La vittoria contro il Chelsea in Champions sembrava potesse aver guarito la Roma, che invece complice una sfortunata autorete al 90’ di Cicinho, si è dovuta ‘accontentare’ di un pareggio a Bologna contro l’esordiente Mihajlovic.

Italia: l’importante è vincere

Già, quel che conta è l’aver portato a casa i tre punti, che ci permettono di guardare le avversarie dall’alto della leadership in classifica. E non è poco, se si considera che siamo ancora a settembre, che le gambe non girano come dovrebbero e che la maggior parte delle squadre è più avanti di noi in fatto di preparazione.

Lippi in settimana aveva auspicato per le prossime stagioni un avvio di campionato anticipato, per permettere anche agli azzurri di essere in palla sin dalle prime uscite, ma in attesa che prevalga il buon senso sulle questioni economiche, accontentiamoci di aver messo nel carniere sei punti utilissimi ai fini della qualificazione al mondiale sudaficano del 2010.

Dopo l’esordio deludente e fortunato in quel di Cipro, dobbiamo registrare qualche passo in avanti della nostra nazionale, dimostratasi più squadra e meno distratta di fronte ad una Georgia che ci ha creato ben poche preoccupazioni. E se con i ciprioti ci avevano salvato le prodezze di Buffon e Di Natale, stavolta gran parte del merito spetta a De Rossi, autore della prima doppietta in nazionale e candidato al ruolo di leader nel centrocampo di Lippi.

Cara Roma, così non va!

Altro che sogni scudetto e Champions League, la Roma “ammirata” ieri contro il Tottenham non è neanche lontana parente di quella che negli ultimi due anni ha lottato testa a testa con l’Inter per la conquista del titolo!

Siamo ad agosto, d’accordo e, a beneficio di chi ci tiene ad illudersi, possiamo provare ad elencare una serie di attenuanti: gli inglesi sono più avanti nella preparazione (ma altre italiane in questo periodo sono salite in Inghilterra e, nonostante la differenza di prepazione, hanno riportato a casa ottimi risultati); la Roma non ha potuto fare a affidamento su Totti, Doni, Taddei, Tonetto, Cicinho e Pizarro (ma Spalletti ha comunque schierato la difesa titolare); l’attacco è spuntato e Spalletti da mesi chiede rinforzi…

Tutte scuse servite a beneficio degli ottimisti. Resta il fatto che la Roma ha incassato cinque sventole che devono far riflettere a pochi giorni dal primo appuntamento importante della stagione. Poi ci può stare anche perdere, ci mancherebbe, ma non 5-0 e non in questo modo!

Italia-Spagna: il fotoracconto della delusione

Ci sono emozioni che non si possono raccontare con le parole. Così avevamo esordito all’indomani della vittoria sulla Francia, che ci aveva permesso di superare il girone e di continuare a cullare il nostro sogno europeo. Parole che alla luce del risultato di ieri sera restano valide, sebbene cambi lo stato d’animo di chi le scrive.

Ma il nostro mestiere ci impone di raccontare anche le emozioni legate alla sconfitta ed è un bene che ci siano immagini ad aiutarci in questo triste compito. Ed allora andiamo a rivivere la serata di ieri, con l’anima ferita e la consapevolezza che si poteva fare di più.

Donadoni è in emergenza: troppo importanti le defezioni per squalifica di Gattuso e Pirlo per contrastare una Spagna schiacciasassi.

La Spagna passa ai rigori, Italia eliminata

Siamo fuori, meritatamente. Buffon trascina una brutta Italia fino ai rigori, ma poi non riesce a compiere il miracolo. Un’ottima Spagna (almeno 20 le occasioni da gol per le Furie Rosse) schiaccia una piccola Italia (solo 4 o 5 tiri in porta), che vive solo di qualche folata dei suoi fuoriclasse, ma in cui si sentono troppo le assenze degli squalificati.

Nell’Italia il posto di Pirlo e Gattuso è preso da Aquilani e Ambrosini. Cassano fa coppia con Toni in attacco. Gli spagnoli invece si presentano con la formazione titolare, con Torres e Villa ad impensierire Buffon.

Euro 2008: le stelle e i flop della prima fase

Archiviata la prima fase di Euro 2008, siamo già pronti per ripartire con i quarti di finale, che vedranno scontrarsi le otto regine del calcio continentale. Non è ancora l’ora dei bilanci definitivi, ma ci sia concessa qualche valutazione sulle stelle della manifestazione o su quei giocatori che avrebbero potuto e dovuto fare la differenza e che invece hanno mancato l’appuntamento con la gloria.

Nessuna classifica, ma solo nomi sparsi qua e là, in attesa della finale del 29 giugno, quando avremo le idee più chiare in proposito.

Partiamo dal futuro Pallone d’Oro, Cristiano Ronaldo. Le voci sul suo trasferimento al Real Madrid non devono averlo distratto più di tanto, se è vero che ha contribuito al passaggio del turno dei lusitani con una giornata di anticipo. Un gol, tanto movimento e giocate sopraffine nelle due gare giocate. Aspettiamo di vederlo stasera contro la Germania, per sapere se riuscirà a trascinare il suo Portogallo fino in fondo.

Italia-Francia: il fotoracconto

Ci sono emozioni che è difficile raccontare attraverso le parole. Pensate forse che la battaglia di ieri sera contro la Francia sarebbe stata vissuta meno intensamente da parte nostra, se priva di commento?

Credo proprio di no. E allora riviviamole insieme le emozioni del trionfo, dando spazio alle immagini più belle di una serata che poteva rappresentare un incubo e che si è trasformata invece nella più dolce delle realtà. E senza biscotto!

Donadoni mischia ancora le carte rispetto alla gara contro la Romania. Cassano, eletto a salvatore della patria, viene buttato nella mischia. Gattuso viene riproposto in mezzo al campo a contrastare la veemenza dei francesi.

Grazie Olanda!

Alla fine Van Basten ha mantenuto la promessa, partita vera doveva essere e partita vera è stata. E come nella mente dei tifosi più ottimisti, alla vittoria degli olandesi è seguita quella dell’Italia. Insomma, meglio di così non poteva andare.

Le gare si concludono entrambe sul 2-0, in favore degli azzurri contro una Francia in partita per solo 24 minuti, e per gli oranje, contro una Romania troppo convinta della facilità di passare il turno.